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Buona fortuna (liquida)

30 Aprile 2019 anna-brus 6 min read

Buona fortuna (liquida)

30 Aprile 2019 Hermione 6 min read

L’uomo, da sempre, passa la vita a cercare di soddisfare i propri  desideri, aspetta e si comporta affinché la sua  aspirazione prima o poi si avveri. E in tutto ciò la Fortuna?

Come tutti sanno, esiste una cosa chiamata “fortuna” che può cambiare il proprio destino in qualunque istante e sembrerebbe che arrivi se la si cerca, ovvero se si mette nella realizzazione del proprio obiettivo tutto l’impegno possibile. È tradizione, infatti, incoraggiare dicendo “vedrai che la fortuna ti aiuterà”.

Come dice Macchiavelli la fortuna è un fiume in piena, capace di allagare e travolgere. Allora ecco che appare utile ‘ritoccare un po’ le circostanze’ come dice Hermione ed ecco quindi che arriva in aiuto la Felix Felicis.

La pozione all’interno sciaguattava allegra: era del colore dell’oro fuso, e grosse gocce balzavano in superficie come pesci, anche se non era traboccata nemmeno una stilla.
[…] «Quella, signore e signori, è una pozioncina assai curiosa chiamata Felix Felicis» […] «È fortuna liquida» rispose Hermione eccitata. «Rende fortunati!»[Il Principe Mezzosangue- Cap. 9 Harry Potter 6]

La felix felicis

Un sorso di Felix

‘Felix Felicis’ è l’associazione di due parole provenienti dal latino. Felix, col significato di ‘felice’ o ‘felicità’, è da legare al genitivo della stessa radice Felicis, ‘del felice’. Una traduzione letterale sarebbe Felicità del Felice, dove ‘felice’ indica la persona che la beve. Una traduzione più consona potrebbe invece essere “Felice sorte“.

La pozione agisce come un catalizzatore di “fortuna”, nel senso che fa capitare a chi la beve occasioni propizie per raggiungere certi obiettivi o sentirsi capaci di poter fare ogni cosa. Il soggetto che la beve avverte immediatamente la sensazione di dover fare al più presto qualcosa. Sembra quasi che una vocina nella mente dell’individuo lo spinga a comportarsi in un certo modo, ma la persona è libera di scegliere se assecondare la sua “coscienza” oppure no. In quest’ultimo caso, sarebbe abbastanza controproducente non approfittare dei benefici della pozione e, come conseguenza, si avvertirebbe la sensazioni avere infinite possibilità e di non realizzarle (vado da Hagrid).

La pozione non crea la fortuna ma aiuta a sfruttare le situazioni, rende le persone fortunate in un certo senso, ma non donando loro capacità strabilianti ma semplicemente rendendole sicure di sè stesse.

«Assurdamente difficile da preparare, e disastrosa se si sbaglia. Tuttavia, se viene lavorata correttamente, come questa, scoprirete che tutti i vostri sforzi tendono ad avere successo… almeno finché l’effetto dura».

[Il Principe Mezzosangue- Cap. 9 Harry Potter 6]

Lumacorno durante la sua prima lezione

La fortuna condiziona per metà le vicende umane, mentre l’altra metà è decisa dall’agire dell’uomo. Per questo motivo l’uomo dovrebbe essere capace di adattare la propria condotta al mutare delle circostanze e dei tempi.

«La fortuna può portarti solo fino a un certo punto, Harry. La situazione con Lumacorno era diversa: tu hai sempre avuto la capacità di convincerlo, avevi bisogno solo di rItoccare un po’ le circostanze. Ma la fortuna non basta per superare un incantesimo potente. Non consumare il resto della pozione! Ne avrai bisogno se Silente ti porterà con sé…» sussurrò Hermione.

[Il Principe Mezzosangue- Cap. 9 Harry Potter 6]


Una dose di Fortuna

Da chi è controllata la Fortuna? Fino a che punto la virtù umana è in grado di modificare il corso degli eventi? E in che modo? Queste domande sono da sempre centrali per ogni uomo: interessante è andare ad analizzare le varie risposte che sono state date ad esse.

Nel Medioevo alla Fortuna si associava spesso la divina Provvidenza. Si ha dunque l’impossibilità dell’uomo di prevalere su essa. Boccaccio non la pensa così: la Fortuna ha una sfumatura completamente laica e l’uomo sarebbe quindi in grado di mutare il corso degli eventi; è una forza che  muove il mondo, con cui l’umanità è costretta a misurarsi, domina l’uomo contrastandolo o agevolandolo nel suo cammino.

Meno convinto di ciò è invece Machiavelli, il quale nel capitolo XXV del Principe appare decisamente più moderato: la Fortuna viene paragonata ad un fiume in piena, il quale necessita dell’uomo per fare in modo che il suo corso non degeneri. Similmente, l’uomo può controllare il suo destino, evitando che la Fortuna prevalga sulla sua virtù, l’esito positivo o negativo dipende dalla corrispondenza tra il comportamento adottato e le condizioni in cui esso si è collocato.

Posizione estremista – seppure opposta a quella di Boccaccio – è quella di Ludovico Ariosto. Ne “L’Orlando furioso” i personaggi sono completamente ed unicamente mossi dalla Fortuna: inseguono l’oggetto del desiderio senza mai raggiungerlo, anzi perdendosi lungo il cammino.


Quanto la Felix incide?

La pozione non è in grado di alterare il corso degli eventi a favore di una singola persona, né può ridurre gli effetti di un incantesimo o sortilegio se tale persona viene colpita (Hermione docet). L’effetto della pozione sembra non avere una durata molto estesa, anzi è parecchio circoscritta alla quantità di pozione che si assume.

Una piccola dose di una fiala è sufficiente per coprire qualche ora, finché la sensazione di poter compiere qualsiasi cosa scompare. Essendo abbastanza complessa nella preparazione se non prodotta correttamente può avere effetti indesiderati. Inoltre assumerla in quantità eccessiva diventa pericoloso perché diventerebbe altamente tossica: può infatti provocare stordimento, irrequietezza, un’eccessiva fiducia in se stessi.

<<Ora, devo avvertirvi che la Felix Felicis è una sostanza messa al bando nelle competizioni ufficiali… negli eventi sportivi, per esempio, negli esami e alle elezioni. Quindi il vincitore dovrà usarla solo in un giorno qualunque… e stare a vedere come quel giorno qualunque diventa straordinario!>>

[Il Principe Mezzosangue- Cap. 9 Harry Potter 6]


Chi, come, dove, quando e perchè

Lumacorno dice di aver bevuto una fiala di Felix Felicis per ben due volte nella sua intera vita: la prima volta a 24 anni mentre la seconda all’età di 57, ottenendo in entrambi i casi giornate perfette.
Durante il sesto anno, Harry vince una piccola fiala di Felix Felicis proprio dal professor Lumacorno, come premio per aver preparato il miglior Distillato della Morte Vivente della classe (ringraziamo il Principe).

Harry vince una fiala di felix felicis

Un po’ di tempo dopo, Harry finge di aggiungerne un po’ al bicchiere di Ron durante la colazione prima di una partita di Quidditch. A seguito dei rimproveri di Hermione, Harry, ammette di non aver versato nessuna goccia di Felicis nel bicchiere di Ron. A dire il vero aveva soltanto finto di farlo e Ron si era sentito comunque sicuro di sé.

L’uso vero e proprio che Harry fece della pozione risale invece ad un’occasione particolare: recuperare il ricordo di Lumacorno (di cui non si disquisirà perchè sarebbe mancanza di rispetto per i lettori).
L’ultima parte della pozione verrà utilizzata in parti eque da Ron, Hermione e Ginny durante la battaglia contro i Mangiamorte.

La tentazione di bere un’altra sorsata di Felix Felicis si rafforzava giorno dopo giorno, perché quello era di sicuro un caso in cui valeva la pena, come diceva Hermione, di ‘ritoccare un po’ le circostanze’. Le giornate fragranti scivolarono dolcemente attraverso maggio; ogni volta che Harry incrociava Ginny, Ron stava sempre fra i piedi. Harry si ritrovò a sperare in un colpo di fortuna perché Ron si convincesse che nulla l’avrebbe potuto rendere più felice dell’amore tra il suo migliore amico e sua sorella, e li lasciasse da soli insieme per più di qualche secondo. Ma non c’era alcuna possibilità dell’una o dell’altra cosa, finché incombeva l’ultima partita della stagione; Ron voleva sempre discutere di tattica con Harry e non pensava ad altro.

[Sectumsempra- Cap. 24 Harry Potter 6]

Per concludere, si puó condizionare il corso degli eventi? Quanto è importante la Fortuna? Sarebbe utile bere ogni tanto un sorso di Felix? La risposta a queste questioni è prettamente personale, non esistono risposte corrette o errate, ma semplici punti di vista. L’importante però è che nessuno si faccia condizionare da essa prima che intervenga (o no) di fatto a cambiare il suo destino (Ginny si fidanza con Harry anche senza Felix, tiè).

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Hermione
Hermione

Ingegnere civile, lettrice accanita, potterhead per passione.

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