Come la maggior parte delle comunità, anche quella magica necessita di un’organizzazione strutturata. Per questo motivo esiste il Ministero della Magia, la cui massima autorità è rappresentata dal Ministro della Magia. Ma di cosa si occupa esattamente il “Premier” del mondo magico?
Se avete dubbi circa l’importanza del Ministro della magia vi basti pensare che a Voldemort, nell’ultimo capitolo della saga, è bastato pilotatare la nomina di Pius O’Tusoe per portare a compimento la sua ascesa al potere. Infatti, l’insediamento di O’Tusoe, controllato con la Maledizione Imperius dai Mangiamorte, ha fatto cadere l’intero Ministero della Magia ai piedi di Voldemort. Fin dalla sua introduzione, il Ministro della Magia ha esercitato una notevole influenza sulle decisioni riguardanti la comunità magica.
Il primo Ministro della Magia
Alla fine del 1600, a causa delle persecuzioni perpetrate nei confronti dei maghi, si avvertì la necessità di adottare misure per evitare che i babbani venissero a conoscenza della comunità magica. Nel 1962, infatti, la Confederazione Internazionale dei Maghi adottò lo Statuto Internazionale di Segretezza della Magia. Questa legge portò a un radicale stravolgimento dello stile di vita dei maghi e delle streghe dell’epoca. Tali innovazioni fecero avvertire alla comunità magica la necessità di una struttura governativa più articolata e solida rispetto all’esistente Consiglio dei Maghi.
Nel 1707 venne istituto il Ministero della magia e il ruolo di Ministro della Magia venne affidato a Ulick Gamp che rimase in carica fino al 1718. Il Ministro Gamp, ex capo del Wizengamot, dovette fronteggiare la crisi sociale derivata dall’adozione dello Statuto di Segretezza. La comunità magica si era ritrovata infatti praticamente ridotta in clandestinità. A Gamp si deve, inoltre, la fondazione dell’Ufficio Applicazione della legge sulla Magia.
Elezione e durata del mandato
Il Ministro della Magia, di regola, viene eletto democraticamente dalla comunità magica. In alcuni periodi di crisi, tuttavia, la carica è stata offerta a qualcuno senza ricorrere ad elezioni pubbliche. Non ci sono limiti al mandato del Ministero della Magia che può dunque essere rieletto, salvo l’obbligo di indire le votazioni almeno ogni sette anni. Il Ministro che detiene il record per il mandato più lungo è Faris Sparvin, detto ‘Sfiatatoio’, che rimase in carica dal 1865 al 1903.
Le funzioni del Ministero della Magia
Il Ministro della Magia ha il compito di coordinare i sette dipartimenti del Ministero della Magia e di vigilare sull’operato dei dipendenti del Ministero. La sua attività principale è quella di verificare che tutto funzioni correttamente al fine di perseguire lo scopo più importante: tenere segreto e al sicuro il mondo magico.
Non è chiaro se il Ministro della magia possa promulgare direttamente le leggi ma è fuori dubbio che è tale figura delinei l’indirizzo politico da seguire nel corso del suo mandato. Tanto è vero che, la maggior parte delle volte, i meriti e i demeriti del Ministero sono attribuiti esclusivamente al Ministro in carica.
Nonostante gli accesi dibattiti che sorgono sulla figura del Ministro, in generale egli gode di un appoggio piuttosto solido da parte della comunità magica. Quest’ultima avverte infatti il desiderio di apparire efficiente ed organizzata per evitare di essere scoperta dai babbani.
L’Ufficio del Ministro della Magia è situato al primo piano del Ministero della Magia ove egli lavora affiancato dal personale preposto al suo supporto. Nell’ambito dello staff ministeriale i ruoli più importanti sono quelli di Segretario Anziano e di Assistente del Ministro. Tra gli incarichi più rilevanti attribuiti al Ministro della magia vi è inoltre quello di membro del Wizengamot, il Tribunale della magia.
I rapporti con “l’altro Ministro”
“Il Ministro della Magia si palesa solo al Primo Ministro babbano suo contemporaneo” aveva spiegato Caramell, riponendo la bacchetta magica dentro la giacca. “Riteniamo che sia il modo migliore per mantenere il segreto”.
Harry Potter e il principe mezzosangue – Capitolo 1: L’altro Ministro
Il Governo babbano non può in nessun modo interferire negli affari di maghi e streghe, gli stessi competono infatti esclusivamente al Ministro della Magia. L’unico contatto tra le due amministrazioni avviene immediatamente dopo l’insediamento del Primo Ministro babbano. Quest’ultimo viene informato dell’esistenza del mondo magico e gli viene comunicato che verrà avvisato in caso di circostanze particolari che possono avere ripercussioni sul mondo babbano.
Il Ministro della Magia può comunicare la sua visita al Primo Ministro babbano tramite il ritratto di Ulick Gamp appeso nell’Ufficio del Primo Ministro. Nessun Primo Ministro babbano, invece, ha mai avuto accesso al Ministero della Magia. La motivazione di ciò è riassunta in una tagliente citazione dell’ex Ministro Dugald McPhail, in carica dal 1858 al 1865, secondo cui “i loro poveri cervellini non reggerebbero al colpo”.
Gli incontri tra i Ministri
Nel corso della saga siamo a conoscenza di diversi incontri tra il Ministro della Magia e il Primo Ministro babbano. La prima volta, nel corso del terzo libro, il Ministro della Magia comunica al Primo Ministro babbano la fuga di Sirius Black. All’epoca quest’ultimo era ritenuto un assassino di babbani a piede libero.
Prima dell’inizio del quarto anno Caramell è costretto ad informare il Primo Ministro di una spiacevole situazione venutasi a creare durante la Coppa del Mondo di Quidditch. In particolare, alcuni babbani si erano trovati coinvolti in alcune iniziative dei mangiamorte. Per sistemare la situazione il Ministero era dovuto intervenire con l’incantesimo della memoria. In tale occasione Caramell comunica anche l’introduzione nel Paese di alcune creature magiche altamente pericolose (tre draghi e una sfinge) da utilizzare per le prove del Torneo Tremaghi.
Alla fine dell’anno successivo al Primo Ministro babbano viene comunicata un’evasione di massa dalla prigione di Azkaban.
All’inizio del sesto anno assistiamo direttamente all’incontro tra Cornelius Caramell, appena dimessosi dall’incarico, e il nuovo Ministro, Rufus Scrimgeour, con il Primo Ministro babbano. In quell’occasione il Primo Ministro babbano apprende che Voldemort è tornato e che alcuni eventi catastrofici che si sono verificati nel mondo babbano sono a lui riconducibili. In particolare, gli viene rivela che l’inspiegabile crollo di un ponte e la devastazione causata apparente uragano sono in realtà opera dei mangiamorte.
Il Ministro della Magia e Hogwarts
Fino al quinto libro della saga siamo abituati a vedere Albus Silente, in qualità di preside di Hogwarts, come una figura indipendente. Il preside, infatti, ci sembra totalmente in grado di prendere autonome decisioni riguardanti la scuola.
Tuttavia, dopo gli avvenimenti del Torneo Tremaghi, le politiche del Ministero risultano completamente divergenti da quelle di Silente e apprendiamo che l’autorità del preside può essere facilmente minata dal Ministro della Magia. Quest’ultimo, infatti, può adottare provvedimenti in grado di stravolgere i sistemi educativi e organizzativi della scuola.
In particolare, Cornelius Caramell istituisce la figura dell’Inquisitore Supremo demandando tale ruolo a Dolores Umbridge. A quest’ultima vengono conferiti ampi poteri di gestione e controllo della scuola. In particolare, l’Inquisitore Supremo ha l’onere di compiere ispezioni e valutazioni degli insegnanti. L’obiettivo del Ministero è quello di verificare che il sistema scolastico di Hogwarts sia aderente a quello previsto dal Ministero.
Insomma, il ruolo di Ministro della Magia comporta oneri e onori. Non tutti sono in grado di assolvere al meglio questa funzione. Quale personaggio vedreste bene nei panni di Ministro della Magia?
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