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La lotta contro l’anoressia e l’auto-trolling di Evanna Lynch

27 Ottobre 2021 anna-brus 4 min read

La lotta contro l’anoressia e l’auto-trolling di Evanna Lynch

27 Ottobre 2021 Hermione 4 min read

Siamo tutti a conoscenza del difficile passato vissuto da Evanna Lynch, la nostra amata Luna Lovegood. L’attrice ha rivelato di aver sofferto di anoressia quando aveva undici anni e di come i libri l’abbiamo aiutata a superare le difficoltà. Tuttavia ora emerge anche un altro particolare: l’auto-trolling di Evanna stessa nel 2007 quando aveva ottenuto la parte di Luna.

La questione appare veramente delicata, ma partiamo dal principio, attraverso le parole della stessa attrice che spiegano il ruolo dei romanzi della saga di Harry Potter nella sua vita.

Quando avevo 11-12 anni stavo lottando contro un disturbo alimentare. Chiunque abbia affrontato la stessa situazione sa che prende totalmente il controllo della tua vita. L’unica cosa che distoglieva la mia attenzione da tutto quello era la serie di libri di Harry Potter. Ho iniziato a scrivere a J.K. Rowling e lei mi ha risposto, diventando in un certo senso amica di penna. Entravo e uscivo dall’ospedale e ricevevo quelle lettere. I suoi libri e la sua gentilezza mi hanno realmente ridato la voglia di vivere.

Dopo aver vinto la sua battaglia contro l’anoressia, Evanna ha però riscontrato un brutale disprezzo per sé stessa, anche dopo essersi ripresa fisicamente dalla sua condizione. Parlando con il Sunday Times Magazine , l’attrice ha infatti rivelato che si sarebbe trollata sui siti dei fan di Harry Potter, criticando crudelmente il suo aspetto (dalle “guance flaccide” fino alle “dita tozze unte di grasso“).

Il fenomeno del trolling

Il fenomeno del trolling, derivante dal sostantivo troll e dal verbo to troll (trollare), trolling (trolleggio), delinea un comportamento di un soggetto che interagisce con gli altri tramite messaggi provocatori, irritanti con il solo obiettivo di fomentare gli animi, ovvero, banalmente, agire come un troll.

Evanna ha spiegato che il trolling rappresentava un modo per esprimere il suo disprezzo per sé stessa. Ormai l’attrice si sentiva dipendente dal leggere cose cattive su se stessa, come se si “nutrisse” di commenti negativi. Questo profondo disprezzo per la propria persona post-anoressia, si traduceva in meticolose critiche sul proprio aspetto.

Scriveva, chiedendo a sé stessa, come se si estraniasse dalla propria persona: “Hai dovuto scuoiare un centinaio di Barbie per quella finta parrucca bionda?” e ancora “Sembra che si bagni nel grasso delle patatine di McDonald’s. Sta conservando il suo prossimo Big Mac nelle pieghe delle sue guance flaccide? Brutto piccolo troll!“.

Evanna Lynch

Rievocando e riflettendo su questo periodo buio della sua vita, Evanna ha detto che un disturbo alimentare è il peggior bullo, perchè è come se la persona più cattiva sia nella propria testa. Essere criticati non rappresenta quindi uno shock perchè la persona si aspetta questo trattamento, è “preparata” ed arriva a sentirsi “al sicuro” quando legge commenti negativi.   

Tuttavia l’attrice ha spiegato che la lettura di questi commenti è diventata presto divorante; se non si fosse fermata la sua vita sarebbe stata fredda e vuota. Ha quindi costretto sé stessa ad adottare un pensiero positivo per allontanarsi dal fenomeno del trolling. 

Il suo libro, The Opposite of Butterfly Hunting, pubblicato a Settembre 2021, è stato l’ultimo passo verso la sua guarigione. Ora Evanna si considera completamente guarita. 


La lotta contro l’anoressia

L’attrice è cresciuta a Termonfeckin, un villaggio rurale nella contea di Louth, sulla costa orientale dell’Irlanda, e la sua corrispondenza con zia Jo le ha cambiato la vita. 

Senza una causa “chiara”, dopo il suo 11° compleanno, Evanna ha iniziato a sviluppare un disturbo alimentare: oggi ammette che provava un senso di realizzazione ogni volta che si pesava e la bilancia scendeva, ma diventava sempre più infelice man mano che la malattia progrediva. Anche se non l’ha accreditata come la causa principale del suo disturbo, l’attrice pensa che crescere in un’era in cui si elogiava la magrezza delle persone famose, è stato un fattore che ha contribuito.

Come la maggior parte dei bambini della sua età, Evanna era ossessionata dai libri della saga ed, in particolare era “incantata” dal personaggio di Luna Lovegood, diventando addirittura invidiosa del senso di autoaccettazione del personaggio. 

Questa “invidia” l’ha però spinta a scrivere una lettera alla Rowling, in cui le ha parlato del suo disturbo alimentare. L’autrice le ha risposto pochi giorni dopo con una missiva gentile e compassionevole, e le due sono diventate amiche di penna. In una delle tante lettere scambiate, Evanna ha rivelato all’autrice il suo desiderio di interpretare Luna Lovegood nel film della saga. Alla fine, come sappiamo, il suo desiderio è stato esaurito, regalandoci la più meravigliosa Luna che potessimo avere.

Evanna Lynch nei panni di Luna Lovegood

Evanna ha più volte dimostrato una forza d’animo ammirevole, anche nel parlare apertamente dei suoi problemi in modo da poter aiutare gli altri con la propria esperienza. In alto le bacchette per la nostra Luna!

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Hermione
Hermione

Ingegnere civile, lettrice accanita, potterhead per passione.

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