Per diventare scrittori, in genere, è necessario essere anche lettori. Lo sa bene la Rowling, che, dall’uscita del primo capitolo di Harry Potter, ha citato dozzine di libri che ha amato nella sua esperienza di lettrice.
Vediamo di quali si tratta in questa seconda parte.
Team of Rivals (Doris Kearns Goodwin)
Il libro di Doris Kearns Goodwin (uscito nel 2005 e non ancora tradotto in italiano) mette in luce l’abilità politica di Abraham Lincoln; insomma, non proprio il libro che ti aspetteresti piacerebbe a un’autrice di fantasy, fondamentalmente. Tuttavia la Rowling – come ha dichiarato al New York Times – è rimasta affascinata dall’abilità di cui l’autrice dà prova nel rievocare l’America di Lincoln. Nel 2011, la Rowling ha incontrato l’autrice in occasione di un ricevimento all’ambasciata americana di Londra, ed era così eccitata che stava “saltellando su e giù come un bambino di cinque anni”.
I diari di Auberon Waugh (Auberon Waugh)
Il giornalista britannico Auberon Waugh tenne un diario tra il 1972 e il 1985, pubblicati in due raccolte nel 1976 e nel 1985. Nei diari, che non hanno mai avuto fortuna in Italia (non sono stati mai tradotti), Waugh deride le tendenze del suo tempo. Al New York Times, la Rowling ha dichiarato che ne tiene una copia in bagno: “Va sempre bene per una risatina”.
Figlie e ribelli (Jessica Mitford)
La Rowling adora così tanto Jessica Mitford che ha chiamato sua figlia come l’autrice di Figlie e ribelli (1960), autobiografia regalatale dalla sua prozia. Quando lesse il libro da ragazza, trovò nella figura della Mitford la sua eroina assoluta. Pertanto, è sicuramente un libro che ha aiutato molto la Rowling. “Penso di aver letto tutto ciò che ha scritto”.
Manxmouse (Paul Gallico)
Manxmouse: the mouse who knew no fear (1968), che parla di un topo che parte per epiche avventure, era uno dei libri preferiti dalla Rowling da piccola. “Gallico gestisce la sottile linea tra magia e realtà in modo così abile, al punto che gli eventi più fantastici appaiono plausibili”, ha dichiarato al Sydney Morning Herald.
The Story of the Treasure Seekers (Edith Nesbit)
La Rowling considera la Nesbit come uno dei suoi autori preferiti e il suo libro preferito dell’autrice è The Story of the Treasure Seekers (1899, non tradotto in italiano). Non c’è da stupirsi: con i bambini che vivono avventure magiche senza la supervisione dei genitori, i romanzi della Nesbit sono stati tra i più influenti sui personaggi della saga di Harry Potter. E non solo: anche C.S. Lewis, autore delle Cronache di Narnia (leggilo se ami Harry Potter!), si è ispirato al libro della Nesbit.
Chéri (Colette)
Insieme a Dickens, la Rowling non rifiuterebbe per cena la compagnia di Colette, scrittrice francese autrice di Chéri (1920), in cui è descritta la storia d’amore tra un giovane uomo e la sua amante. Anche la biografia di Colette a cura di Judith Thurman Una vita di Colette – I segreti della carne (1999) è assai piaciuta alla Rowling: “Colette è terrificante, ma se fosse di umore dolce e pronta a dire la verità sulla sua vita, avresti la cena più affascinante della storia del mondo.”
Ho un castello nel cuore (Dodie Smith)
La Smith, probabilmente più nota per La carica dei 101 (1956), è entrata nelle simpatie della Rowling dopo che lei ha letto Ho un castello nel cuore (1948), in cui è narrata la storia di una diciassettenne che vive con la sua famiglia in un castello.
Ballet shoes (Noel Streatfeild)
La Rowling ha dichiarato al Times che ama tutto della Streatfeild, senza menzionare un particolare libro. Tuttavia, il sito web della Streatfeild cita Ballet Shoes (1936) come un libro che ancora oggi la Rowling apprezza molto.
Grimble (Clement Freud)
A proposito del libro per ragazzi di Clement Freud, la Rowling ha affermato: “Grimble è uno dei libri più divertenti che abbia mai letto. Grimble stesso, che è un ragazzino, è un personaggio favoloso. Mi piacerebbe vedere un film di Grimble.”
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