Una breve riflessione su alcune delle tematiche contenute in Harry Potter e la Pietra Filosofale e su quello che ci hanno insegnato.
La saga di Harry Potter è famosa per il suo valore educativo, in particolare quando si parla di tolleranza e amicizia. Rileggendo La Pietra Filosofale abbiamo colto l’occasione, con l’aiuto di Wizarding World e il team della casa editrice Scholastic, per riflettere su alcune tematiche presenti all’interno del primo libro della saga che pensiamo debbano essere messe in evidenza più spesso.
Senso di appartenenza
Le prime pagine della Pietra Filosofale offrono ai lettori un’immagine vivida di quanto Harry sia diverso dai suoi familiari. Ci accorgiamo subito di come i Dursley lo trattino in modo orribile, da colazione fino a cena. Nonostante questo, Harry continua a sperare di trovare un posto nel mondo, e questo desiderio si concretizza quando scopre di essere un mago.
Non solo si ritrova catapultato in una realtà nuova in cui è accettato e celebrato, ma addirittura a Hogwarts trova gli amici più cari. Nella scuola, infatti, il sistema dello smistamento in case che raggruppa gli studenti in base a carattere e propensioni permette loro di costruire una piccola comunità e incoraggia il senso di appartenenza, dimostrando che sentirsi parte di un gruppo è fondamentale per la crescita di ogni individuo.
Curiosità
Harry è curioso per natura e trova due partner eccezionali in Ron e Hermione. Nonostante i tre abbiano modi molto diversi di approcciarsi alle cose, la curiosità è la caratteristica che li accomuna. Nel romanzo non si fermano davanti a niente pur di scoprire il mistero del cane a tre teste e di Nicolas Flamel, persino quando Hagrid fa tutto il possibile per scoraggiarli da ulteriori indagini sul corridoio del terzo piano.
Quello che i ragazzi imparano a loro spese, tuttavia, è che troppa curiosità può significare molto spesso pericolo, soprattutto a Hogwarts. Non ci sembra poi tanto assurdo pensare che la decisione di tenere gli studenti lontani da Fuffi sia stata presa per il loro bene, non trovate?
Gentilezza
Tra i personaggi che incontriamo nella Pietra Filosofale, Hagrid sembra essere quello con la personalità più gentile di tutti, e lui ci dimostra come questa qualità possa creare rapporti solidi. Il custode delle chiavi di Hogwarts, infatti, non esita a offrire incoraggiamento e supporto ai suoi amici in qualsiasi situazione, e loro cercano di ricompensarlo allo stesso modo anche quando questo può significare esporsi a dei rischi. Ricordate tutta la questione dell’uovo di drago?
Al contrario, quando Neville perde la sua ricordella, Draco si dimostra tutt’altro che gentile. Harry però risponde alla sua cattiveria con educazione e audacia, e riesce a riconquistare l’oggetto che appartiene al suo compagno di casa.
Coraggio
Come si può definire il coraggio? Essere coraggiosi non significa soltanto lanciarsi in imprese eroiche. Il coraggio può essere dimostrato anche su piccola scala quando, ad esempio, ci scusiamo per un errore, ammettiamo di aver giudicato male qualcuno o difendiamo le nostre convinzioni quando qualcuno che ammiriamo ci sfida.
Anche fare ciò che reputiamo giusto nonostante ci sembri difficile o poco condivisibile denota uno straordinario coraggio. Neville Paciock, nel capitolo sedici, dimostra di avere il coraggio di saper fare la cosa giusta in tutte le situazioni, e viene ricompensato da Silente per questo.
Fiducia in se stessi
Hermione mostra fiducia nelle sue capacità fin dal primo momento in cui la incontriamo nella Pietra Filosofale, e questo la fa essere un passo più avanti rispetto a tutti gli altri. Anche grazie alla sua influenza Harry e Ron sono spronati a fare del loro meglio e a mettere a frutto le loro potenzialità. Inoltre, nei capitoli finali scopriamo come credere nelle capacità dei propri amici sia altrettanto fondamentale quando si tratta di lavorare in squadra. Non bisogna dimenticare che l’unione fa la forza!
Un altro personaggio che sembra molto sicuro di sé è Draco, specialmente nel modo in cui porta avanti le sue idee e giudica gli altri personaggi. Molte volte, però, questa caratteristica ha un lato negativo. È capitato anche a Harry: era talmente convinto di sapere chi stesse aiutando Tu-Sai-Chi da non rendersi conto che la realtà dei fatti era un’altra.
Quali sono le tematiche a voi più care? Pensate che “La Pietra Filosofale” contenga altri spunti di riflessione da mettere in evidenza? Fatecelo sapere nei commenti!
L’immagine in copertina e le illustrazioni nell’articolo sono parte dell’edizione illustrata da Jim Kay di Harry Potter e la Pietra Filosofale.