La storia delle rare prime edizioni dei libri della saga è tappezzata di aste in cui gli acquirenti si sono aggiudicati questi tesori di carta a cifre esorbitanti. Ma questa volta l’asta di Christie’s a Londra non è andata come previsto. Che cos’è successo?
Più volte vi abbiamo parlato di aste record che hanno visto protagoniste le prime edizioni dei libri di J.K. Rowling, tanto che dopo un po’ abbiamo smesso di dare la notizia. Ormai, era diventata consuetudine che i fan più privilegiati si aggiudicassero una copia de La pietra filosofale pagandola migliaia di sterline.
All’ultima asta, che si è svolta da Christie’s, una famosa casa d’aste di Londra, non si è presentato nessuno e il lotto è stato ritirato. E questa è di certo una notizia che, invece, tristemente, siamo costretti a dare.
La vicenda
Come ha riportato Mugglenet, data la rarità del set messo all’asta, il flop è sorprendente. La cifra stimata per il lotto si aggirava intorno alle 100/150 mila sterline. E il risultato è ancora più deludente se pensiamo che parte del ricavato sarebbe stato devoluto alla Lumos Foundation, associazione benefica fondata dalla Rowling che si è vista di recente impegnata in merito al conflitto in Ucraina (ve ne abbiamo parlato qui).
Il set, composto dai sette libri della saga, è stato messo all’asta dalla libreria Livraria Lello, di Porto, in Portogallo, “la libreria più bella del mondo” (come recita la loro pagina web, e non a torto!). La collezione includeva una prima edizione di Harry Potter e la Pietra Filosofale caratterizzata dall’errore di battitura di “Philosopher’s” sulla quarta di copertina come “Philospher’s”.
Il valore del lotto, insomma, era davvero alto, soprattutto se paragonato a quello delle aste che si sono tenute negli scorsi anni. I libri di J.K. Rowling hanno sempre conquistato i cuori (e i portafogli) dei fan di tutto il mondo. Com’è possibile che questa volta si sia verificato un fiasco di tale portata?
Le prime tristi conseguenze dell’effetto Rowling?
Nonostante siano comparsi rumor che riguardano una firma falsa all’interno del set, non sono stati confermati ed è difficile che il flop sia dovuto a queste voci. È purtroppo più probabile che una vicenda come questa sia dovuta al recente allontanamento di parte del fandom dalla madre del Bambino che è sopravvissuto.
Anche se la Rowling non avrebbe intascato nulla da questa vendita, tanti continuano a considerare la saga troppo profondamente legata alla scrittrice. Non è assurdo pensare che, come qualcuno ha pensato di boicottare Animali Fantastici e i Segreti di Silente per colpire la Rowling, qualcun altro abbia deciso di non sborsare un centesimo per comprare all’asta un set di prime edizioni di Harry Potter.
Se così fosse, la notizia sarebbe davvero amara, quasi quanto l’ultima news che riguarda il Quidditch babbano, che smetterà di avere questo nome proprio come presa di posizione contro la Rowling. Trovate la notizia in questo articolo.
Cosa accadrà al set messo all’asta?
Non abbiamo notizie ufficiali da parte di Christie’s riguardo al lotto rimasto invenduto. Una nuova asta sembra fuori discussione, visti i risultati della prima. Una possibilità è che, come a volte accade in questi casi, la casa d’aste acquisti il lotto dal venditore.
Ma non è un’opzione che si verifica così di frequente, dato che il lotto ha già dato prova di non riscuotere un gran successo. È dunque probabile che la Livraria Lello semplicemente si riprenderà i suoi libri, mettendo la parola fine a una delle vicende più tristi che riguardano la saga di Harry Potter.
Un set di libri che, fino a un anno fa, sarebbe andato a ruba, oggi non riceve nemmeno un’offerta: cosa pensate di questa vicenda e delle possibili cause dietro al flop? Diteci la vostra nei commenti.