Perdere un personaggio che ci ha accompagnato per pagine e pagine, per libri interi, è un po’ come perdere un pezzo di cuore. Purtroppo però, in una storia, in cui c’è una guerra per giunta, le morti sono inevitabili se si vuole rendere il tutto realistico.
In quest’ottica, ripercorriamo alcune delle morti che ci hanno segnato particolarmente, analizzando quando sono avvenute, come e il perchè.
1. Severus Piton.
Partiamo dal personaggio più discusso di tutta la saga: Severus Piton. Piton muore ucciso da Nagini durante la Battaglia di Hogwarts, per ordine di Lord Voldemort. Il Signore Oscuro pensava infatti che Severus fosse il nuovo padrone della Bacchetta di Sambuco visto che era stato lui a uccidere Silente (ultimo padrone della bacchetta).
Severus, come ha detto la Rowling diverse volte, è morto per espiare le sue colpe e appunto la scelta di farlo morire è stata dettata dal voler dimostrare che tutti possono redimersi. Non dimentichiamoci comunque che dietro alla sua morte c’è anche un motivo più strettamente legato alla lettura: se Piton non fosse morto, la scoperta del suo doppio gioco avrebbe avuto sicuramente tutt’altro effetto.
2. Fred Weasley
Fred muore durante la Battaglia di Hogwarts, il 2 maggio del 1998, ucciso da un esplosione causata da Augustus Rookwood. La Rowling ha “giustificato” la sua morte dicendo di voler mostrare come alcune morti non si possano superare, sicuramente riferendosi a tutta la famiglia Weasley ma soprattutto a George.
«Hai davvero fatto una battuta, Perce… l’ultima che ti avevo sentito fare era…» […]
Cap. 32, I Doni della Morte
L’aria esplose.«No… no… no!» urlò qualcuno. «No! Fred! No!»
Percy scuoteva il fratello, Ron era inginocchiato accanto a loro, e gli oc-
chi di Fred li fissavano senza vederli, lo spettro dell’ultima risata ancora
impresso sul volto.
A ogni modo, l’obiettivo della Rowling è stato raggiunto: la morte di Fred non l’abbiamo ancora superata.
3. Malocchio Moody
Ammettiamolo, quel capitolo ci ha scosso nel profondo. La morte di un uomo così forte, deciso, capace, un auror di tutto rispetto ucciso da Voldemort in persona durante il trasferimento di Harry alla Tana ne I Doni della Morte, ci ha fatto capire che sì, eravamo dentro una guerra.
La morte di Moody, come disse la Rowling, vuole rappresentare la morte di un soldato durante una guerra. E che dire? Non c’è mai stata scelta più azzeccata.
«Malocchio è morto».
Cap 5, I Doni della Morte
Nessuno parlò, nessuno si mosse. Harry sentì qualcosa dentro di sé cade-
re, cadere e attraversare la terra, lasciarlo per sempre. […] «La maledizione di Voldemort ha colpito Malocchio in pieno volto, è caduto dalla
scopa e… non abbiamo potuto fare niente, niente, ne avevamo addosso una
mezza dozzina…» La voce di Bill si spezzò.
«È chiaro che non potevate far niente» commentò Lupin. Harry non ci poteva credere. Malocchio morto; non poteva essere… Malocchio, così tenace, così coraggioso, così bravo a cavarsela…
4. Dobby
Con la morte di Dobby ci è stata sbattuta in faccia la verità: non ci sarebbe stato un lieto fine per tutti. Dobby muore a Villa Conchiglia, ucciso da Bellatrix, dopo aver salvato Harry e i suoi amici.
La Rowling disse di aver ucciso Dobby per dimostrare che anche la più piccola creatura può morire da eroe”. E, in effetti, anche dopo anni dalla fine della saga, quando si ripensa a Dobby viene in mente quel piccolo elfo che, non solo cercò di aiutare i suoi simili, combatté per i propri diritti e morì come un grande eroe per salvare la vita di Harry Potter.
Se siete curiosi di leggere altre analisi sulle altre morti avvenute all’interno della saga, andate a leggere la seconda parte dell’articolo!