Nella prima parte di questo articolo abbiamo parlato di come nel corso del tempo alcuni dei personaggi che ci sono stati presentati nel corso del tempo abbiano subìto un importante cambio di opinione da parte nostra. Nella maggior parte dei casi si tratta di personaggi che da sgradevoli sono apparsi magicamente più profondi di quanto pensassimo. Tuttavia, a volte può capitare anche il contrario.
In questa seconda parte analizzeremo altri tre personaggi che nel corso della saga ci hanno fatto cambiare opinione su di loro o che comunque ci hanno donato un punto di vista totalmente diverso.
Dudley Dursley
Il primo tra i personaggi di cui vogliamo parlare oggi è uno dei primi volti di cui facciamo la conoscenza all’interno della saga di Harry Potter. Un personaggio fastidioso, infantile e viziato, qualcuno che non gradisce che gli vengano fatti solo trentasei regali per il suo compleanno.
Stiamo ovviamente parlando di Dudley Dursley, il cugino di Harry Potter, figlio di Vernon Dursley e Petunia Evans. Come i suoi genitori, Dudley vede Harry come una persona strana, da cui – se possibile – si terrebbe volentieri alla larga. Eppure sono cugini e vivono sotto lo stesso tetto, quindi l’alternativa è tormentarlo.
Non vediamo spesso Dudley nel corso dei film o dei libri, se non per delle brevi apparizioni dove rivela praticamente sempre il suo pessimo carattere. A un certo punto della storia però qualcosa cambia.

Nel ’96 Albus Silente fece visita ai Dursley e, rivolgendosi a Dudley, affermò che i suoi genitori avevano fatto un “terribile danno”, alludendo al modo in cui i due avevano cresciuto il proprio figlio portandolo a diventare un bullo egocentrico e noncurante del prossimo.
Evidentemente dev’essere scattato qualcosa in lui che l’ha portato qualche tempo dopo a compiere un tentativo di riavvicinamento a Harry (come quando aveva lasciato fuori dalla sua camera una tazza di tè). Negli ultimi momenti che Harry e Dudley trascorrono insieme nella casa che li ha visti crescere, infatti, il giovane Dursley ci sorprende. È lui, unicamente lui, a preoccuparsi per Harry e per ciò che lo attende una volta separati. Nel film (in una scena tagliata), questo momento è sancito da una stretta di mano tra i due, accompagnata dalla frase “Non penso tu sia uno spreco di spazio” da parte di Dudley.
Il suo personaggio ci fa riflettere su quanto un’influenza negativa dei genitori possa plasmare caratterialmente qualcuno. Probabilmente, se Vernon e Petunia avessero avuto un comportamento diverso, Dudley e Harry avrebbero potuto maturare un legame nel tempo, e il proprio figlio avrebbe certamente preso più di una decisione diversa, ma meglio tardi che mai.

Petunia Evans
Secondo di questa rosa di personaggi è un altro membro della famiglia Dursley: Petunia Evans, moglie di Vernon e madre di Dudley, ma non solo. Prima di sposare Vernon e divenire a tutti gli effetti una Dursley, il cognome di Petunia era Evans.
Sorella di Lily Evans, madre di Harry, Petunia ha da sempre coltivato un’invidia particolare nei confronti di sua sorella per le sue doti da strega. Sebbene non abbia mai voluto ammetterlo, Petunia desiderava possedere abilità magiche proprio come sua sorella minore ed essere ammessa alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Negli anni Petunia ha cercato di darsi tante spiegazioni diverse sul perché sua sorella “ce l’avesse fatta” e lei no, tentando di proiettare su Lily tutto il male che il suo essere babbana le aveva provocato.
Quella di Petunia è stata un’infanzia costellata dalla perenne invidia verso sua sorella e al conseguente odio per tutto ciò che riguardasse la magia, compreso ovviamente il suo magicissimo nipote apparso sull’uscio di casa.
Nei film, il regista David Yates aveva cercato di donare una parentesi tenera a un personaggio glaciale come quello di Petunia, girando una scena poi mai inserita nella pellicola originale. Si tratta di un dialogo tra Harry e sua zia, la quale esterna tutto il dolore che le provoca non solo lasciare la casa dove aveva costruito tutta la sua vita, ma anche la perdita di sua sorella.

Severus Piton
Veniamo adesso a quello che potremmo collocare tra i personaggi più controversi dell’intera saga di Harry Potter. Stiamo parlando di Severus Piton, professore di Hogwarts, nonché ex servitore di Lord Voldemort.
Da subito Piton si rivela essere una figura ombrosa, a tratti inquietante, a tratti criptica. Lo individuiamo da subito come il cattivo della storia, così come Harry, il quale attribuisce a lui tutti gli strani avvenimenti che stanno sconvolgendo Hogwarts durante il primo anno: un troll nei sotterranei, la sua scopa che “prende vita” durante una partita di Quidditch, nonché il tentativo di mettere le mani sulla Pietra Filosofale.
Non ci vorrà molto prima che si scopra la verità, cioè che l’artefice di tutto non era altri che il p-p-povero b-b-balbettante professor Raptor, il quale, tra i vari segreti, celava anche di essere il coinquilino di Lord Voldemort che, comodamente, viveva dietro la sua nuca.

Durante gli anni, tuttavia, Severus non ci darà alcun motivo per attirare la nostra simpatia, a parte qualche battuta ben assestata e qualche momento esilarante. Ciò che è certo è che non nutre simpatia per gli studenti, soprattutto per Harry, e che matura un odio viscerale per suo padre, James Potter, che definisce “maiale”.
Non ci vorrà molto prima di comprendere questo comportamento ambivalente nei confronti di Harry, che talvolta cerca di proteggere a costo della vita e talvolta pare si diverta a mettere nei guai. Come abbiamo visto poco fa, in giovanissima età Severus e Lily Evans erano grandi amici e iniziarono insieme il percorso a Hogwarts. Quando tuttavia i due vennero smistati in case diverse, lui Serpeverde e lei Grifondoro, dei rapporti già tesi finirono per spezzarsi definitivamente.
Come se non bastasse, James Potter e i suoi amici Remus Lupin, Sirius Black e Peter Minus trovavano estremamente spassoso bullizzare un Severus sempre più chiuso in sé e riservato.

Durante i suoi ultimi istanti di vita, Severus lascia che Harry raccolga una sua lacrima in cui sono contenuti i suoi ricordi, in modo che conosca la verità sul proprio passato e su ciò che comporta l’ascesa di Lord Voldemort per lui. È uno dei pochissimi momenti in cui vediamo un Piton vulnerabile, un uomo che ha vissuto innumerevoli traumi sulla sua pelle che lo hanno portato a chiudersi in sé.
Tutto ciò ha dato una spiegazione agli innumerevoli dubbi che orbitavano intorno alla sua figura.

Questi erano altri tre personaggi che, secondo noi, nel corso del tempo hanno subìto un’evoluzione tale da portarci a rivalutare totalmente o in parte i propri caratteri. Voi cosa ne pensate?





