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Gli indizi celati tra le pagine di Harry Potter – Parte 2

14 Luglio 2017 alic-albe 8 min read
Gli indizi celati tra le pagine di Harry Potter Parte 2

Gli indizi celati tra le pagine di Harry Potter – Parte 2

14 Luglio 2017 Edvige 8 min read

Nei libri di Harry Potter, J.K. Rowling ha seminato mille indizi utili a risolvere quelli che sono i misteri centrali della storia. Ovviamente, insieme agli aiuti vi sono come al solito molte false piste pronte a distogliere l’attenzione del lettore dalla verità.

Dopo aver analizzato in questo articolo gli indizi celati nei primi tre libri di Harry Potter, vediamo i segnali che l’autrice ha lasciato a noi lettori nei restanti quattro volumi della Saga. Probabilmente una prima lettura dei libri non basta a mettere insieme i pezzi prima di giungere alla soluzione finale dell’enigma… però di certo, durante un’ulteriore lettura, saltano all’occhio quelle frasi che lasciano trapelare qualcosa in merito al mistero centrale del libro.

Harry Potter e il Calice di Fuoco

A differenza di Harry Potter e Il Prigioniero di Azkaban e degli indizi celati al suo interno, il mistero del quarto libro è piuttosto chiaro sin dall’inizio. Chi è la persona che ha messo il nome di Harry nel calice di fuoco? E perché l’ha fatto?

In quanto alla soluzione, ovvero che Malocchio Moody è in realtà Barty Crouch Jr – un Mangiamorte che tutti credevano morto – e che sta aiutando Voldemort a uccidere Harry, è di gran lunga difficile da intuire. Così come nel terzo libro, l’abilità narrativa della Rowling lega tutto insieme meravigliosamente, sempre con qualche indizio nascosto tra le righe.

Indizi Harry Potter

Infatti, oltre ai numerosi cenni alla sospetta fiaschetta da cui il Professor Moody non si separa mai, vi sono altri segnali importanti in merito alla reale identità di Alastor Moody:

“Ronza da quando sono arrivato. Ho dovuto disattivare lo Spioscopio perché non smetteva mai di fischiare.”

Capitolo Venti, La prima prova, p.295

L’ultima volta che uno Spioscopio non smetteva di fischiare in un libro della Rowling era perché aveva identificato l’Animagus Peter Minus sotto le mentite spoglie di Crosta, il topo di Ron. Magari un lettore attento – e anche un po’ paranoico – potrebbe allarmarsi per questo scambio di battute tra Moody e Harry… ma sarebbe comunque difficile poter giungere alle giuste conclusioni!

La Mappa del Malandrino

Tra i vari indizi nascosti da J.K. Rowling nei libri di Harry Potter, ancora una volta la Mappa del Malandrino si dimostra una grande alleata:

“Harry fissò la macchiolina. Il signor Crouch stava troppo male per andare a lavorare o per partecipare al Ballo del Ceppo: e allora cosa stava facendo di nascosto a Hogwarts all’una del mattino? Harry guardò attentamente mentre il puntino girava per la stanza, fermandosi qua e là…”

Capitolo Venticinque, L’uovo e l’occhio, p.398

Infatti, Harry si avvicina moltissimo, anche se per sbaglio, a scoprire la vera identità di Malocchio Moody. La Mappa, la quale aiutò Lupin a scoprire Peter Minus nel terzo libro, mostra Bartemius Crouch collocato nell’ufficio di Piton. Il fatto che padre e figlio abbiano lo stesso nome non porta Harry a sospettare che ci sia un secondo Crouch nei paraggi.

Nello stesso capitolo vi è poi un dialogo tra Moody/Crouch e Harry dove il primo osserva la Mappa del Malandrino e appare sospettoso nei confronti di Crouch. Tuttavia, se si è ad una seconda lettura, si comprende come in realtà l’impostore sia preoccupato di venire smascherato.

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Harry Potter e l’Ordine della Fenice

Harry Potter e L’Ordine della Fenice è un lungo e complicato libro e il suo mistero ruota intorno all’oggetto che Voldemort sta cercando di recuperare dal Ministero della Magia: la Profezia! Per Harry Potter non ci sono molti indizi sull’identità dell’oggetto, scopriamo solo che è un’arma e che è nascosta nell’Ufficio Misteri.

Tuttavia, tra tutti i libri di Harry Potter, questo è quello in cui vi sono più indizi premonitori. Nel sesto capitolo, mentre l’Ordine della Fenice sta lavorando per ripulire il Numero 12 di Grimmauld Place, c’è una breve frase riguardo ad un “pesante medaglione” – per un errore di traduzione troviamo la parola lucchetto al posto di medaglione – del quale scopriremo l’importanza solo nell’ultimo libro.

Indizi Harry Potter

Il lucchetto/medaglione in questione è in realtà un cimelio di Salazar Serpeverde, scelto poi da Voldemort come Horcrux, che Harry e Silente cercano alla fine del sesto libro. Decisamente un altro esempio della maestria con cui la Rowling inserisce un dettaglio che prepara le basi per le storie successive.

Anticipazioni

Nel corso della storia troviamo delle frasi che si riveleranno poi utili nei retroscena di alcuni personaggi importanti:

“So che non ti piace Piton, ma è un Occlumante straordinario e tutti noi, compreso Sirius, vogliamo che impari a proteggerti, quindi lavora sodo, d’accordo?”

Capitolo Ventiquattro, Occlumanzia, p.497

Il fatto che Piton venga descritto come un eccellente Occlumante è un indizio su come abbia potuto reggere con successo il doppio gioco con il Signore Oscuro stando dalla parte di Silente. Dal momento che Voldemort è uno dei più abili maghi di tutti i tempi, appare difficile da credere che qualcuno abbia mai potuto ingannarlo. Facendo così apparire Piton come un mago particolarmente dotato a chiudere la propria mente, la Rowling ha preparato una valida spiegazione per noi lettori.

Indizi Harry Potter

Verso la fine del libro assistiamo ad un dialogo tra Silente e Harry, dove Albus mostra empatia verso il ragazzo, affermando di sapere quello che sta provando a seguito della morte di Sirius. La frase potrebbe essere interpretata come un semplice tentativo di conforto, ma col senno di poi sappiamo quanto Silente sia stato in realtà tentato di rivelare la sua storia. Infatti, Harry si sente come se lui fosse la causa della morte di Sirius, così come Silente ha sempre pensato di essere il responsabile della morte della sorella Ariana.


Harry Potter e il Principe Mezzosangue

I misteri centrali di Harry Potter e Il Principe Mezzosangue sono piuttosto chiari: cosa sta combinando Draco Malfoy? A chi appartiene il vecchio libro di Pozioni di Harry? Ma soprattutto: Severus Piton sta con Voldemort, o ha ragione Silente a fidarsi di lui?

Ci sono molti indizi nel sesto libro a rafforzare l’idea che Draco stia lavorando a qualcosa di losco – scompare spesso dalla Mappa del Malandrino ed è spesso accompagnato da due ragazze che in realtà si scopriranno essere Tiger e Goyle.

Inoltre, ci sono diverse prove per quanto riguarda l’identità del Principe Mezzosangue come l’incredulità di Piton nel sentir parlare dell’aumento delle capacità di Harry in Pozioni, l’essere testimone all’utilizzo del Sectumsempra da parte di Harry, incantesimo che è opera del Principe ed è infatti scritto sul margine della sua vecchia copia di Pozioni Avanzate.

Indizi Harry Potter

Rimpianti e senso di colpa

Tra amori folli e scelte sbagliate, nei libri di Harry Potter, oltre ai misteri da risolvere, non mancano gli indizi sui risvolti più intimi delle vite dei personaggi più importanti!

“Non hai idea del rimorso che provò il professor Piton quando capì come Lord Voldemort aveva interpretato la profezia, Harry. Credo che sia il rimpianto più grande della sua vita e la ragione per cui tornò…”

Capitolo Venticinque, La veggente spiata, p.498

Qui Silente è ad un passo dal rivelare perché si fida di Severus Piton. Come vedremo poi nel settimo libro, Piton era completamente distrutto dalla morte di Lily e dal suo ruolo in questa. Ovviamente, non saremmo in grado di dirlo tramite la suddetta citazione, ma l’indizio c’è: il rimorso di Severus è infatti dovuto al suo amore per Lily e non di certo all’ostile rapporto che aveva con il padre di Harry.

Indizi Harry Potter

Il senso di colpa è un sentimento che ritroviamo anche verso la fine del libro, quando Silente beve la pozione che protegge l’Horcrux finto di Voldemort. Non sappiamo ancora a chi si riferisce quando dice “non far loro del male, è colpa mia, fai male a me”, ma il suo senso di colpa e il suo ovvio desiderio di proteggere qualcuno ci ricordano quello che ha detto a Harry dopo la morte di Sirius: “so come ti senti”.

Prospettive

Un’altra peculiarità della scrittura di J.K. Rowling è quella di strutturare la frase in modo da indirizzare il lettore verso una strada precisa, per poi poterlo reindirizzare verso la direzione opposta seppur mantenendo la stessa frase: una questione di prospettive!

Per la prima volta Silente supplicava. Piton scrutò per un attimo Silente, e incisi nei suoi duri lineamenti c’erano disgusto e odio.

“Severus… ti prego…”

Capitolo Ventisette, La torre, p.539

Sarebbe facile pensare che Silente stia implorando Piton di aiutarlo in questa scena. Sembra infatti che lo implori di risparmiarlo, e che l’odio di Piton sia dovuto alla sua vera fedeltà verso Voldemort. Ma quello che in realtà sta facendo Silente è implorare per una morte veloce come aveva in precedenza stabilito con Piton. L’odio sulla faccia di Severus riflette l’orrenda posizione in cui si è trovato e il modo in cui Silente l’ha usato.

Silente

Harry Potter e i Doni della Morte

In aggiunta alla soluzione dei misteri centrali, scopriamo infatti ciò che riguarda la connessione tra Harry e Voldemort e assistiamo anche a quel famoso salto nel tragico passato di Piton, Harry Potter e i Doni della Morte è inoltre dotato dei suoi misteri… primo tra tutti quello che riguarda i misteriosi Doni della Morte. Sebbene all’inizio questi misteri sembrano essere frammentati e sconnessi, si scoprono alla fine tutti magnificamente legati.

Horcrux e Doni della Morte

Come sappiamo bene, il settimo volume della Saga descrive il viaggio del Golden Trio alla ricerca degli Horcrux da distruggere per poter sconfiggere Voldemort una volta per tutte. Poco prima della Battaglia di Hogwarts, Luna fornisce un grosso indizio su uno degli horcrux da cercare:

“Anche papà ha fatto una tiara” intervenne Luna…

“Sì, sta cercando di ricreare il diadema perduto di Corvonero.”

Capitolo Venticinque, Villa Conchiglia, p.473-474

Ovviamente il discorso del diadema perduto è già di per sé criptico. Quando poi la leggenda viene accostata alla descrizione della tiara di cui parla Luna e al fatto che Harry vede una vecchia tiara nella Stanza delle Necessità non tanto tempo prima, il quadro improvvisamente inizia a prendere forma.

Diadema di Corvonero

Un indizio che riguarda i Doni della Morte invece viene fornito al lettore durante il matrimonio di Bill Weasley e Fleur Delacour. Victor Krum, dopo aver visto la collana al collo di Xenophilius Lovegood – il padre di Luna -, spiega a Harry che il simbolo al collo di Lovegood rappresenta Grindelwald, il Mago Oscuro ucciso da Silente, il quale causò la morte di tante persone.

Vita e menzogne di Albus Silente

Con la morte di Albus Silente, avvenuta alla fine del sesto libro, iniziano ad uscire fuori tutti gli scheletri nell’armadio del nostro amato Preside. Primo tra tutti il fatto che Albus aveva una sorella oltre che un fratello:

“Tu c’eri al funerale di Ariana, no?”

“Sì che c’ero” ribatté Doge con labbra tremanti.

“E non riesco a ricordare una circostanza più triste. Albus aveva il cuore infranto…”

Capitolo Otto, Il Matrimonio, p.150
Silente

Sarebbe stato veramente difficile immaginare il complesso e triste passato di Silente se suo fratello Aberforth non ne avesse parlato verso la fine dell’ultimo libro. Tuttavia, ci sono altri indizi che permettono di ricostruire il passato del Preside di Hogwarts.


Vi vengono in mente altri indizi lasciati dall’autrice di Harry Potter tra le righe delle nostre pagine preferite? Scrivetecelo nei commenti!

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