Vi siete mai accorti che nella saga di Harry Potter ci sono degli elementi ricorrenti che delineano una sorta di schema? Tra questi ce n’è uno che riguarda il Natale.
Nel corso della saga ci sono dei momenti in cui J.K. Rowling ha inserito degli elementi che delineano uno schema riconoscibile dai lettori. Alcuni di questi elementi sono facilmente individuabili, come ad esempio il fatto che i libri iniziano sempre intorno al compleanno di Harry e gli attacchi di Voldemort sono sempre alla fine dell’anno. Altri, invece, sono identificabili solamente se si presta molta attenzione.
È il caso dello schema ricorrente di Halloween di cui vi parliamo qui. In particolare, l’ultimo giorno di Ottobre, fino al quarto volume, avviene sempre qualcosa che determinerá il mistero da risolvere nel corso del libro e viene individuato un sospettato che si rivelerà una falsa pista. Oppure, solo i più attenti avranno notato che al tredicesimo capitolo della saga viene svelato un falso indizio e scopriamo come funziona qualcosa di cruciale.
In questo articolo, però, parleremo di un altro elemento ricorrente che in pochi avranno notato. Nei libri della saga, ogni Natale Harry riceve un indizio che può riguardare il mistero principale della saga o uno degli enigmi che costituiscono le sottotrame del libro. Il Natale è un momento che ha sempre risalto nella saga (qui ipotizziamo perché i magni lo festeggiano) e la Rowling coglie sempre l’opportunità di fornirci informazioni importanti in questa occasione. Ripercorriamo insieme ciò che accade in ogni volume.
Harry Potter e la Pietra Filosofale
Nel primo volume il Natale viene descritto nel capitolo 12 intitolato Lo specchio delle brame. Ed è infatti la sera di Natale che Harry si imbatte per la prima volta in questo magico oggetto che sarà il mezzo, escogitata da Silente, per impadronirsi della Pietra Filosofale. Inoltre, a livello macro, è la mattina di Natale che Harry entra in possesso del mantello dell’invidibilita che, solo nell’ultimo capitolo, si rivelerà essere uno dei doni della morte.
Harry Potter e la Camera dei segreti
In Harry Potter e la Camera dei segreti nel capitolo La Pozione Polisucco, il dodicesimo, si festeggia il Natale. In quell’occasione Harry e Ron prendono le sembianze di Tiger e Goyle e si introducono nella sala comune di Serpeverde per scoprire se Malfoy è l’erede di Serpeverde. Nonostante scoprano che i loro sospetti non erano fondati apprendono da Malfoy delle informazioni essenziali sulla Camera dei segreti:
(Malfoy) «E mio padre non vuole dirmi niente sull’ultima volta che la Camera è stata aperta. Certo, è successo cinquant’anni fa, e quindi prima che lui fosse a Hogwarts, ma conosce la storia nei minimi particolari e dice che fu messo tutto a tacere; per cui, se io ne sapessi troppo apparirebbe sospetto. Una cosa, però, la so: l’ultima volta che la Camera dei Segreti è stata aperta è morto un mezzosangue. […]
(Harry) «Ma quello che ha aperto la Camera… l’hanno preso?»
«Oh, sì… chiunque sia stato, fu espulso» disse Malfoy. «Probabilmente è ancora ad Azkaban»
Inoltre, in giorno di Natale viene anche svelato un indizio su cosa sta combinando Percy Weasley. In realtà è praticamente impossibile cogliere questo elemento, ma col senno di poi possiamo dire che Ron e Harry nel tentativo di raggiungere i sotterranei hanno incontrato prima Penelope Light e poi Percy che, verosimilmente, erano insieme poco prima.
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban
In Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban il Natale viene descritto al capitolo 11, Firebolt. In quell’occasione viene svelato un indizio, anche se di difficilissima individuazione, su quello che è il mistero principale del libro. Infatti, Harry nota che il topo di Ron, Crosta, prima piuttosto grasso, appare ora magro e spelacchiato.
Inoltre in sua presenza lo spioscopio che Ron ha regalato a Harry continua a segnalare la presenza di un pericolo. In seguito scopriremo che Crosta in realtà e Peter Minus e le sue condizioni peggiorano da quando scopre che Sirius Black è scappato perché suppone che gli darà la caccia.
Riceviamo, poi, diversi indizi riguardanti Lupin che portano a intuire che il professore nasconda qualcosa. In particolare, quando Harry riceve la Firebolt e insieme a Ron fa le supposizioni circa il possibile benefattore viene menzionato anche Lupin.
In quell’occasione Ron rivela a Harry che nonostante il professore fosse in teoria malato quando si giocava la partita di Quidditch in cui la Nibus di Harry è stata distrutta non si trovava in infermeria. Poco più tardi, durante il pranzo di Natale, Silente dichiara che Lupin è nuovamente ammalato e chiede a Piton se gli ha preparato “quella pozione” che si rivelerà essere la Pozione antilupo.
Harry Potter e il calice di fuoco
Al capitolo 23 del quarto volume, Il Ballo del Ceppo, si svolge, nel giorno di Natale, l’evento tradizionale del Torneo Tremaghi. In questa occasione la Rowling lascia tantissimi indizi, anche se a una prima lettura è pressochè impossibile dargli un significato. Percy Weasley dichiara che Barty Crouch non sta bene. L’ assenza del giudice all’evento fa capire che si tratta di qualcosa di serio considerando che già ad Halloween l’uomo non appariva in buona salute. Si scoprirà poi che Crouch è controllato da suo figlio che agisce per ordine di Voldemort.
Poi, Moody tiene d’occhio Harry e scopre la sua amicizia con Dobby, ciò gli tornerà utile per far si che l’elfo aiuto Harry per la seconda prova:
«Bei calzini, Potter» ringhiò Moody passandogli accanto, l’occhio magico che scrutava attraverso l’abito di Harry. «Oh… sì, me li ha fatti Dobby l’elfo domestico» disse Harry con un gran sorriso.
Vediamo anche Fred e George pressare insistentemente Ludo Bagman e iniziamo ad intuire che tra lui e i gemelli sia accaduto qualcosa di misteriosamente spiacevole. Poi, assistiamo a una strana conversazione tra Piton e Karkaroff in cui il preside si riferisce a qualcosa che “è diventato sempre più chiaro per mesi”. Questa è la prima lezione indiretta al marchio nero. Infine, riceviamo un indizio chiave su Rita Skeeter che, come scoprirà Hermione più avanti, è un animagus non registrato e può assumere la forma di uno scarabeo:
Harry non aveva nessuna intenzione di stare a sentire; Hagrid avrebbe detestato essere spiato in una situazione del genere (Harry personalmente non l’avrebbe sopportato): potendo, si sarebbe infilato le dita nelle orecchie e avrebbe cominciato a canticchiare ad alta voce, ma non era certo una soluzione praticabile. Invece cercò di concentrarsi su uno scarabeo che zampettava lungo la schiena della renna di pietra, ma lo scarabeo non era abbastanza interessante da fargli ignorare le parole che seguirono.
Harry Potter e l’Ordine della fenice
In Harry Potter e l’Ordine della Fenice il Natale viene festeggiato al capitolo 23 intitolato Natale nel reparto riservato. Il primo grande indizio riguarda l’assenza di Kreacher a Grimmauld Place. L’elfo, come scopriremo alla fine, era andato da Narcissa Malfoy dopo essere stato mandanto “fuori” da Sirius.
«Ora che ci penso» disse Sirius, sbucando dalla dispensa con un grosso tacchino fra le braccia, «qualcuno ha visto Kreacher ultimamente?» «Non lo vedo dalla notte in cui siamo tornati qui» rispose Harry. «Gli avevi ordinato di uscire dalla cucina». «Sì…» disse Sirius, accigliato. «Sai, credo che sia l’ultima volta che l’ho visto anch’io… dev’essere nascosto da qualche parte di sopra». «Non può essersene andato, vero?» chiese Harry. «Voglio dire, quando hai detto “fuori” potrebbe aver pensato che intendessi fuori di casa…».
Nella stessa giornata, poi, Harry e i Weasley si recano al San Mungo per fare visita ad Arthur e lì vedono consegnare una pianta a un certo Broderick Bode. In seguito apprenderemo che la pianta ha ucciso l’uomo poiché si trattava di artiglio del diavolo. Alla fine scopriremo che Bode era stato assassinato per ordine di Voldemort in modo che non potesse rivelare che quest’ultimo stava cercando di accedere all’Ufficio Misteri.
Harry Potter e il Principe Mezzosangue
Nel sesto volume il Natale arriva nel capitolo Un Natale molto gelato, il numero 16. Nella giornata di Natale scopriamo qualcosa di molto importante riguardo al ribaltamento della posizione di Harry agli occhi del Ministero della Magia rispetto all’anno precedente.
Harry, infatti, oltre a rivelare al Ministro della Magia la sua fedeltà a Silente, rimprovera anche Scrimgeour senza subire alcuna ripercussione. Un indizio che riceviamo riguarda la relazione tra Lupin e Tonks. Quest’ultima, già dall’inizio del libro, appare completamente cambiata rispetto all’anno precedente.
«Ho invitato la cara Tonks qui oggi» intervenne la signora Weasley, posando le carote sul tavolo con foga eccessiva e guardando Fleur torva. «Ma non è voluta venire. Le hai parlato di recente, Remus?» «No, non sono stato in contatto con nessuno» rispose Lupin. «Ma Tonks ha la sua famiglia da cui andare, no?» «Mmm» fece la signora Weasley. «Forse. Ma veramente ho avuto l’impressione che pensasse di trascorrere il Natale da sola». Scoccò a Lupin un’occhiata irritata (…).
Harry Potter e i doni della morte
In Harry Potter e i doni della morte il Natale copre i capitoli 16, Godric’s Hollow, e 17, Il segreto di Bathilda. In questo giorno Harry e Hermione si trovano a Godric’s Hollow per cercare di capire se Silente ha lasciato lì qualche indizio per trovare o distruggere gli horcrux. Durante la visita al cimitero cittadino Hermione trova la tomba di Ignotus Peverell con il simbolo dei doni della morte.
All’epoca per i ragazzi rappresentava ancora un mistero lasciato tra le pagine de Le fiabe di Beda il Bardo. Inoltre, durante la terribile esperienza del duo in casa di Bathilda Harry trova la foto del giovane Griderwald. Purtroppo l’immagine verrà scovata anche da Voldemort e lo porterà a scoprire la catena dei passaggi della bacchetta di sambuco.
Ecco tutti gli indizi che la Rowling ci ha lasciato nei vari libri il giorno di Natale. Fateci sapere se li avevate notato o se ne avete trovato altri.
Vi aspettiamo nei commenti.
Fonte: www.MuggleNet.it