Il rapporto tra Neville Paciock e il suo professore di Pozioni è stato complicato già a partire dalla primissima settimana a Hogwarts del ragazzo. Basta pensare che il suo Molliccio si trasforma proprio in Severus Piton.
Cerchiamo di capire da dove nasce questo odio viscerale e reciproco: da un lato, Piton lo bolla fin da subito come incapace; dall’altro, Neville inizia a odiarlo perché è realmente terrorizzato da lui.
Neville, il “quasi prescelto”
Per spiegare cosa c’è alla base dell’antipatia di Piton nei confronti di Neville, bisogna partire dall’antefatto. Nel 1980, qualche mese prima della nascita di Harry Potter, Piton ha udito parte della profezia che la professoressa Cooman ha pronunciato riguardo a colui che avrebbe sconfitto Voldemort. Questa profezia, che parlava di un ragazzo che sarebbe nato alla fine di luglio da una famiglia che già tre volte aveva sfidato Voldemort, poteva riferirsi, oltre che a Harry, a Neville Paciock, anche lui figlio di due famosi e rispettati Auror: Frank e Alice Paciock. Piton, ossessionato da Lily Potter, ha sperato fino all’ultimo che Voldemort scegliesse Neville come destinatario della profezia, ma così non è stato. Voldemort temeva che Harry, in quanto Mezzosangue come lui, rappresentasse un pericolo maggiore e ha ucciso i genitori di Harry.
Da quel momento per Piton inizia una vita piena di rimorso, dato che ha contribuito lui stesso all’uccisione dell’unica donna che ha amato nella sua vita, rivelando al Signore Oscuro i particolari della profezia. Pur passando dalla parte di Silente, Piton ha sempre detestato Harry, che vedeva come un secondo James, e Neville, quasi come se vederlo gli ricordasse della profezia. In un certo senso, vedere Neville vivo e vegeto gli ricordava che Voldemort non era andato a uccidere i Paciock, ma i Potter, fallendo nel togliere di mezzo il bambino.
I “favoritismi” di Piton
Ora arriviamo al Piton in versione insegnante di Pozioni e Direttore della Casa di Serpeverde. Gli studenti delle altre Case, e soprattutto i Grifondoro, si sono sempre lamentati della mancanza di imparzialità da parte sua nei giudizi sulle pozioni e sui punti che distribuisce alle Case. Possiamo notarlo, ad esempio, dalle parole di Ron, quando consola Harry per aver fatto perdere due punti a Grifondoro nella loro primissima lezione di Pozioni:
“Su col morale” disse Ron. “Piton non fa altro che togliere punti a Fred e George”
Pietra Filosofale, Capitolo 8
In particolare, gli studenti con i quali Piton sembra avercela maggiormente sono proprio Harry Potter e Neville Paciock. Il collegamento con la profezia che, suo malgrado, fa ormai parte della vita di Piton appare evidente. Non mancano ramanzine a Ron (gli dà del “patetico” al sesto anno) e a Hermione (al terzo anno le toglie punti solo per essere un’ “insopportabile so-tutto-io”), ma quelli che più sembrano andare in disaccordo con il maestro di Pozioni sono Harry e Neville. A proposito di questa primissima lezione, ecco cosa combina Neville:
“Ma che razza di idiota!” sbottò Piton mentre con un sol tocco della sua bacchetta magica ripuliva il pavimento dalla pozione versata. “Suppongo che tu abbia aggiunto gli aculei di porcospino prima di togliere il calderone dal fuoco. Non è così?”
Neville frignava perché le bolle di sapone avevano cominciato a spuntargli anche sul naso.
Pietra Filosofale, Capitolo 8
Le “ragioni” di quest’odio da parte di Piton
Si è già discusso a lungo di come Piton odiasse Harry perché sperava che non venisse fuori un secondo James. Se può esserci quest’attenuante nel modo in cui tratta Harry, non può esserci invece per Neville. Ci sono invece tantissime aggravanti, come la situazione familiare di Neville. È assurdo, infatti, pensare che Piton non sapesse che i Paciock avevano perso la memoria a causa della Maledizione Cruciatus, soprattutto visto il rapporto che ha con Bellatrix Lestrange. Piton è pienamente cosciente della fragilità del ragazzo, ma non per questo gli riserva un trattamento migliore, anzi tutt’altro.
Da questo rapporto emerge infatti il lato peggiore di Piton. Odiare Neville solo perché era un possibile destinatario della profezia è qualcosa di totalmente irrazionale. Anche l’amore è irrazionale, a maggior ragione quello incondizionato che lui prova per Lily anche dopo la morte di lei, che sfocia in una vera e propria ossessione, come abbiamo discusso in quest’articolo. Non parliamo di un personaggio malvagio, anzi sappiamo da che parte agisce. Resta però un personaggio grigio in cui la sfumatura peggiore la notiamo proprio in questa antipatia verso Neville che non ha ragione di esistere. Possiamo dire a sua discolpa è che Neville era l’ultimo della classe nella sua materia, ma questo non poteva autorizzare Piton a certi comportamenti.
Anche la McGranitt era (giustamente) severa con lui, ma non sarebbe mai arrivata a dargli dell’idiota o a tentare di avvelenare il suo rospo Oscar. Al terzo anno, infatti, accade l’episodio che inchioda definitivamente Piton: durante una lezione sulla Pozione Restringente, il professore minaccia Neville di far bere la pozione a Oscar:
“Se è riuscito a preparare una Pozione Restringente, diventerà un girino. Se ha sbagliato, e non ho alcun dubbio in proposito, è probabile che il suo rospo finisca avvelenato.”
Prigioniero di Azkaban, Capitolo 8
Per fortuna, Hermione corregge gli errori di Neville, salvando di fatto la vita di Oscar. In conclusione, se Neville non aveva colpa per ciò che è successo con Lily, ancora meno poteva averne il suo rospo. Eppure Piton ha tentato di avvelenarlo.
Cosa rappresenta Piton per Neville
Se il Molliccio di Neville è proprio il professor Piton vuol dire che l’odio che prova verso di lui è veramente sconfinato ed è qualcosa che lo terrorizza davvero. Neville soffre da quando era piccolo dato che i genitori non lo riconoscono, eppure quando gli è stato chiesto cosa odiava di più non ha fatto menzione a questa storia, non ha pensato a Bellatrix e ai suoi compagni ma a Piton. Certo, era passato pochissimo tempo dal tentativo di avvelenamento di Oscar ed evidentemente il ragazzo era ancora scosso, ma pensare a Piton come alla sua più grande paura dimostra la fragilità caratteriale del Neville ai primi anni a Hogwarts.
Neville vede in Piton la sua paura di fallire. Parliamo infatti di un ragazzo che fin da piccolo è stato messo alla prova per dimostrare di essere il degno erede dei genitori e sapeva già cosa significava fallire, visto ciò che era successo ai genitori. Neville è forse l’unico ragazzo del suo anno, oltre a Harry, a essere pienamente cosciente delle capacità di Voldemort e dei suoi seguaci.
Neville è convinto di non riuscire a fare nulla, di non riuscire a muovere un dito per vendicare ciò che è stato fatto ai suoi genitori. Piton, per lui, è la personificazione di questo suo terrore, perché parliamo di un professore che non perde occasione per ricordagli che lui è un incapace. Neville temeva, prima di tutto, di fallire come mago: da piccolo era convinto di essere un Magonò. Questo suo timore lo ha fatto compagnia fino al secondo anno a Hogwarts, quando temeva che il Basilisco potesse attaccarlo per i suoi scarsi poteri magici. Temeva, poi, di fallire come Grifondoro: era convinto che Tassorosso fosse una Casa più adatta a lui. Temeva soprattutto di deludere la nonna, che infatti quell’anno non esiterà a mandargli una Strillettera per aver perso il foglio con le parole d’ordine.
E voi cosa ne pensate? Ci sono altre attenuanti per Piton nel suo modo di trattare Neville, o si tratta di una totale ingiustizia?