Daniel Radcliffe, in una lunga intervista per WIRED, torna a parlare di Harry Potter e della sua esperienza sul set dei film della saga.
Capita spesso, anche a distanza di anni dall’uscita dell’ultimo film, che gli attori di Harry Potter ritornino a parlare dei loro ruoli e della loro esperienza nella saga cinematografica. È successo qualche mese fa con i gemelli Phelps e Jason Isaacs, e adesso lo ha fatto anche il nostro protagonista Daniel Radcliffe.
In occasione della terza stagione della sua nuova serie Miracle Workers, Daniel ha partecipato all’Autocomplete Challenge di WIRED. Nella lunga intervista, ha risposto alle domande più cercate nel web che lo riguardano. Ha parlato della sua passione per il teatro, i social media, il ruolo in Bojack Horseman, i tatuaggi, Olivia Rodrigo e molto altro. Abbiamo tradotto per voi alcune delle risposte più interessanti.
D: Qual è il film di Harry Potter preferito di Daniel Radcliffe?
R: Adoro il quinto, anche se so che a molti non è piaciuto. Ho lavorato con Gary Oldman e avevo l’età giusta per apprezzarlo. Il mio preferito da riguardare è l’ultimo.
D: A chi somiglia Daniel Radcliffe?
R: Molti dicono che io somigli a Elijah Wood, ma per me è più una questione di idea. Siamo entrambi non molto alti, pallidi, con gli occhi chiari e i capelli castani. In realtà non ci assomigliamo. Però mi piacerebbe lavorare con lui sfruttando consapevolmente il modo in cui il mondo ci vede.
D: Daniel Radcliffe è in The Cursed Child?
R: Non sono nello spettacolo teatrale di Harry Potter e non l’ho ancora visto. Non ho niente contro lo spettacolo, credo sia assolutamente fantastico e mi piacerebbe vederlo. Però immagino che se ci andassi la gente passerebbe il tempo a guardarmi mentre lo guardo, e questo è strano.
D: Daniel Radcliffe è ancora amico di Tom Felton?
R: Sì, assolutamente. Non ci vediamo molto, ma sono ancora in contatto con tutti. Abbiamo una specie di gruppo social e credo che saremo per sempre legati. Quando l’anno scorso ha avuto il suo primo figlio è stato davvero folle e sorprendente.
D: Perché Daniel Radcliffe è diventato un attore?
R: Avevo espresso interesse per la recitazione a cinque o sei anni ma mia madre, essendo stata un’attrice, non ne era molto convinta. Non ci ho pensato per molto tempo, poi ho deciso di fare l’audizione per David Copperfield della BBC, dove ho lavorato con Maggie Smith. In quel film ha interpretato mia zia e poi credo sia stata lei a suggerirmi per il ruolo di Harry.
D: Perché Daniel Radcliffe ha lasciato Harry Potter?
R: Non ho smesso, ho semplicemente finito. Non ho mollato e non l’avrei mai fatto, perché è stato fantastico. Ora ho finito e non sento la necessità di tornare a interpretarlo nell’immediato, perché credo di essere riuscito ad andare oltre con la mia carriera. Ma mai dire mai, sarebbeda stupidi.
D: Daniel Radcliffe porta davvero gli occhiali?
R: No, come potete vedere dalla mia faccia, e neanche lenti a contatto. Mi sono stati prescritti gli occhiali quando ero molto piccolo ma continuavo a perderli quindi ho smesso di indossarli. Ogni volta che interpreto un personaggio con gli occhiali ci tengo sempre che non siano perfettamente rotondi.
D: A Daniel Radcliffe piace essere famoso?
R: Mi piace il mio lavoro, anche se uno dei lati negativi è essere famoso. L’anonimato è una cosa davvero fantastica perché ti permette di fare molto e commettere errori. Quando sei famoso non ti è concesso. Nonostante questo, se la fama è il prezzo da pagare per fare il mio lavoro, sono pronto ad accettarla.
D: Quante volte Daniel Radcliffe ha rotto la sua bacchetta?
R: Vorrei smentire questa storia. Si dice che sul set di Harry Potter io abbia rotto qualcosa come sessanta o cento bacchette ma non sono così tante, davvero. È vero, mi piaceva usarle come le bacchette della batteria sulla mia gamba, ma ne avrò rotte una ventina, e poi sarà capitato a tutti.
Se volete scoprire altro su Daniel e su cosa sta facendo in questo periodo vi invitiamo a guardare il video completo. Conoscevate le risposte a tutte le domande? Fatecelo sapere nei commenti!