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Aspetti controversi dei Doni della Morte

23 Giugno 2022 anna-brus 7 min read

Aspetti controversi dei Doni della Morte

23 Giugno 2022 Hermione 7 min read

I Doni della Morte sono forse gli oggetti magici più leggendari e misteriosi dell’intero mondo magico e assumono, all’interno della saga, una importanza sempre maggiore. Tuttavia, nonostante questo, ci sono molti aspetti dei Doni che in realtà non hanno molto senso.

I Doni della Morte, come sappiamo, sono tre oggetti magici leggendari, creati dalla Morte in persona come dono ai tre fratelli Peverell. Fin qui tutto chiaro, ma ahimè, quando si tratta della Bacchetta di Sambuco, della Pietra della Resurrezione o del Mantello dell’Invisibilità, la logica e la mitologia si fondono in maniera indissolubile, creando non poche controversie. Vediamo insieme quali.

Perché Silente decide di usare la bacchetta?

La stragrande maggioranza delle streghe e dei maghi nel mondo pensa alla Bacchetta di Sambuco come ad una bacchetta leggendaria (e mai esistita veramente) e crede alla scomparsa definitiva di Voldemort. Sappiamo che Albus Silente non appartiene a questa maggioranza e infatti egli sapeva, già molti anni prima del ritorno di Voldemort, che entrambe queste credenze erano false.

Ma perché Silente decide deliberatamente di usare egli stesso la Bacchetta di Sambuco, correndo il rischio che cada nelle mani sbagliate? Forse pensava di essere abbastanza potente da “vincere” contro Voldemort e che quindi la Bacchetta di Sambuco sarebbe stata al sicuro con lui?

Uno dei Doni: la Bacchetta di Sambuco

Perché Voldemort non ha capito la vera fedeltà della Bacchetta?

Quando Lord Voldemort cerca di conquistare la Bacchetta di Sambuco, si imbatte in un grosso problema, poiché egli non considera e non riflette sulla questione della lealtà della bacchetta stessa. La questione è intricata quindi dobbiamo fare un passo indietro per comprendere e magari per rinfrescare la memoria a qualche potterhead un poco smemorato!

Il Signore Oscuro pensa, in maniera superficiale, di esserne il proprietario, avendo profanato egli stesso la tomba di SIlente: la bacchetta però gli fa resistenza perché in realtà appartiene a Draco, che aveva disarmato Silente prima che Piton lo uccidesse. Credendo successivamente che Piton sia il vero possessore della bacchetta, Voldemort lo uccide, ma ancora una volta “sbaglia i calcoli“. La bacchetta fa ancora resistenza a Voldemort perché in realtà appartiene a Harry che aveva disarmato Draco qualche settimana prima: l’Avada Kedavra che scaglia contro Harry gli si ritorce contro perché una bacchetta non uccide mai il suo proprietario.

La questione è sottile e complicata, ma è difficile capire perché Voldemort non abbia riflettuto su questo aspetto e appare veramente strano che qualcuno intelligente come lui impieghi così tanto tempo anche solo per capire che la lealtà della bacchetta rappresenta un ostacolo non proprio di poco conto.

Uno dei Doni: la Bacchetta di Sambuco

Perché i Gaunt non sanno della Pietra della Resurrezione?

Per gran parte della sua storia, la Pietra della Resurrezione è un cimelio della famiglia Gaunt (leggete qui per conoscerla meglio). Tuttavia l’intera famiglia pensa semplicemente di essere in possesso di un gioiello importante con una pietra incastonata, e non della leggendaria Pietra della Resurrezione.

Ma come è possibile che i membri della famiglia siano stati in possesso della pietra per secoli senza mai scoprire cosa fosse veramente? Sembra davvero assurdo che una famiglia magica non abbia mai compreso la reale “identità” di un così potente oggetto magico (questo magari avremmo potuto accettarlo da una famiglia babbana).

Gaunt

I Peverell non erano così famosi

Chiaramente nel mondo dei maghi i Peverell (leggete qui la loro storia) non erano completamente sconosciuti, ma rispetto a maghi più famosi come Nicolas Flamel, Albus Silente o lo stesso Merlino, i Peverell non sembrano essere così famosi all’interno della comunità magica.

Sebbene la leggenda dietro i Doni della Morte in realtà non attribuisca ai fratelli il merito del loro lavoro, il fatto che ottengano così poco credito e che siano così sconosciuti è piuttosto strano visti i loro risultati impressionanti.

Uno dei fratelli Peverell

Come hanno fatto i Doni a perdere credibilità e diventare solo leggende?

Poche persone con cui Harry si interfaccia nella sua battaglia personale contro Voldemort hanno sentito parlare dei Doni della Morte, ma (quasi) tutte sono concordi nel credere in modo schiacciante che essi siano solo una leggendaPerché?

Gli stessi Doni della Morte sembrano avere linee di possesso dirette dai Peverell a coloro che possiedono gli oggetti oggi, quindi perché sono diventati oggetti leggendari agli occhi di così tanti?

 «Oh, Harry» rispose lei stancamente, «È solo un gran mucchio di sciocchezze. Non può essere il vero significato del simbolo, è solo la sua stravagante opinione. Che perdita di tempo».
[…] «Ma va’, è una di quelle fiabe che si raccontano ai bambini per fargli la predica, no? ‘Non cacciarti nei guai, non attaccar briga, non impicciarti di cose che è meglio lasciar stare! Giù la testa, fatti i fatti tuoi e andrà tutto bene’. Adesso che ci penso» aggiunse Ron, «forse è la ragione per cui si dice che le bacchette di sambuco portano sfortuna».
[…] «La Stecca della Morte, la Bacchetta del Destino saltano fuori con nomi diversi da secoli. Di solito sono proprietà di un Mago Oscuro che se ne vanta. Il professor Ruf ne ha citate un po’, ma… insomma, sono tutte stupidaggini. Le bacchette sono potenti quanto i maghi che le usano e basta. Ad alcuni maghi piace vantarsi che la loro è più grande e migliore di quelle degli altri».
«Ma come fai a dire» insisté Harry «che quelle bacchette la Stecca della Morte e la Bacchetta del Destino non sono la stessa bacchetta che rispunta da un secolo all’altro con un nome diverso?»
«E alla fine sarebbero tutte la Bacchetta di Sambuco fatta dalla Morte?» chiese Ron.

La storia dei Tre Fratelli [HP7]
I Fratelli Peverell con i Doni

La teoria sulla loro creazione

È comprensibile il motivo per cui il mito si fonda con la storia, nei riguardi di eventi magici, persone o oggetti eccezionali, ma in questo caso, la storia dietro i Doni della Morte è piuttosto strana.

L’idea che questi artefatti magici siano stati creati dalla Morte non sembra avere una connessione molto chiara con gli artefatti stessi. Solo la Pietra della Resurrezione ha una relazione diretta con la Morte, e sembra che questo particolare pezzo di storia possa essere stato inventato semplicemente perché si collega alla storia di Voldemort e Harry più facilmente, non perché in realtà abbia senso da solo.

«Sì… è tutto molto interessante» commentò Hermione guardinga, «ma Harry, se stai pensando quello che credo che tu stia pensando…»
«Be’, perché no? Perché no?» ribatté Harry, abbandonando ogni ritegno. «Era una pietra, no?» Guardò Ron in cerca di sostegno. «E se fosse stata la Pietra della Resurrezione?»
Ron rimase a bocca aperta. «Cavoli… ma funzionerà ancora, dopo che Silente ha spaccato…»
«Funzionare? Funzionare? Ron, non ha mai funzionato! Non esiste nessuna Pietra della Resurrezione!» Hermione balzò in piedi, esasperata e furente. «Harry, stai cercando di far quadrare tutto con la storia dei Doni…»
«Far quadrare tutto?» ripeté lui. «Hermione, ma tutto quadra da solo! Su quella pietra c’era il simbolo dei Doni della Morte, lo so! Gaunt ha detto che discendeva dai Peverell!»
«Un minuto fa ci hai detto di non aver mai visto bene il simbolo!»

I Doni della Morte [HP7]
La Morte incontra i tre fratelli

Sono davvero gli unici oggetti del loro genere?

L’idea di Silente che siano stati gli stessi Peverell a creare i Doni della Morte ha sicuramente molto più senso dell’idea che dietro ci fosse la Morte. Tuttavia non è ben chiaro come si è svolto veramente il processo di creazione: sicuramente ci devono essere state tante sperimentazioni e tentativi per arrivare a realizzarli, ma queste sono tutte supposizioni.

Ovviamente nessun mago poteva creare degli oggetti magici così potenti al primo tentativo. Non abbiamo motivo di credere che i Peverell fossero famosi ai loro tempi per la fabbricazione di bacchette o di mantelli dell’invisibilità, quindi non ci è possibile concludere che i Doni della Morte fossero solo le loro migliori “creazioni”. Ancora una volta queste sono solo supposizione e non avremo mai la certezza se questi tre oggetti siano effettivamente unici nel loro genere.


Il “Padrone della Morte”

Ancora una volta sembra che l’intero concetto alla base dei Doni della Morte sia stato creato più per relazionarsi con la trama che per reggersi come storia a sé stante, dotata di senso in relazione ai manufatti stessi.

La Pietra della Resurrezione è davvero l’unico oggetto che ha una relazione diretta con la morte, ed è difficile capire perché essere in possesso della pietra, di una bacchetta molto potente e di un mantello dell’invisibilità renderebbe una persona “Padrone della Morte”.

Ma l’immaginazione di Harry era scattata avanti, molto più avanti di quella di Ron e Hermione…
Tre oggetti, o Doni, che riuniti faranno del possessore il padrone della Morte… il padrone… il conquistatore… il vincitore… l’ultimo nemico che sarà sconfitto è la morte…
E vide se stesso, padrone dei Doni, affrontare Voldemort, i cui Horcrux non avevano speranza al confronto… nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive… era quella la risposta? Doni contro Horcrux? Esisteva un modo, dopotutto, per garantire che fosse lui a trionfare? Se avesse avuto i Doni della Morte, sarebbe stato al sicuro?

I Doni della Morte [HP7]
Uno dei Doni: la Pietra della Resurrezione

In che modo Harry si configura come l’unico Padrone della Morte?

Nonostante ci si aspetti molto rumore intorno alle storie di chi vuole possedere tutti i Doni della Morte e diventare il “Padrone della Morte”, scavando nella storia magica, Harry Potter sembra essere l’unico mago conosciuto a detenere questo titolo. Sembrerebbe che requisito fondamentale sia il possesso contemporaneo di tutti e tre i Doni, altrimenti anche il nostro caro Silente (come chissà quanti altri maghi e streghe) si qualificherebbe come tale.

Tuttavia anche qui ci sono “stranezze”: nella millenaria storia magica un sacco di streghe e maghi hanno cercato i Doni e appare inconcepibile e improbabile che nessuno sia riuscito effettivamente ad ottenerli tutti contemporaneamente.


Credo che tutti i potterhead siano d’accordo sull’estremo fascino di ciascuno dei tre Doni: cosa ne pensate delle controversie evidenziate in questo articolo? E soprattutto, voi quale dono scegliereste? Fateci sapere nei commenti.

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Hermione
Hermione

Ingegnere civile, lettrice accanita, potterhead per passione.

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