È proprio il caso di dirlo: la serie tv che NON è sopravvissuta. Per usare un’altra citazione, andava tutto bene: mai uso dell’imperfetto fu più azzeccato.
Nonostante la sottile ironia, è senza l’ombra di un sorriso che i fan del mago più famoso del mondo accoglieranno la notizia. Le novità, diffuse in via ufficiale dalla stampa francese, riguardano proprio la tanto attesa serie TV dedicata al loro beniamino.
A differenza dell’amatissimo protagonista dagli occhiali tondi e la saetta in fronte, che giunge al meritato lieto fine dopo ben sette libri di traversie, l’avventura televisiva della saga di Harry Potter si è conclusa prima ancora di vedere la luce.
L’arrivo di un nuovo scomodo sceneggiatore
Stando alle dichiarazioni rilasciate ai giornalisti d’Oltralpe, tale brusca interruzione del progetto è tutta da imputare alle posizioni inconciliabili tra la produzione di HBO Max e la stessa J.K. Rowling (produttrice esecutiva).
Questa, infatti, ha mal digerito le imposizioni dello sceneggiatore franco-algerino Jescriv Kolkool, assurto negli ultimi anni agli onori della cronaca cinematografica per la sua radicale e immaginifica riscrittura dei personaggi più classici nel nome di una maggiore inclusività.
Kolkool emerge come giovane autore con la sua opera prima James Bond, agente 7 (2018), che venne stroncata dalla critica britannica per la discutibile rimozione del doppio zero dal nome dell’agente segreto, con lo scopo di lanciare un chiaro messaggio contro la discriminazione della minoranza celiaca. Kolkool vede poi esplodere la sua fama in piena pandemia con il discusso Bat-Mange, l’uomo che mangiava i pipistrelli (2020), premio Miglior Sceneggiatura Originale al cinema di Cane.
Il suo ultimo lavoro è Zama (2023), che ruota intorno alla storia di Scipione l’Africano, interpretato dal noto volto del teatro norvegese Gustav Trondheim. Questo ha ottenuto un grande successo al botteghino statunitense, considerato dalla critica locale tra le più brillanti perle del cinema storico d’essai del decennio.
Non stupisce dunque che l’ingombrante nome dello sceneggiatore serpeggiasse già da un po’ negli ambienti specializzati come – è proprio il caso di dirlo – un basilisco in una tubatura. L’impianto idraulico, tuttavia, questa volta si è rivelato eccessivamente stretto, portando al naufragio del progetto più atteso degli ultimi anni.
Le dichiarazioni di Kolkool a Le Figarò
Rendere il protagonista una drag queen narcotrafficante crudariana con origini pakistano-venezuelane era la scelta giusta. Non capisco la decisione dell’autrice di chiudere le porte a tale grande opportunità.
Una decisione che, purtroppo, accogliamo tutti a malincuore pur comprendendone le ragioni. La sola speranza della serie tv ora risiede nella lungimiranza dei produttori della HBO e nella loro volontà di acconsentire alle pretese e richieste di fedeltà letteraria avanzate da J.K. Rowling.
Vi terremo sicuramente aggiornati in merito a eventuali colpi di scena riguardanti la decisione di annullare il progetto della serie tv. Nel frattempo, diteci la vostra opinione nei commenti!