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Universal Orlando – The Wizarding World of Harry Potter – parte 2: essere dentro la magia

20 Ottobre 2023 maur-dori 7 min read

Universal Orlando – The Wizarding World of Harry Potter – parte 2: essere dentro la magia

20 Ottobre 2023 Lumacorno 7 min read

Dopo il primo articolo introduttivo ai parchi Universal, che potete trovare qui, è arrivato il momento di sfoderare la bacchetta ed entrare in questo mondo magico. Varchiamo quindi i cancelli dei parchi ed addentriamoci fino alle lands di The Wizarding World of Harry Potter.

Se volete informazioni pratiche sui parchi Universal e le sue attrazioni, saltate direttamente all’articolo successivo. Qui invece troverete un resoconto della nostra esperienza. Delle sensazioni che abbiamo vissuto. Le emozioni che il mondo magico ha suscitato in noi.

Cominciamo dalla vetta

Non so se avete mai immaginato quel momento. Il momento in cui entrate nel parco e superate il portale che introduce al mondo magico; il momento in cui ci mettete piede per la prima volta. Per noi è stato molto diverso da come ce lo aspettavamo.

Guardate questa foto. Guardate il loro sorriso. Guardateli bene negli occhi. Questa è l’espressione dei miei figli al cospetto del castello di Hogwarts dopo aver attraversato il villaggio di Hogsmeade perfettamente ricostruito.

È stata la mia stessa espressione e sarà anche la vostra, qualsiasi età abbiate.

E’ una espressione di serenità, di consapevolezza. Una sorta di pace interiore accompagnata da movimenti lenti del corpo. Senza necessità di parlare.

In un viaggio dove tutto è frenetico, una continua corsa per riuscire a fare quante più cose possibili nell’arco di un giorno, all’interno di una vita dove tutto è altrettanto frenetico, in quel momento il tuo corpo decide per te. Resta immobile. Il sorriso si allarga. Gli occhi spaziano sul paesaggio. Il cuore si apre. Assorbe. Si ricarica. E tu capisci che andare li era la cosa giusta da fare.

Siete finalmente giunti nella Terra Promessa. Prendetevi questo momento. Assaporatelo. Fatelo vostro. Se vi capiterà di ritornare in un’altra occasione non sarà la stessa cosa.


La sospensione di incredulità

Una delle cose geniali introdotte da Walt Disney al tempo della costruzione di Disneyland in California, fu che le lands del suo parco, per essere credibili, dovevano creare un distacco totale dalla realtà. Ad esempio, fece innalzare dei grossi argini tutto intorno al parco in modo che da dentro non si potesse vedere nulla del mondo esterno.

Disneyland California 1956
Disneyland California 1956

Ad Orlando, superata la soglia per il mondo magico, per quanto sappiamo benissimo che è una ricostruzione, ciò che ci circonda è talmente realistico che il tuo cervello finisce per crederci ed accettarlo. E’ la cosiddetta Sospensione dell’incredulità, applicata ai parchi a tema.

Quelli della Universal hanno imparato bene la lezione e le due aree di the Wizarding World of Harry Potter sono completamente separate dal resto del parco (e dal mondo esterno)

Il castello di Hogwarts, ad esempio, per quanto sia in scala ridotta e riprodotto solo parzialmente, trasmette una sensazione di solidità e realisticità da qualsiasi distanza o angolazione lo si guardi.

Non è così per le altre lands. Ad esempio, se state passeggiando a Springfield, dietro il bar di Moe, potete scorgere in lontananza l’ingresso del quartier generale dei Man in Black ed il Nottetempo parcheggiato nei pressi di Grimmauld Place numero 12.

il roller coaster di Hagrid

Universal Studios – Diagon Alley

Abbiamo deciso di iniziare dagli Universal Studios. Attraversando le varie lends, un grande viale conduce in una una tipica area urbana londinese dove sono concentrati l’ingresso della stazione di Kings Cross, il Nottetempo e Grimmauld Place, ovviamente all’altezza del civico dodici.

Arrivati li, l’atmosfera cambia di colpo. Guardandoti intorno vedi gruppi di persone, sorridenti ed eccitate, scambiarsi sorrisi di intesa mentre rovistano negli zainetti. Spuntano bacchette, magliette e divise di tutte le Case. L’eccitazione sale. Ci siamo!

L'ingresso al Wizarding World of Harry Potter

Ma incredibilmente, non è chiaro dove andare. L’eccitazione si trasforma in suspance.

Sappiamo che la stazione porta all’ Hogwarts Express e dunque non può essere li. Dopo ci sono riproduzioni di negozi ed entrate alla metro ma sono tutti finti. Resta un piccolo accesso buio ed anonimo, senza cartelli o indicazioni. Solo un semplice passaggio.

Non resta che provare. Entrando, veniamo incanalati in passaggi stretti tra le pareti sporche di una tipica metropoli. Dopo una svolta, ecco il muro di mattoni rossi. Il cuore accelera di colpo. L’apertura nei mattoni è fatta in modo che non si possa vedere attraverso se non attraversandola.

accesso a Diagon Alley

Superata l’entrata, Diagon Alley si apre alla vista. Il colpo d’occhio è veramente impressionante e non riesci a fare un altro passo. Non c’è un solo dettaglio fuori posto, un solo elemento estraneo alla scena. I visitatori, che per lo più indossano le loro divise da mago, contribuiscono a rendere il posto autentico. Gli danno letteralmente vita.

Però non sono movimenti guidati, artefatti. Non sembra di guardare il set del primo film, dove tutto funziona nei limiti di una inquadratura. Ovunque ti giri, Diagon Alley brulica di gente festosa che guarda le vetrine, entra ed esce dai negozi, lancia incantesimi, beve burrobirra.

Negozi a Diagon Alley

Senti di essere dentro la magia. E’ tutto così realistico e vivo, così definito e dettagliato che bisogna fare un grande sforzo per ricordarsi di dove ci si trova in realtà. Ma poi in fondo perché resistere!? Lo stupore si trasforma in accettazione. Il sorriso di allarga. Le gambe si rimettono in moto…entriamo!

Percorriamo la famosa via sotto gli occhi malevoli del drago bianco che dal tetto della Gringott scruta la folla sottostante. Sembra indeciso sul da farsi: alzarsi in volo o bruciare qualche passante. Ogni tanto sputa fiamme a ricordare a tutti la sua presenza.

Ogni angolo nasconde un dettaglio o un segreto. Vicoli bui, negozi, fontane magiche. Su un piccolo palco sopra la folla, alcuni artisti si esibiscono. E’ come assistere ad un concerto dove decine di strumenti suonano insieme componendo una splendida melodia.

Un passaggio laterale e anonimo porta a Notturn Alley che è incredibilmente buia. Bisogna abituare gli occhi alla penombra prima di continuare. Nell’oscurità si intravede un negozio: Magie Sinister che vende solo merce all’altezza del suo nome.

In serata, beviamo una frozen burrobirra al Paiolo Magico e a malincuore oltrepassiamo nuovamente il muro di mattoni rossi.


Islands of Adventure – Hogsmeade

Il giorno dopo è la volta del secondo parco, Universal Islands of Adventure. Decidiamo di arrivarci attraverso l’Hogwarts Express, un vero treno che trasporta i visitatori da un parco all’altro. Quindi entriamo nella stazione di Kings Kross, dove il famoso treno rosso ci aspetta.

Per quanto il tutto è perfettamente ricostruito, l’esperienza non è così impressionante, in quanto è davvero molto simile a ciò che si vede negli Studios di Londra (se non ci siete ancora statati potrebbe tornarvi utile la nostra serie di articoli che trovate qui).

Il villaggio di Hogsmeade

Una volta arrivati alla stazione di Hogsmeade, il discorso cambia completamente. La stazione stessa è perfettamente ricostruita. Nella penombra del grande atrio si intravedono le costruzione del piccolo borgo magico. Il passo si affretta, i bambini iniziano a correre.

La prima cosa che viene in mente è che è semplicemente perfetta. Se Diagon Alley era incredibile, Hogsmeade è perfetta. La neve sui tetti delle case brilla sotto il sole, gli edifici sono storti e asimmetrici come lo sarebbero se fossero li da centinaia di anni. Il legno è graffiato e segnato dal tempo. I negozi traboccano di ogni tipo di manufatto magico. La bottega di Ollivander, l’ufficio postale dei gufi, e bacchette, bacchette ovunque.

caramelle nel negozio di Mielandia

Senti che le attrazioni saranno il tuo ultimo pensiero. L’unica cosa che vuoi fare è perderti in quelle vie, vedere e toccare ogni cosa. Entrare in qualche negozietto per restarci.

E proprio quando pensi di aver visto tutto, di non poter chiedere di più da questa esperienza ecco che alla fine del villaggio, si presenta al tuo cospetto in tutta la sua maestosità e bellezza il castello di Hogwarts. Resta li immobile come a guardarti. Come un padre benevolo, un vecchio amico mai dimenticato.

Il castello di Hogwarts

In serata siamo indecisi se bere una birra alla Testa di Porco o magiare qualcosa ai Tre Manici di Scopa. Ci sediamo in attesa del cibo mentre gli occhi non smettono di guardarsi intorno. Cerchi di non cedere all’impulso di scattare una foto ad ogni cosa, come un Giapponese in vacanza in Italia, ma ogni cosa ispira sensazioni diverse e appaganti.

Difficile andar via, difficile staccarsi da tutto ciò. infatti siamo gli ultimi ad uscire, tra gli sguardi benevoli e comprensivi di chi li ci lavora.

Il pub la testa di porco

Ma prima di lasciarsi tutto alle spalle, mia moglie ne approfitta per scrivere le sue sensazioni, in un disperato tentativo di trattenere quelle emozioni:

I tetti di Hogsmeade si stagliano davanti a noi e, mentre guardo i miei piccoli studenti di Hogwarts correre in avanti, un’onda di emozioni mi passa attraverso.

Riaffiorano  i ricordi di quando le storie di Harry hanno preso forma al cinema, uscendo magicamente dai fogli di carta stampata.

Oggi incredibilmente questa magia è ancora piu autentica: riesco a sentirla negli occhi dei miei figli che, indossate le uniformi di Hogwarts, girano per le strade magiche col cuore estasiato.

E mentre sorseggio la mia burrobirra, le musiche struggenti della saga pervadono l’aria, la dolcezza del caramello mi avvolge e per quanto mi sforzi, faccio fatica a credere che tutto questo sia solo fantasia.


Visitare The Wizarding World of Harry Potter dei parchi Universal suscita sensazioni uniche e irripetibili. Se ci sei stato, raccontaci la tua esperienza. Se sei interessato alle informazioni pratiche sui parchi, non perdere il prossimo articolo!

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