Negli ultimi giorni J.K. Rowling si è trovata nell’occhio del ciclone di una battaglia a suon di tweet e dichiarazioni a causa di alcuni suoi commenti sulle delicate questioni di gender e sesso. Per chiarire la sua posizione, l’autrice di Harry Potter ha deciso di esporre il proprio pensiero in un format più lungo e completo.
Proprio nel suo sito ufficiale, la Rowling ha pubblicato un lungo essay che potete leggere nella sua interezza qui. Quello che cercheremo ora di fare è estrapolare i punti salienti della sua spiegazione e riportarli qui in maniera oggettiva.
La Rowling spiega l’antefatto
Nella prima parte del suo essay, l’autrice cerca di riassumere tutto quello che è accaduto sulla questione, partendo proprio da ciò che è successo a dicembre. In quel periodo, la Rowling ha twittato a sostegno di Maya Forstater, una donna che è stata licenziata a causa di tweet giudicati transfobici in cui affermava che il sesso è determinato biologicamente.
La Rowling rivela però che il suo interesse per la questione risale a prima del caso Forstater e l’autrice avrebbe per un lungo periodo cercato di informarsi incontrando trans in prima persona, leggendo libri e osservando anche ciò che veniva scritto a riguardo sui social. Per la parte social, la scrittrice si serviva di screenshot che le permettevano di poter rileggere le varie opinioni di personaggi più o meno famosi.
In uno di questi momenti di ricerca, la Rowling rivela che al posto di fare lo screenshot a un tweet particolarmente controverso, ha in sbaglio messo like e da lì è partita la bufera nei suoi confronti. A questo si aggiunge il suo follow a Magdalen Burns, un’attivista femminista e lesbica che opinava a sua volta l’importanza biologica nella determinazione del gender.
Le conseguenze
Data la grande rilevanza e notorietà del personaggio, le azioni della Rowling non sono passate in osservate. Anzi, hanno causato una bufera di tweet, commenti e mail che hanno sommerso l’autrice nell’ultimo periodo. Allo stesso tempo, però, la Rowling dichiara di aver ricevuto anche messaggi positivi, di supporto e comprensione.
Tuttavia, vista la grande quantità di messaggi negativi in cui la Rowling veniva additata come una transfobica, misogina e tutta una serie di epiteti dello stesso stampo, l’autrice ha deciso di scomparire dai social per un periodo. Ora, però, la questione si è riaccesa e la Rowling ha deciso di parlare più chiaramente proprio attraverso questo essay e ha affermato di avere 5 ragioni per farlo.
Le 5 ragioni di J.K. Rowling per parlare della questione
- L’autrice è a capo di un’associazione benefica in Scozia che tutela il benessere di donne e bambini, soprattutto per quanto riguarda violenza domestica e abusi. L’attivismo trans ha un grande impatto su molti dei casi di cui l’associazione si occupa, per questo è importante approfondire tutto ciò che riguarda la tematica.
- In quanto ex insegnante e fondatrice di un’associazione che tutela in primo luogo i bambini, l’autrice sente vivo l’interesse per la questione dell’educazione e non è possibile ignorare un tema del genere all’interno di questo ambito.
- Ha a cuore l’interesse per la libertà di parola e opinione ed è interessata a difenderla pubblicamente.
- Si interessa alle profonde difficoltà in cui si trovano alcune persone nel periodo di transizione e ha fatto molti studi a riguardo.
- Lei stessa è stata vittima di violenza domestica e abusi. Non ne ha mai parlato in quanto memorie dolorose e difficili da rivivere, ora però sente la necessità di farlo. Inoltre, riconosce che spesso a subire violenze sono proprio donne trans e hanno bisogno di tutta la tutela e protezione possibile.
Necessità di protezione
L’autrice dichiara di essere consapevole delle grandi difficoltà e dei pericoli in cui si trovano persone trans, che possono essere uccise dai partners oppure maltrattate su posti di lavoro e nell’industria del sesso. Per questo la Rowling afferma di voler assolutamente il bene di tutte queste persone e il bisogno di tutelarne i diritti.
La Rowling riassume poi il nocciolo del suo pensiero affermando di essere dalla parte di tutte le persone, uomini, donne, gay, trans che scendono in campo per diffondere messaggi di libertà e pace e che lottano per la sicurezza e tutela delle persone più in difficoltà.
Alcuni attori della saga si sono espressi a riguardo, qui potete leggere le dichiarazioni di Evanna Lynch, mentre qui trovate quelle di Eddie Redmayne.