Le ultime dichiarazioni della Rowling sui trans hanno fatto discutere noi e le persone più a stretto contatto con lei. Dopo la risposta di Daniel Radcliffe a quelle affermazioni (delle quali abbiamo ampiamente parlato in un articolo) anche Evanna Lynch ha voluto dire la sua.
Già dalle prime righe del suo Tweet, emerge come l’attrice sia profondamente colpita dal rumore generato dalle dichiarazioni della sua autrice.
Immagino che essere trans e imparare ad accettare e ad amare se stessi sia già abbastanza difficile, e noi in quanto società non dovremmo aggiungere dolore ad altro dolore. Sentirsi emarginati o non accettati per quello che siamo sono i sentimenti peggiori e più solitari che un essere umano possa provare e non intendo contribuire a marginalizzare ulteriormente gli uomini e le donne trans.
La nostra Luna Lovegood ci tiene a specificare che non ritiene Twitter il luogo ideale per trattare determinati argomenti. L’attrice invita infatti il suo pubblico a non usare mezzi dove i pensieri, per forza di cose, sono espressi in modo frammentato con argomentazioni a volte lasciate a metà.
Successivamente, i suoi pensieri si spostano sulla persona di J.K. Rowling, che sicuramente ha ricoperto un ruolo importantissimo nella sua vita.
Come amica e ammiratrice di Jo, non dimentico la generosità e il suo affetto. Sono triste di vedere che i fan riducono Jo ai suoi tweet, sminuendo la sua incredibile attività filantropica e la sua determinazione ad aiutare l’umanità. Vedo che sta ancora combattendo per le persone vulnerabili. Non sono d’accordo con lei sul fatto che le donne cis-gender siano le più vulnerabili in questa situazione e credo che stia dalla parte sbagliata di questo dibattito, ma questo non vuol dire che abbia perso la sua umanità.
Dalle sue dichiarazioni emerge chiaramente come lei si trovi in disaccordo con quanto espresso dalla scrittrice. Questo però non le impedisce di essere ragionevole nel ricordare tutte le attività degne di stima che J.K. Rowling ha portato avanti nel corso degli anni.
Successivamente, la Lynch invita tutti a non “vomitare odio” sui social perché l’amore è esattamente quello di cui abbiamo bisogno. A riprova di questo bisogno, ci sono i recenti avvenimenti da lei citati in un passaggio del suo testo.
In mezzo a tutto questo non riesco a smettere di pensare a una donna che, solo pochi mesi fa, è stata bullizzata e messa alla gogna dalla stampa e da estranei online, che si è tolta la vita e che ci ha spinto a dire: “Se potete scegliere cosa essere in questo mondo, scegliere di essere gentili”. Dov’è questa gentilezza di cui c’è disperatamente bisogno? È solo rivolta alle persone con cui siamo d’accordo?
Insomma, la chiave è essere gentili e tolleranti anche con le persone che la pensano diversamente. La Lynch sostiene che la comunità di Harry Potter è ancora un luogo sicuro dove ogni tipo di fan può sentirsi accolto e a casa. Lei stessa si è sentita così durante il lungo periodo di militanza nella saga: prima come appassionata e poi, infine, come parte integrante.
So bene cosa vuol dire trovare sollievo e senso di appartenenza e un senso di “non sei troppo strana per questo posto”, in Harry Potter, che mi è stato di grande aiuto ad accettarmi da giovane. Mi dispiace così tanto per tutte le persone trans che sentono che tutto ciò gli sia stato strappato via o che questa comunità non sia più un luogo sicuro. Ma la comunità/fandom/mondo di Harry Potter è praticamente composto da milioni di persone adesso e io dal mio piccolo farò del mio meglio affinché sia un posto inclusivo, perché le donne trans sono donne.
L’invito finale che l’attrice vuole fare ai suoi lettori, è quello di riprendere il contatto con la realtà. Tutto questo dando il giusto peso e la giusta importanza a quello che si dice sui social network.
Credo che dovremmo tutti andare in terapia, non su Twitter a farci del male a vicenda. Spero che tutti possano prendersi una pausa dai social network dando priorità alla propria salute mentale nel corso di quest’epoca già fin troppo difficile che ci ha separato dai nostri cari. È tanto da gestire e di certo non può essere risolto qui. Dobbiamo lavorare su noi stessi. Rivolgo un pensiero affettuoso alla comunità trans, specialmente oggi.