Vi siete mai chiesti da dove venga il famoso Cappello Parlante di Hogwarts? Lui stesso ci dà suggerimenti a proposito delle sue origini in una serie di canzoni che canta ogni anno prima dello smistamento.
Sebbene nei film questo argomento non venga trattato, nei libri è presente parte della storia del Cappello Parlante, poi approfondita dalla Rowling sul sito di Wizarding World. La leggenda vuole che un tempo il cappello fosse appartenuto a uno dei quattro fondatori, Godric Grifondoro, e che fosse stato incantato congiuntamente da tutti e quattro i maghi. Ciò permise all’oggetto magico, diventato senziente e abile nella Legilimanzia, di smistare gli studenti nelle quattro case di Hogwarts, selezionati in base alle preferenze dei fondatori stessi.
L’idea della Rowling
Potrebbe apparire strano e, con il senno di poi, quasi impossibile, ma l’idea del Cappello Parlante non era presente nelle prime stesure della Rowling. Lei stessa ha ammesso di aver buttato giù diverse idee prima di arrivare a quella che è riuscita a convincerla davvero.
In primo luogo, la Rowling aveva pensato a quello che ha definito come un “marchingegno assurdamente complesso”, che però stonava con tutto il mondo magico e risultava troppo scontato per il mondo che stava creando. In seguito, aveva pensato a quattro statue dei fondatori, che dovevano animarsi e scegliere il proprio studente. Le statue dovevano essere nella Sala d’Ingresso e tutta la scuola avrebbe assistito allo smistamento.
Anche se più credibile e congeniale alla storia, quest’idea non soddisfaceva la Rowling. Come quando tutti dobbiamo prendere decisioni importanti, la Rowling ha cominciato a mettere giù su carta le varie possibilità che le persone hanno per fare una scelta. Sono venute fuori le idee di una conta, del pescare la pagliuzza più corta, fino ad arrivare a tirare fuori i nomi da un cappello. A quel punto l’dea è venuta fuori da sé, dando vita al Cappello Parlante che tutti conosciamo.
Il Cappello Parlante non sbaglia mai?
Il Cappello Parlante è uno degli oggetti incantati più intelligenti che un mago o una strega possa mai incontrare. Contiene letteralmente l’intelligenza dei quattro fondatori, può parlare (attraverso uno strappo vicino all’orlo) ed è esperto nella lettura del pensiero. Questa caratteristica gli permette di comprendere a fondo chi lo indossa e usare le sue capacità divinatorie per capirne le capacità e il carattere. Ma come si può comprendere l’indole di un bambino di soli undici anni?
L’idea dello smistamento è stata molto spesso oggetto di discussione nel fandom. Molte persone si sono ritrovate a notare atteggiamenti di due o più case all’interno dello stesso personaggio.
Sappiamo tutti che Peter Minus non brillava per coraggio e lealtà, così come Draco Malfoy non era il cattivo per eccellenza e, anzi, nascondeva una fragilità non indifferente. Quindi, in base a cosa il Cappello Parlante smista gli studenti?
Nonostante gli errori che molte volte sono stati fatti notare, c’è da dire che il Cappello Parlante non ritorna mai sui propri passi: quello che dice è legge e si basa su un coscienzioso studio della mente dello studente stesso, che può tendere (chi più chi meno) verso una casa di Hogwarts in particolare.
C’è anche da dire che, se si è abbastanza furbi, si può ingannare il Cappello Parlante, che terrà sempre conto dei desideri degli studenti. Harry chiede di non essere smistato in Serpeverde, sebbene il Cappello Parlante avesse trovato la sua mente affine a quella casa. Non importa se lo studente è un perfetto mangiamorte, se egli chiederà al cappello di non essere smistato in Serpeverde, il cappello lo ascolterà.
Per questo ci ritroviamo con dei Serpeverde che non sono affatto astuti o che si comportano in modo altruista, dei Corvonero che non hanno voglia di studiare, dei Tassorosso che non si preoccupano degli altri, e dei Grifondoro codardi.
E voi cosa ne pensate? Credete che il Cappello Parlante abbia sempre ragione?