La saga di Harry Potter pone il suo fondamento sul tema dell’amicizia: in fondo, cosa sarebbe Harry senza i suoi amici, Ron e Hermione?
Tuttavia, il famoso trio non è l’unico esempio di amicizia che abbiamo incontrato durante la lettura. Ecco i gruppi di amici più invidiabili in Harry Potter!
James Potter, Sirius Black e Remus Lupin
Se c’è una continuazione della saga che noi fan abbiamo chiesto per anni, è proprio un prequel sui Malandrini durante la loro permanenza a Hogwarts, soprattutto per quanto riguarda diversi quesiti irrisolti.
James, Sirius, Minus e Remus erano i Fred e George della loro generazione: sgattaiolare in giro di notte, rubare cibo dalla cucina, organizzare scherzi e nuovi artefatti magici e molto altro.
Comunque, la loro amicizia non si basa solo sul divertimento: pensiamo al fatto che hanno incluso e accettato Lupin nonostante il suo “piccolo problema peloso”, diventando Animagi per stare al suo fianco. Un quartetto che solo la morte (o il tradimento) poteva separare.
«Pensi che sia un idiota?» gli chiese Harry.
Harry Potter e i Doni della Morte
«No, penso che tu sia come James» rispose Lupin. «Per lui sarebbe stato il massimo del disonore diffidare degli amici».
Fred, George e Lee Jordan
Avere un migliore amico è magnifico; averne due? Ancora meglio. Fred e George condividono un legame grandissimo dal momento in cui sono nati, ma a Hogwarts fanno squadra con Lee Jordan, il quale non può di certo essere un ragazzo noioso per guadagnarsi il posto d’onore tra i due gemelli.
Così come i Malandrini, il trio non perde occasione per scoprire nuovi passaggi segreti e cacciarsi nei guai. Se non esistessero, bisognerebbe inventarli.
Ma Hermione non stava ascoltando; cercava invece di scrutare in fondo alla stanza, dove Fred, George e Lee Jordan erano seduti al centro di un gruppo di bambini del primo anno dall’aria innocente, tutti intenti a masticare qualcosa che sembrava essere uscito da un grosso sacchetto di carta in mano a Fred.
Harry Potter e l’Ordine della Fenice
Albus Severus Potter e Scorpius Malfoy
Okay, va bene, lo so che c’è un’alta probabilità che a te, che mi stai leggendo, non sia piaciuto La Maledizione dell’Erede. Resta il fatto che la storia (per quanto credo che abbiano sbagliato a distribuire la sceneggiatura, e ne ho parlato qui) ci ha regalato anche cose buone, come l’amicizia tra Albus e Scorpius.
Albus è partito per Hogwarts pieno di dubbi, incertezze e angosce; Scorpius, invece, portava il fardello di una madre in fin di vita e un padre mal considerato da tutti. Questi due adolescenti si sono trovati a vicenda, sono diventati migliori amici e si sono dati la forza per superare le difficoltà. La cosa più bella è che non si fanno problemi a definirsi migliori amici e a dimostrarsi affetto reciproco.
Scorpius stesso dice: «L’unico mio desiderio era andare a Hogwarts e avere un amico con cui fare casino. Come Harry Potter. E ho trovato suo figlio. Che cosa potevo chiedere di più? Sei il mio migliore amico, Albus. E quello che stiamo facendo è casino all’ennesima potenza.»
Per non parlare poi di quel momento in cui Albus dice a Scorpius: «Non credo che Voldemort possa aver avuto un figlio buono. E tu sei buono, Scorpius. Fino in fondo alle tue viscere, fino alla punta delle dita.»
Albus Silente e Minerva McGranitt
Sono i primi personaggi del mondo magico che incontriamo, al numero 4 di Privet Drive. E sappiamo molto bene che la loro amicizia era ben più profonda di quella che c’è tra due colleghi.
La McGranitt ha dimostrato la sua fedeltà e amicizia a Silente in molte occasioni; ricordiamo quel momento toccante momento in cui Albus muore e Minerva è la prima ad alzare la bacchetta per onorare la sua memoria.
Conosciamo un po’ meglio il loro rapporto privato dagli approfondimenti della Rowling su Pottermore:
Albus, quella sera, ha trovato Minerva nella sua classe, in lacrime; lei gli confessò tutta la storia. Silente ha offerto parole di conforto e di saggezza, raccontando a Minerva parti della storia della sua famiglia, da lei ancora ignote. Le confidenze che questi due personaggi così riservati si sono scambiati quella notte sono le fondamenta di un’amicizia e di una stima reciproca destinate a durare per sempre.
Professoressa McGranitt by JK Rowling, Pottermore
Luna Lovegood e Neville Paciock
Nonostante quel «Sono pazzo di lei!!1!1» che vediamo nell’ultimo film, tra Neville e Luna c’è solo un ottimo rapporto di amicizia.
I due ragazzi sono sempre stati un po’ “fuori posto” in mezzo agli altri, ma – grazie anche all’Esercito di Silente – si sono fatti forza a vicenda, trovando il loro posto nel mondo. Insieme hanno imparato a combattere, ma anche ad avere qualcosa per cui combattere.
Luna aveva affrescato il soffitto della sua stanza con cinque ritratti, dipinti con cura e talento: Harry, Ron, Hermione, Ginny e Neville. Non si muovevano come quelli di Hogwarts, ma possedevano comunque una certa magia: pareva che respirassero. Attorno ai volti s’intrecciavano quelle che a prima vista sembravano sottili catene d’oro, ma guardando meglio Harry si rese conto che si trattava di una sola parola, ripetuta un migliaio di volte in vernice dorata: amici… amici… amici…
Harry Potter e i Doni della Morte
Harry Potter, Ron Weasley e Hermione Granger
Ovviamente, ci sono anche loro. Dal momento in cui Harry si siede vicino a Ron sull’Espresso per Hogwarts, contento di condividere col nuovo amico l’enorme quantità di dolciumi. Non solo per il gesto in sé, ma anche perché, per la prima volta, Harry aveva qualcuno con cui condividere qualcosa.
Ci è voluto un po’ più di tempo perché Hermione divenga loro amica, ma l’amicizia che unisce il trio è forse una delle cose più belle di tutta la saga. D’altronde, “è impossibile condividere certe avventure senza finire col fare amicizia, e mettere K.O. un mostro di montagna alto quattro metri è fra quelle.”
Insomma: nella saga gli amici non mancano, sono parte integrante della storia e, senza di loro, non sarebbe la stessa cosa.
Fonte: Pottermore