Nella parte 1 di questo articolo abbiamo già visto come magia, crescita, avventura, lotta tra bene e male, equilibrio, forza dell’amore siano sì i temi della nostra saga preferita, Harry Potter. Ma non solo! Questi sono i temi centrali di un altro mondo altrettanto incantato: l’universo Ghibli.
Dopo tante riletture e tante maratone possiamo affermare di conoscere molto bene i protagonisti di Harry Potter, e non solo! Ci sono tanti personaggi “secondari” che conosciamo bene e le cui storie sono appassionanti tanto quanto quelle dei principali. Dunque non ci è difficile affiancare i personaggi del mondo magico e quelli del mondo Ghibli e immaginare quali sarebbero le rispettive controparti.
Silente/Zeniba – La città incantata
Anziani, saggi e potenti maghi: ecco Silente e Zeniba! Questi due personaggi incarnano l’archetipo dell’anziano maestro che guida il giovane protagonista nella sua strada. Però, in un primo momento, Zeniba potrebbe sembrare un’antagonista e non un’aiutante!

Quando Chihiro incontra la maga per la prima volta lei non è che una proiezione, e così riesce a ferire gravemente Haku e a trasfigurare diversi personaggi. Quando poi la incontriamo faccia a faccia scopriamo che, oltre a essere una maga potentissima, è anche una tenera nonnina che ama i dolci e lavorare a maglia… vi ricorda qualcuno?
Certo, Silente è in grado di dar battaglia a Voldemort riversandogli contro la forza degli elementi… Ma è anche un tranquillo vecchietto che ama leggere i modelli dei lavori a maglia sulle riviste babbane e che non sa rinunciare a una gelatina tutti i gusti + 1.

Inoltre, l’incantesimo che Zeniba pone a protezione del sigillo d’oro che le viene rubato non può essere spezzato che dall’amore. Se vi ricordate bene, anche Silente ha una certa affinità per le magie di protezione che possono essere sciolte solo da chi non ha cattive intenzioni verso l’oggetto protetto, giusto? Insomma la difesa del sigillo magico e della pietra filosofale sono molto simili!
E per finire un ultimo dettaglio: sia Silente che Zeniba hanno dei fratelli talmente simili a loro da confondere le persone che li conoscono. Bo, figlio di Yubaba, sorella di Zeniba, crede di vedere sua madre quando si trova di fronte alla proiezione della zia. Similmente Harry crede di vedere l’occhio dell’ormai defunto preside quando guarda nello specchio donatogli da Sirius nelle segrete di villa Malfoy, mentre invece era Aberforth a restituirgli quello sguardo.

Draco/Haku – La città incantata
Continuiamo sempre con lo stesso mondo dell’universo Ghibli, ma analizziamo uno dei protagonisti. E dunque ecco Haku (o Kohaku se vogliamo essere precisi), personaggio che, tra l’altro, può assumere l’aspetto di un drago.
L’associazione con Draco non è immediata, infatti quest’ultimo ci viene presentato fin dal primo libro come un antagonista, mentre Haku fin da subito aiuta Chihiro e la protegge. Tuttavia presto scopriamo che Haku è un personaggio ambiguo e che è visto dalla maggioranza dei lavoratori delle terme come uno sgherro al servizio di Yubaba.

In effetti Haku ha fatto un patto con la maga e per lei deve compiere i più infimi servigi. Ecco dunque che l’associazione tra Haku e il Draco degli ultimi libri si fa più calzante. Entrambi, loro malgrado, si ritrovano con degli incarichi che non vorrebbero compiere e che potrebbero portare alla loro morte: rubare il sigillo d’oro di Zeniba e uccidere Silente.
Un altro dettaglio interessante è che ciò che lega entrambi i ragazzi ad un mago più cattivo e potente di loro è il potere legato al nome. Draco si trova legato in quanto Malfoy e figlio di Lucius e ad Haku è stato letteralmente rubato il nome. I nomi e le parole infatti sono strumenti magici potenti sia nel Mondo Magico che nell’universo Ghibli.

Infine un’ultima somiglianza lega questi due personaggi: entrambi vengono salvati dall’amore. Quando Haku ruba il sigillo d’oro di Zeniba, viene maledetto da un incantesimo che può essere spezzato soltanto dall’amore. E Chihiro, anche se inconsapevolmente, lo salva.
Anche Draco viene salvato dall’amore: quello di sua madre che mente a Voldemort pur di poterlo trarre in salvo dal castello e poi da quello di sua moglie, Astoria, che lo fa allontanare una volta per tutte dalle idee dei Purosangue.

Lupin/Howl – Il castello errante di Howl
Due maghi mutaforma e maledetti, a tratti codardi ma resi infine coraggiosi dall’amore: ecco Howl e Lupin. Uno è bello e affascinante, l’altro è sfigurato e dismesso, forse possono sembrare diversi nell’aspetto ma in realtà sono più simili che mai. Ma andiamo con ordine.
Come dicevamo, sia Howl che Lupin sono dei mutaforma e per entrambi questa è una maledizione. Al piccolo Remus la licantropia è stata imposta come vendetta da parte di Greyback contro il padre Lyall. Invece il giovane Howl ha scelto la propria maledizione, facendo un patto con demone Calcifer per ottenere più potere.

Per tutti e due, però, il mutare forma è un peso e un’enorme responsabilità. Per l’uno perché non vuole ferire o aggredire nessuno, per l’altro perché sente il dovere di combattere per proteggere le persone dalla guerra. Insomma, sia per Lupin che per Howl una delle maggiori preoccupazioni è il voler proteggere gli altri e, soprattutto, coloro che amano.
Veniamo ai tratti più importanti della personalità di questi due personaggi: la paura che si trasforma in codardia, sconfitta poi dalla forza dell’amore.
Howl si nasconde per la maggior parte della sua vita, si cela dietro identità multiple, vaga per la brughiera con un bizzarro castello, si ammanta di una fama da pericoloso mangia-cuori. Il motivo per cui fa tutto questo è essere libero e non dover schierarsi in una guerra che trova insensata.

Tuttavia questo non è il solo motivo. Howl ha paura di incontrare la sua vecchia maestra e paura dei nemici che si è fatto. Ma soprattutto ha paura di se stesso, di ciò che può fare in guerra e di non riuscire più a tornare umano.
Anche Lupin si nasconde per gran parte della sua vita, o meglio nasconde la sua licantropia per paura del giudizio altrui. Certo, quella di Lupin è una situazione complicata, soprattutto quando è giovane e non esiste una pozione antilupo. Infatti la licantropia è una condizione particolarmente pericolosa sia per lui che per coloro che lo circondano.

Tuttavia anche quando cresce e diventa possibile gestire “il suo piccolo problema peloso”, Lupin preferisce scappare, vivere da recluso e non combattere per i propri diritti. Addirittura, quando pensa di aver trasmesso la sua condizione al figlio, invece di restare accanto alla moglie, fugge, rischiando di perdere tutto quanto.
Cosa dunque ribalta le sorti di questi due personaggi e fa sì che le loro storie non siano quelle di due codardi ma di due eroi? Ovviamente l’amore. Dopo dubbi, conflitti e tragedie sfiorate, Howl e Lupin trovano il coraggio e la forza di combattere per stare al fianco l’uno di Sophie e l’altro di Tonks, due meravigliose donne che non hanno mai ceduto e non si sono mai arrese di fronte a nulla.

Tonks/Ponyo – Ponyo sulla scogliera
E dunque diventa di dovere parlare anche di Tonks, che però, per quanto simile a Sophie nella cocciutaggine e nel coraggio, trova la sua controparte dell’universo Ghibli in un altro personaggio: Ponyo.
Cominciamo dalla somiglianza più evidente: sia Tonks che Ponyo sono in grado di modificare il proprio aspetto. Tonks, come sappiamo bene, è una Metamorfomagus e quindi può cambiare varie sue caratteristiche fisiche, riuscendo anche a farsi venire un becco da papera o un grugno da maiale. Ponyo, invece, usa una magia meno raffinata, anche perché è ancora piccola e non la sa controllare bene, e può mutare da pesce a umana (con diversi stadi intermedi).

Tonks e Ponyo condividono anche un’innata goffaggine che le accompagna ovunque vadano. Come ci rivela Tonks stessa, l’unica parte dell’esame da Auror in cui non è andata bene è quella della discrezione. Abbiamo ben presente come Tonks non possa fare a meno di inciampare sul portaombrelli a Grimmauld place, no?
Nel film dello studio Ghibli, invece, anche se non viene detto esplicitamente, non è difficile notare come Ponyo, nell’energia dei suoi movimenti, faccia cadere le cose o sbricioli il ramen. E poi qual è la prima cosa che succede alla pesciolina non appena si allontana da casa? Rimanere incastrata in un barattolo!

Ma veniamo alle caratteristiche più profonde ed importanti che accomunano questi due personaggi. Sia Ponyo che Tonks sono persone estremamente tenaci e non hanno paura di sfidare chicchessia per ottenere ciò che il proprio cuore desidera. Certo, il livello dei combattimenti è molto diverso! Dopotutto dobbiamo ricordarci che Ponyo è solo una bambina, ma in lei è già visibile una forte determinazione che sicuramente l’accompagnerà anche nella vita adulta.
Ma quindi, cos’è che Tonks e Ponyo desiderano con tale forza? Beh, è il desiderio più antico e naturale del mondo: stare con chi si ama.

La giovane Auror se ne infischia della differenza di età, dei giudizi altrui e delle difficoltà; tutto ciò che le importa è stare con Lupin. Persino quando lui accetta missioni suicide tentando di allontanarla per proteggerla, o quando scappa in preda alla paura appena lei rimane incinta, Tonks non demorde e rimane fedelmente aggrappata all’amore che prova per Remus.
Allo stesso modo anche Ponyo combatte ferocemente per stare insieme all’amico Sosuke. Possiamo dire che muove letteralmente i mari per restare al suo fianco come umana! A un certo punto della storia le viene posta davanti la scelta più ardua da compiere. La pesciolina, se vorrà diventare una bambina e vivere insieme a Sosuke, dovrà rinunciare per sempre alla magia e alla sua vita nel mare con le sorelle e il padre. Ponyo, a quel punto, non esita e sceglie la terraferma. Dopotutto Ponyo sulla scogliera è il retelling dello studio Ghibli della storia della Sirenetta!

Come abbiamo potuto constatare anche in questa seconda parte, ci sono diversi personaggi con delle caratteristiche che ritornano in tutte le migliori storie. Il mondo magico e i film Ghibli ci aprono davanti agli occhi degli universi meravigliosi che non saremo mai stanchi di esplorare!





