La saga di Animali Fantastici non ha solo inaugurato un nuovo capitolo della storia di Harry Potter, bensì ha anche mostrato una nuova tipologia di eroe, che risiede nel protagonista Newt Scamander.
Si può dire che Newt Scamander sia quasi una fusione del Golden Trio, intelligente, simpatico, coraggioso, gentile; racchiude tutte le migliori qualità dei nostri beniamini Harry, Hermione e Ron, se ci pensiamo.
Sicuramente, ciò che spicca di lui è la sua infinità bontà, non solo nei confronti delle sue amate creature che – come vediamo all’inizio del primo film – coccola nella valigia mentre la nave attracca a New York, ma anche nei confronti dell’Obscuriale Credence Barebone. Il loro benessere è al centro degli interessi di Newt.
J.K. Rowling ha definito Newt come uno straniero, qualcuno che si sente fuori posto. Se ci pensiamo bene, un po’ tutti gli eroi della Rowling sono personaggi che si sentono messi da parte, esclusi, beh Newt non è da meno. Lo vediamo dai primi momenti del film ”Animali Fantastici e dove trovarli”, appena sbarca a New York. Per lui non si tratta solo di una nuova città, in quanto il mondo magico inglese e quello americano sono estremamente diversi (e lo capiamo da subito).
Tuttavia, il suo essere un po’ fuori dal comune non si riflette solo nel sentirsi fuori posto nella Grande Mela, ma anche nei suoi rapporti di sconfinato amore verso le sue creature, che per lui vengono anche prima dei rapporti con gli esseri umani; basti pensare a quando esce nella notte per andare a cercare lo Snaso e l’Erumpent nonostante Queenie e Tina gli avessero preparato un’ottima cena, una stanza da letto e soprattutto la cioccolata.
Questo chiaramente non significa che Newt manchi di empatia verso gli esseri umani. A differenza della mente contorta di Grindelwald, Newt non crede che i babbani vadano guardati dall’alto verso il basso e non crede nemmeno che vadano divisi dai maghi, come è invece in America, dove i Babbani (o i No-Mag) non devono venire a conoscenza del mondo magico. Ne è una prova la sua amicizia con Jacob e la sua tristezza nel momento in cui è costretto a cancellare dalla sua mente i bei ricordi del mondo magico.
Inoltre, in Newt c’è un senso di protezione e di gentilezza nei confronti di Credence che nessuno – a parte forse Tina – aveva mai mostrato. Newt Scamander non si rivolge a Credence spaventato, non lo allontana, non lo minaccia, bensì prova ad avvicinarsi a lui con gentilezza. Non si approccia a lui usando la magia, ma anzi, abbassa la bacchetta e parla dolcemente all’oscurità finché non si palesa la figura di Credence.
Newt è abbastanza intelligente da capire che sarebbe controproducente radunare l’intera popolazione magica di New York e che sarebbe più efficace usare le parole e la gentilezza.
Quello di Newt è un coraggio sottovalutato, un eroismo da Tassorosso, un approccio gentile, pacato, diverso dalla spavalderia e la grandiosità dei Grifondoro.
Anche se sembra che Newt sia sempre propenso per ”salvare il mondo”, sembra non avere il minimo interesse nel ‘fare l’eroe’ e quando ottiene ciò che vuole non mostra alcun segno di compiacimento. Non si aspetta alcun riconoscimento dopo aver salvato New York o dopo aver smascherato Grindelwald. Albus Silente, difatti, dice:
Sai perché ti ammiro, Newt? Tu non cerchi il potere. Semplicemente ti chiedi: ‘È la cosa giusta?’
Newt Scamander è un tipo di eroe diverso. A differenza degli eroi tradizionali, non ha paura di mostrare le sue debolezze, è a disagio nel parlare in pubblico nonostante ne abbia tutte le capacità. Capisce quando una persona, o un animale, è in difficoltà e in tal caso prova ad aiutarlo.
Piuttosto che affidarsi alla forza bruta e alla dissonanza emotiva per salvare la giornata; il suo miscuglio di gentilezza, sensibilità ed empatia dimostra che queste non sono debolezze quando si tratta di affrontare l’oscurità e la sofferenza.