La saga di Harry Potter è indubbiamente uno dei fenomeni cinematografici più importanti di sempre. Ci stupisce sempre, dunque, come nessuno degli otto film si sia mai aggiudicato neppure un Oscar durante le premiazioni degli Academy Awards!
Certamente i film fantasy sono meno gettonati rispetto ad altri generi, se si tratta di aggiudicarsi una statuetta d’oro. Tuttavia è assurdo come l’intera saga di Harry Potter abbia ottenuto un totale di sole 12 nomination agli Oscar, senza mai riuscire a vincere un premio.
Abbiamo dunque voluto immaginare quali statuette si sarebbero aggiudicati i film di Harry Potter se avessero vinto almeno un premio nell’anno in cui sono usciti. Scopriamolo insieme!
La Pietra Filosofale
Il primo film della saga è assolutamente indimenticabile per i più innumerevoli motivi. Con esso abbiamo conosciuto un intero mondo fatto della magia che ci ha accompagnato per anni e continuerà ad accompagnarci per tutta la vita. In poche parole, ci ha fatto conoscere casa.
Nonostante la prima inquadratura di Hogwarts meriti un premio Oscar tutto per sé, è però uno l’elemento che sicuramente avrebbe potuto aggiudicarsi una statuetta. Era il 2002 e il premio per la migliore colonna sonora andò a Howard Shore, per le sue musiche de Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello.
Sicuramente John Williams si è trovato di fronte a un avversario assai duro da battere, ma per le meravigliose note che ha scritto, creando di fatto la musica che avrebbe accompagnato i film di Harry Potter per tutti gli anni a venire, avrebbe sicuramente meritato il premio Oscar per la migliore colonna sonora.
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La Camera dei Segreti
Potremmo disquisire per ore su quale sia il miglior Albus Silente della saga, se quello di Richard Harris o quello di Michael Gambon. Certo è che li abbiamo amati entrambi, nonostante diverso sia stato anche il tempo per cui effettivamente li abbiamo visti interpretare questo grandioso personaggio.
Resta innegabile che Richard Harris abbia dato un’impronta al suo Albus Silente davvero magica, quasi eterea. E La Camera dei Segreti è, purtroppo, l’ultimo film in cui abbiamo potuto vederlo indossare questi panni. È allora forse con una punta di nostalgia che ci immaginiamo questo straordinario attore accettare la statuetta per la miglior interpretazione da attore non protagonista.
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Purtroppo non è l’unica splendente personalità che non rivedremo più sul set, dopo l’uscita nelle sale de La Camera dei Segreti. Infatti, anche il regista Chris Columbus, dietro la cinepresa dei primi due film, passerà il testimone a un altro grandioso professionista (lo vedremo fra poco).
La qualità dei primi due capitoli della saga è assolutamente innegabile, e quasi stupisce che il secondo film sia l’unico (insieme al quinto) a non aver ricevuto neanche una candidatura agli Academy Awards.
Se dovessimo immaginare, dunque, quali statuette avrebbe potuto aggiudicarsi La Camera dei Segreti se avesse vinto agli Oscar 2003, allora una menzione va sicuramente fatta allo splendido lavoro di Chris Columbus, che avrebbe potuto aggiudicarsi il premio per la miglior regia.
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Il Prigioniero di Azkaban
Il film di Alfonso Cuarón ricevette soltanto due candidature agli Academy Awards del 2005: miglior colonna sonora e migliori effetti speciali. Sicuramente uno di questi due avrebbe potuto vincerlo, volendo premiare ancora una volta il genio indiscusso di John Williams.
Ma a pioggia sarebbero dovute arrivare le nomination e di conseguenza le statuette. Miglior regia, miglior fotografia, miglior sceneggiatura non originale… Insomma, se potessimo sceglierne soltanto uno, non giriamoci troppo attorno: miglior film.
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Il Prigioniero di Azkaban è quasi all’unanimità ritenuto il miglior film della saga di Harry Potter, per diversi motivi. Sottolineando nuovamente un paio di elementi già citati poco fa, la regia di Alfonso Cuarón ha dato un’impronta assolutamente indimenticabile all’universo di J.K. Rowling, aiutato da una fotografia e una scenografia mozzafiato. A questo si unisce una sceneggiatura impeccabile, per una storia veramente avvincente. Come abbiamo già detto, l’Oscar per il miglior film sarebbe stato il premio più meritato.
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Il Calice di Fuoco
Draghi, Sirene, incantesimi spettacolari, carrozze volanti: il quarto capitolo della saga ha davvero un sacco di elementi anche visivamente magici. Il film di Mike Newell fu candidato agli Oscar 2006 solo per la scenografia, ma crediamo che quest’unica nomination non gli renda giustizia.
Si tratta di uno dei film più sottovalutati della saga, ma chi ne comprende il valore al contrario lo apprezza come uno dei migliori. E questo anche grazie a quegli elementi che citavamo in precedenza, che lo rendono un film anche esteticamente molto apprezzabile. Se dunque potessimo scegliere un premio da assegnargli, si sarebbe forse meritato l’Oscar per i migliori effetti speciali.
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L’Ordine della Fenice
Purtroppo è risaputo che a partire dal quinto capitolo la saga cinematografica ha cominciato a discostarsi non soltanto dai libri, ma anche dalla qualità narrativa che caratterizzava i primi film. Insomma, per dirla in breve: i fan che non apprezzano gli ultimi film della saga sono la stragrande maggioranza.
Ciononostante, L’Ordine della Fenice si distingue per diversi elementi assai positivi, che riguardano soprattutto i nuovi personaggi che incontriamo (o che impariamo a conoscere meglio). A ciò sono poi connesse le interpretazioni di questi personaggi, sicuramente fra gli aspetti più celebrati del film.
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Non possiamo non citare, innanzitutto, la straordinaria performance di Imelda Staunton, che veste i panni di Dolores Umbridge. Chi l’avesse conosciuta solo in questo ruolo stenterà a credere che solitamente Imelda interpreta personaggi buoni e positivi (qui i più famosi), e questo perché ha fatto un lavoro così magistrale con quel maledettissimo rospo rosa che è stata in grado di farsi odiare a morte da tutti.
Il film non ricevette nomination agli Oscar (l’unico, dicevamo, insieme a La Camera dei Segreti); ma sarebbe stato davvero bello vedere Imelda stringere fra le mani la statuetta d’oro per la miglior interpretazione come attrice non protagonista.
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Ma non finisce qui. Perché per quanto lui possa non essere completamente soddisfatto della sua interpretazione nel quinto film della saga, il Sirius Black di Gary Oldman è una delle cose più amate dai fan di tutta la saga cinematografica. In un altro articolo abbiamo pure parlato di come il Sirius dei film sia addirittura migliore di quello dei libri, e sicuramente è anche grazie allo zampino di Oldman.
Dunque è chiaro che un altro premio che ci sarebbe piaciuto veder ricevere, anche se non strettamente legato al film, sarebbe stato per il miglior attore non protagonista, grazie alla superba recitazione di Gary Oldman.
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Il Principe Mezzosangue
Se Il Prigioniero di Azkaban è a furor di popolo riconosciuto come il miglior film della saga, la stessa quasi unanimità unisce i fan nel considerare Il Principe Mezzosangue come la peggiore trasposizione cinematografica dei libri di J.K. Rowling.
Senza tuttavia entrare nel dettaglio delle motivazioni, bisogna pur sempre riconoscere un gran merito a questo film, elemento che infatti ricevette una candidatura agli Oscar 2010. La fotografia è di altissimo livello. Grazie alla collaborazione con Bruno Delbonnel, rinomato direttore della fotografia francese, David Yates ha dato un taglio sublime, artistico, quasi poetico al suo film. Non soltanto dunque il film ha meritato la nomination per la miglior fotografia, ma poteva pure di vincere l’Oscar.
I Doni della Morte – parte 1
La prima parte del capitolo finale della saga ricevette due candidature agli Oscar, una per gli effetti speciali e una per la scenografia. Crediamo che anche in questo caso le nomination siano azzeccate, e che forse, a poter scegliere, I Doni della Morte – parte 1 avrebbe potuto aggiudicarsi proprio il premio per la miglior scenografia.
Si tratta di uno degli elementi forse meno noti ai non addetti ai lavori, dunque vi lasciamo qui un piccolo approfondimento a riguardo. In ogni caso, è abbastanza intuitivo capire perché la scenografia di questo film avrebbe meritato l’Oscar: vi basti pensare alla complessità dei luoghi mostrati.
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I Doni della Morte – parte 2
Agli Academy Awards 2010 l’ultimo capitolo della saga ricevette ben tre nomination. Stuart Craig e Stephanie McMillan si trovarono nuovamente candidati per la miglior scenografia, stessa cosa vale per Tim Burke e i suoi effetti speciali. In più rispetto al film precedente, I Doni della Morte – parte 2 venne nominato per il miglior trucco.
Fra queste papabili statuette, quella che forse si sarebbe meritato di più l’ultimo film di David Yates è quella per i migliori effetti speciali. A favore di ciò, ricordiamo che Tim Burke non vinse l’Oscar, ma si aggiudicò un premio BAFTA.
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Abbiamo così concluso il nostro viaggio fra gli Academy Awards e i premi che i film della saga avrebbero potuto aggiudicarsi. Siete d’accordo con le nostre scelte? Vi aspettiamo nei commenti!