I ragazzi di PotterCast, coinvolti attivamente nella cerchia dei più appassionati collezionisti di libri di Harry Potter al mondo, hanno ricevuto da Winters Rare Books l’onore e soprattutto l’onere di diffondere in Italia una notizia a dir poco sconvolgente: è esistito, dedito a un’attività criminale iniziata nel 2019, un diabolico falsario della firma di J.K. Rowling, che ha messo in circolazione più di 1000 libri falsificati, con un guadagno che si avvicina al milione di sterline.
Per la gioia di tutte le collezioniste e i collezionisti di Harry Potter, Jan di Winters Rare Books, con l’aiuto di Adam Houston e un importante giornalista del crimine, è riuscito a smascherare il falsario soprannominato XERO.
La truffa
Il caso ha visto coinvolti Winters Rare Books, tra i portali più importanti in assoluto per quanto riguarda il collezionismo di libri rari e autografati da J.K. Rowling, e XERO, il falsario della firma di J.K. Rowling più famoso al mondo. La vicenda ha avuto inizio con la vendita di una collezione completa di libri firmati da J.K Rowling, completi di ticket, ologrammi e materiale promozionale complementare che pareva corroborasse l’autenticità degli stessi.
Quello che in altri casi avremmo potuto confondere con un eccesso di pedanteria, in questa storia si rivela essere uno snodo dirimente e oltremodo salvifico: il suggerimento di ricorrere ad Adam Houston, The Harry Potter Specialist nonché il maggiore esperto della firma di Jo al mondo, per una seconda certificazione.
Si è scoperto infatti che XERO aveva falsificato non solo i ticket ma anche gli ologrammi introdotti personalmente da J.K. Rowling nel 2007. Per svelare la truffa, è stato necessario analizzare gli ologrammi al microscopio. XERO ha diffuso oltre 1000 libri con firme false, alcuni dei quali sono finiti in importanti negozi di libri rari e collezionisti rispettabili.
La scoperta del primo falso
La ricerca dell’identità del falsario è stata ostacolata dal fatto che utilizzava 15 account diversi contemporaneamente cambiando in continuazione nomi e indirizzi. Tuttavia, un errore della Royal Mail ha fornito un’importante pista. Un pacco contenente una falsificazione, restituito da un collezionista su suggerimento di Adam Houston, è stato erroneamente recapitato all’acquirente anziché al venditore dopo essere stato in transito per molto tempo.
L’etichetta a questo punto era diversa e riportava un nome e un indirizzo non fittizio. Probabilmente quello di fatturazione, dato che era interesse di XERO ricevere il pacco indietro una volta rifiutato. L’indirizzo sul pacco è stato collegato a un profilo social di una donna che pareva essere una comunissima insegnante di musica e risultata poi essere coinvolta nel traffico dei libri falsi.
Le indagini si sono intensificate quando sono stati identificati dettagli comuni tra le foto pubblicate dalla donna e quelle dei libri falsi. Incredibilmente, Jan e Adam hanno identificato un tappeto che era apparso nel 2022 accanto ad un libro di XERO. Hanno persino identificato il piano del tavolo su cui avevano fatto alcune foto da un particolare nodo. In questa fase, Jan ha fatto ricorso alle autorità di polizia olandesi, ma la sua segnalazione non è stata presa seriamente.
L’inizio delle indagini
Per fortuna, Jan è riuscito a ottenere il sostegno di un giornalista del crimine, Kees van Der Spek, il quale si dedicava da tempo con particolare fervore a smascherare i truffatori. Tutto grazie al suo programma televisivo, che per il suo impegno nel 2008 ha ricevuto un Emmy Award.
Partendo per l’Inghilterra, hanno intrapreso un’operazione volta a smascherare XERO, conducendo appostamenti e un’indagine approfondita, avvalendosi persino dell’uso di un drone. Successivamente, hanno avvicinato la donna fuori da un supermercato. Questa inizialmente ha negato le accuse con veemenza. Salvo poi essere costretta ad ammettere, di fronte alle evidenze presentate, che il suo compagno vendeva libri firmati “non sempre conformi alle regole” (per usare un eufemismo).
Kees aveva inizialmente cercato di organizzare un incontro di persona, ma dovendo far fronte alla reticenza di XERO. Alla fine ha optato per un’intervista telefonica, durante la quale il falsario ha ammesso di aver falsificato in modo eccezionale i libri firmati da J.K. Rowling sfruttando le sue competenze di visual artist.
Tuttavia, Kees e Jan non si sono limitati a cercare il rimborso, ma hanno insistito su un punto fondamentale: XERO ha dovuto promettere di non pubblicare mai più libri falsi.
L’epilogo della truffa
Nonostante la promessa fatta da XERO, il mattino seguente è stato caricato un nuovo libro con un autografo falso di Robert Galbraith, pseudonimo di J.K. Rowling. Di fronte a ciò, Jan e Kees hanno fatto ritorno alla casa di XERO, minacciando di coinvolgere la polizia se non si fosse presentato entro dieci minuti. È così che si sono incontrati per la prima volta di persona.
XERO ha cercato di scusarsi, affermando di essere stato ubriaco al momento del caricamento del libro su E-bay, e ha promesso nuovamente di non pubblicare più libri falsi. Tuttavia, quando ha provato ad abbracciare Jan, quest’ultimo lo ha respinto e ha chiesto di vedere il suo volto, nonostante indossasse una mascherina. Alla fine XERO ha acconsentito, rivelando la sua identità: così XERO è stato finalmente smascherato.
Gli amici di PotterCast dedicheranno una live a questo argomento sul canale YouTube PotterCast Live, mentre a questo link trovate a partire dal minuto 24:00 il documentario che documenta questa incredibile vicenda.
Vicenda assurda, se pensiamo alla cura con cui la saga è stata più volte protetta da qualsiasi rischio di leak, copia o truffa (ve ne abbiamo parlato qui)! Nel caso voleste approfondire, potete leggere l’articolo scritto da Jan in persona su questa avventura, pubblicato dal portale The Rowling Library.
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