Mille volte, guardando i film della saga, vi sarete chiesti come mai i personaggi non parlino in modo chiaro e conciso quando devono dare un aiuto o anche solo un suggerimento. In questo articolo ci siamo divertiti a immaginare cosa succederebbe se i personaggi della saga fossero più schietti invece di fare assurdi giri di parole.
Prima di cominciare bisogna precisare che NON riteniamo che i personaggi debbano necessariamente essere schietti e concisi, almeno non sempre. La suspense, la poesia e il pathos sono dei valori importanti all’interno di un’opera cinematografica e romanzare le dichiarazioni dei suoi protagonisti diventa un’attività pressoché fondamentale.
Questo non ci impedisce di divertirci a immaginare cosa succederebbe se alcune famose citazioni fossero state diverse e più concise. Vediamo dunque una lista di casi particolari in cui nei film (e, sottolineamo, nei film) i personaggi sono stati poco schietti.
La Dama Grigia
È nella stanza dove tutto è nascosto. Se lo chiedi, non lo saprai mai… Se lo sai, devi solo chiedere.
Helena Corvonero – Harry Potter e i Doni della Morte (Parte 2)
Due paroline vogliamo dedicarle a Helena Corvonero, la Dama Grigia. In una situazione così concitata in cui la scuola a momenti crolla, non ci sembra minimamente il caso di mettersi a fare indovinelli, quisquilie e pinzillacchere. Cosa sarebbe successo se Harry non avesse colto al volo il riferimento perché non a conoscenza della famosa Stanza delle Necessità? Addio sogni di gloria e altro tempo prezioso perso.
A pensarci bene però, avrebbe potuto cavarsela lo stesso grazie a Draco che, come sappiamo, in quella occasione si era precipitato all’interno della Stanza delle Necessità per… mettere un po’ i bastoni tra le ruote a Harry (come al solito).
Cedric Diggory
Hai presente il bagno dei prefetti al quinto piano? Non è un brutto posto per farsi un bagno. Prendi l’uovo e rimugina sulle cose nell’acqua calda.
Cedric Diggory – Harry Potter e il Calice di Fuoco
Diggory è il più ingiustificabile di tutti. Il gesto di rivelare il dettaglio fondamentale per risolvere l’enigma dell’uovo viene fatto per ringraziare Harry che, in occasione della prima prova, lo aveva avvertito della presenza dei draghi. Proprio allora Harry, con estrema franchezza e discorsi schietti, lo aveva semplicemente informato della cosa.
Perché allora non ripagarlo con la stessa moneta invece che dargli un ulteriore enigma da risolvere? Ok, alla fine era quasi impossibile non arrivarci, specie se si considera la presenza di Mirtilla Malcontenta. Ma un diretto “metti l’uovo sott’acqua e schiaccia play” sarebbe stato più gradito.
Albus Silente
E qui si apre un vaso di Pandora incredibile, perché le occasioni in cui il preside è stato poco chiaro non si contano neanche sulle spine di un riccio di mare. Una delle cose che possiamo rimproverargli con più convinzione viene direttamente dal Prigioniero di Azkaban.
Cosa misteriosa il tempo: potente e, quando ci si intromette, pericolosa. […] Conosci la legge, Signorina Granger: non dovete essere visti. E farete bene, secondo me, a tornare prima dell’ultimo rintocco. […] Se stanotte avrete successo, più di una vita innocente verrà risparmiata. […] Tre giri dovrebbero bastare.
Albus Silente – Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
In questo caso, il riferimento alla Giratempo al collo di Hermione è evidente (per Hermione, visto che Harry non poteva avere idea della cosa – e infatti ha mantenuto una faccia da pesce lesso per tutta la durata del discorso). Maggiore chiarezza, che avrebbe portato a un notevole risparmio di tempo, sarebbe stata gradita sulla missione che dovevano portare a termine una volta tornati indietro: salvare Sirius e Fierobecco. Anche perché attaccare un pippone sull’importanza del tempo e poi perderlo in prolissi giri di parole è da st… upidini.
Per quanto riguarda tutti gli altri casi in cui Silente non ha fatto discorsi schietti possiamo giustificarlo: rivelare direttamente a Harry che è una specie di Horcrux e che deve morire avrebbe portato a conseguenze devastanti. Molto meglio farlo al momento giusto facendo arrivare il ragazzo alla soluzione un po’ alla volta.
Severus Piton
Guardami… Hai gli occhi di tua madre.
Severus Piton – Harry Potter e i Doni della Morte (Parte 2)
Le ultime parole pronunciate da Piton in punto di morte sono commoventi e, allo stesso tempo, enigmatiche. Ma d’altronde cosa ci aspettiamo da un personaggio che ha passato tutta la vita a nascondere i suoi pensieri al mago oscuro più potente di tutti i tempi!?
In questo caso, affidare a Harry i ricordi della sua vita ha aiutato il ragazzo a fidarsi, per la prima volta, del suo insegnante (fra l’altro, che fortuna trovare Harry pochi secondi prima di morire!). Il concetto che “deve morire” forse necessitava di maggiore attenzione e di certo non sarebbe stato l’ideale comunicarlo esalando il tuo ultimo respiro.
Il Boccino d’Oro
Mi apro alla chiusura.
Incisione sul boccino – Harry Potter e i Doni della Morte (Parte 1)
E torniamo sempre lì, perché indovinate un po’ chi è l’autore di questa incisione? “Silente, sei sempre tu, Silente!” , direbbe Antonio Conte. E non avrebbe torto, perché questo non è altro che l’ennesimo enigma lasciato dallo stravagante preside.
In questo caso forse un diretto “baciami quando stai per schiattare” sarebbe stato controproducente, ma si poteva tranquillamente optare per una incisione più concisa. Qualcosa che invitasse ad avvicinare la bocca al boccino nel momento giusto.
La nostra rassegna di frasi assurdamente complicate finisce qui, ma siamo convinti che nella saga si possano trovare mille altre occasioni in cui i personaggi sono stati poco schietti. In alcuni casi possiamo giustificarli, in altri no. Perciò, la morale è una sola: va bene essere diretti, ma bisogna pesare bene le parole e capire quando è il momento di parlare e quando no.