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La Pietra Filosofale: una gemma leggendaria

15 Dicembre 2020 davi-tarp 5 min read

La Pietra Filosofale: una gemma leggendaria

15 Dicembre 2020 Sirius 5 min read

In oggetti molto piccoli è spesso racchiuso un potere magico formidabile, che può essere estratto e utilizzato per compiere gli esperimenti più ambiziosi. In questo articolo vedremo le proprietà e la storia di una gemma che, tra le altre cose, dà il titolo al primo libro di Harry Potter: la Pietra Filosofale.

La disciplina dell’alchimia si occupa di fabbricare la Pietra Filosofale, una sostanza leggendaria dai poteri sbalorditivi. La pietra è in grado di trasformare qualsiasi metallo in oro puro e per giunta produce l’Elisir di Lunga Vita, che rende immortale chi lo beve.

Da Harry Potter e la Pietra Filosofale – Capitolo 13

Grazie a Hermione e alle sue “letture leggere”, il Trio viene a conoscenza della Pietra Filosofale e del suo creatore: Nicolas Flamel. Forse non tutti sanno che svariati alchimisti si misero alla ricerca di questa pietra, o comunque di un oggetto con proprietà simili.

Gli alchimisti sulle tracce di un mito

Come appena accennato, la Pietra Filosofale è un oggetto che, in passato, ebbe una certa rilevanza nel mondo dell’alchimia. Si credeva che fosse un vero e proprio amuleto in grado di trasformare qualsiasi metallo in oro. Grazie a essa si poteva produrre l’Elisir di Lunga Vita: un distillato in grado di prolungare la vita di chi lo beve (e renderlo, idealmente, immortale).

La Pietra è menzionata nella mitologia greco-latina. Il dio Crono (ovvero Saturno, per i romani) divorava i propri figli, avuti dalle numerose amanti. Fu proprio una di queste, Rea, ad ingannare Crono sostituendo il proprio figlio (Zeus) con una pietra. Crono, accecato dalla fame, la portò alla bocca e si accorse troppo tardi di essere stato ingannato. Il dio vomitò la grossa pietra, che nel suo stomaco aveva acquisito proprietà magiche, sulla Terra, dove venne chiamata Pietra Filosofale. Basandosi su questo mito, numerosi alchimisti tra cui Pitagora, Aristotele, Paracelso e Flamel (sì, proprio il nostro Nicolas Flamel) si dedicarono alla ricerca di essa.

“Saturno divora suo figlio” – Peter Paul Rubens

Caratteristiche della Pietra e qualche curiosità

La Pietra Filosofale, di cui abbiamo già elencato le strabilianti proprietà e poteri, è descritta nei manuali di alchimia come una gemma dal colore rosso rubino. Il colore non è affatto casuale, e per gli alchimisti simboleggiava la conoscenza assoluta e la saggezza, qualità che la Pietra parrebbe conferire al suo possessore.

Nell’adattamento americano del primo libro di Harry Potter, la Pietra Filosofale (Philosopher’s Stone) è chiamata “Pietra dello Stregone” (Sorcerer’s Stone). Le case editrici americane responsabili della distribuzione del primo libro di Harry Potter erano dell’idea che i lettori, soprattutto i più giovani, non fossero a conoscenza del mito della Pietra Filosofale e nemmeno della leggenda di Nicolas Flamel. “La Pietra dello Stregone” era quindi, secondo loro, un titolo più adatto in quanto la parola “stregone” richiama immediatamente alla magia.


Dalla realtà a Harry Potter: Nicolas Flamel

Nicolas Flamel lasciò la propria impronta nella storia grazie a una leggenda attribuitagli, secondo la quale egli riuscì a ottenere la Pietra Filosofale e la utilizzò per distillare l’Elisir di Lunga Vita. Ciò spiegherebbe, secondo molti, la sua incredibile longevità (per l’epoca). Flamel, infatti, si spense all’età di 88 anni.

Nicolas Flamel (Animali Fantastici e i Crimini di Grindelwald)

La figura di Flamel viene ripresa in maniera decisamente fedele nella saga di Harry Potter, aggiungendo che il famoso alchimista avrebbe allungato la propria vita e quella della sua consorte Peronella (che, tra l’altro, fu realmente sua moglie) di oltre sei secoli. Se foste interessati a un ulteriore approfondimento sulla sua leggenda, trovate qui un articolo a lui dedicato.


Proteggere la Pietra a tutti i costi

Torniamo a parlare della Pietra Filosofale dal punto di vista della saga di Harry Potter. Nel 1991, Lord Voldemort tentò di impossessarsene per creare un nuovo corpo in cui la sua anima frammentata si sarebbe potuta rifugiare. Decise di sfruttare il professor Raptor o meglio, il suo corpo, per raggiungere il suo obiettivo in quanto la Pietra era custodita a Hogwarts.

Essa era infatti protetta da sette incantesimi e creature magiche, ad opera dei professori. Ve li elenchiamo di seguito, giusto per rinfrescarvi la memoria: il Tranello del Diavolo (della professoressa Sprite), le Chiavi Alate (incantate dal professor Vitious), una gigantesca scacchiera dai pezzi animati (trasfigurata dalla professoressa McGranitt), un troll di montagna (condotto nei sotterranei dal professor Raptor), l’Indovinello delle Pozioni (ideato e preparato dal professor Piton) e, infine, lo Specchio delle Emarb (portato lì dal preside, Albus Silente).


Che fine ha fatto la Pietra Filosofale?

Come ben sappiamo, il tentativo di Voldemort di mettere le mani sulla Pietra fu fallimentare. Dopo le varie vicende che smascherarono Raptor in quanto “portatore” dell’anima di Voldemort, Silente parlò con Nicolas Flamel. I due, convinti che la Pietra rappresentasse un pericolo in quanto desiderata avidamente da molti, decisero di distruggerla.

Secondo quanto riferito a Harry da Silente in persona, Flamel aveva tenuto da parte dell’Elisir di Lunga Vita per lui e sua moglie per “sistemare i loro affari” e, dopo oltre 660 anni di vita, abbandonarsi finalmente alla morte.

«Distrutta?» ripeté Harry come inebetito. «Ma il suo amico, Nicolas Flamel…»
«Ah, sai di Nicolas?» disse Silente con un tono di voce che sembrava deliziato. «Hai fatto proprio le cose per bene, eh? Be’, Nicolas e io abbiamo fatto due chiacchiere, e abbiamo deciso che era la cosa migliore».
«Ma questo significa che lui e sua moglie moriranno, non è così?»
«Dispongono di una quantità sufficiente di Elisir per sistemare i loro affari, dopodiché… ebbene sì, moriranno».
Silente sorrise vedendo lo sguardo allibito che si era dipinto sul volto di Harry.
«Per uno giovane come te, sono sicuro che tutto questo sembrerà incredibile, ma per Nicolas e Peronella è proprio come andare a dormire dopo una giornata molto, molto lunga. In fin dei conti, per una mente ben organizzata, la morte non è che una nuova, grande avventura.»

Da Harry Potter e la Pietra Filosofale – Capitolo 17

Harry, cinque anni dopo la distruzione della Pietra, affermò che Voldemort avrebbe potuto crearne un’altra o rubarne un frammento. Voldemort potrebbe risalire a Nicolas Flamel, costringendolo a rivelargli come creare la Pietra Filosofale, ma ciò entrerebbe in conflitto con l’affermazione di Silente circa la distruzione della Pietra e l’unicità di essa. Se la Pietra Filosofale possa essere ricreata o meno da un altro alchimista talentuoso quanto Flamel rimane un mistero.


Mi ci vedo già a tramutare il metallo in oro, venderlo e comprare qualsiasi gadget potteriano esistente. Acquisire l’immortalità, invece, mi sembra un obiettivo tanto ambizioso quanto pericoloso per certi versi. E a voi piacerebbe avere tra le mani la Pietra Filosofale? Per cosa la usereste? Fatecelo sapere con un commento!

Fonti:
Fandom
Focus
Altrarealta

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Sirius
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Serpeverde 🐍 - Studente di Informatica (UNIPR) 💻🔵 - Polistrumentista 🥁 - Fotografo 📷

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