Due accademici della Harvard Divinity School hanno pubblicato un podcast in cui considerano la nostra amata saga una sorta di testo sacro.
Spesso il fandom ispira tanto zelo quanto lo fa la fede, e la devozione a Harry Potter non è da meno. E infatti, due accademici stanno analizzando se Harry Potter si possa considerare una nuova religione tramite un podcast settimanale chiamato “Harry Potter e il testo sacro“. Vanessa Zoltan e Caspar ter Kuile, entrambi laureati alla Harvard Divinity School, a maggio hanno lanciato un podcast da 25 minuti per rispondere a questa domanda: “E se leggessimo i libri che amiamo come se fossero testi sacri?”
Proprio come i Cristiani leggono la Bibbia, gli Ebrei la Torah e i Musulmani leggono il Corano, così ci lanciamo in un viaggio di 199 episodi (un capitolo per episodio, rilasciati settimanalmente) per cogliere la saggezza e il messaggio che troviamo negli adorati romanzi di JK Rowling.
Così hanno spiegato i due accademici sul loro sito la scelta di pubblicare questo progetto.
Il podcast ha avuto largo successo fra i fedeli: ha scalato la classifica delle categorie Religione e Spiritualità ed ha avuto fra i 55.000 e i 60.000 ascoltatori a settimana.
Vanessa Zoltan ha elencato i vari punti in comune che la saga di ha con le varie religioni:
L’universo di Harry Potter ha un sacco di cose che lo fanno sembrare come una religione. […] Ci sono dei rituali, dei proverbi: ad esempio, “Fatto il misfatto” oppure “Sollevate i calici in onore del Ragazzo che è sopravvissuto“. Ci sono queste convenzioni, dove tutti fanno delle specie di rituali.
Non è la prima volta che la nostra amata saga viene comparata a una religione, tant’è che in passato era stata addirittura accusata di satanismo (per saperne di più, cliccate qui) e c’è chi invece ha riscritto la saga in chiave cristiana per i propri figli (qui).