Dalle bacchette magiche di Harry Potter al martello di Thor fino ai caschi degli Stormtrooper, le icone del cinema americano hanno letteralmente invaso la Mole Antonelliana di Torino. Ebbene sì, nel cuore della città, all’interno del Museo Nazionale del Cinema, oggetti originali di scena stanno dando vita alla mostra Movie Icons. Oggetti dai set di Hollywood.

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino è una realtà fantastica che sorge al centro della città, nella Mole Antonelliana. Un punto d’approdo d’obbligo per gli amanti cineasti, ma anche per coloro che vogliono lasciarsi incantare da oltre cento anni di storia della settima arte.

È proprio per questo motivo che la location è stata scelta per ospitare un percorso espositivo che attraversa oltre quarant’anni di storia cinematografica americana, il tutto raccontato attraverso gli oggetti di scena.

La mostra

Protagonisti di questo panorama immenso sono gli oggetti fantastici che per decenni hanno fatto parte dell’immaginario comune del pubblico. Conoscete qualcuno che non sappia cosa rappresenta il casco di uno Stormtrooper, o una bacchetta magica?

La mostra Movie Icons. Oggetti dai set di Hollywood, organizzata dal Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con la galleria Theatrum Mundi di Arezzo, si propone di costruire una narrazione su più livelli.

Non solo una semplice esposizione di pezzi unici e da collezione, ma anche materiali pubblicitari, locandine e volantini, per costruire un racconto eterogeneo che si distacchi da una semplice “messa in scena” di pezzi da museo.

I curatori e l’idea di un cinema accogliente

Inaugurata il 29 maggio, la mostra è stata curata da Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema, e da Luca Cableri, direttore della galleria Theatrum Mundi di Arezzo.

De Gaetano stesso aveva raccontato qualche mese fa in un’intervista quanto fosse importante per lui avvicinare anche i giovanissimi al mondo del cinema, rendendo il museo un luogo più accogliente, dove i bambini “obbligano i genitori ad accompagnarli da ogni parte d’Italia a Torino”.

È stato così per la mostra su Tim Burton, che con stupore ha accolto un’affluenza di visitatori totalmente inaspettata. “Quella mostra è stata un’esperienza incredibile, è stato emozionante vedere così tanti giovani che entravano dentro la Mole Antonelliana per la prima volta” racconta De Gaetano.

La struttura della Mole si propone da sempre di costruire uno scambio tra visitatore e istituzione, tra professionisti e amatori. Non mancano infatti nei loro programmi masterclass con personaggi di fama mondiale (come quella con David Yates dello scorso anno) dove chiunque può conoscere un piccolo tassello di un universo variegato.

La mostra dunque si propone di avvicinare non solo coloro che hanno vissuto il cinema degli ultimi quarant’anni, ma anche e soprattutto chi, attraverso dei “semplici” oggetti pregni di significato e storia, possono esplorare una piccola parte del grande mondo della cinematografia.