Molto probabilmente siamo di parte ogni qualvolta che ne parliamo, perché innamorati dell’opera, ma nella saga di Harry Potter, libri o film che siano, si trovano delle frasi meravigliose, potremmo dire “magiche”. Allo stesso tempo, quindi, restiamo delusi, quasi arrabbiati, quando vediamo nel web, siti specializzati compresi, frasi spacciate per citazioni da Harry Potter.
Non ce n’è bisogno, per un’opera già così fantastica in tutti i sensi. Inoltre, esse creano confusione anche all’interno del fandom più accanito, finendo per sfociare in un vero e proprio effetto Mandela (allucinazione collettiva). Dato che la mente umana è fallace, qualcuno giura di aver letto o sentito quelle frasi all’interno dell’opera letteraria o cinematografica, ma evidentemente le ha lette da qualche altra parte e le ha sempre ritenute vere. Vediamo quali sono e perché si sono diffuse.
“Essere diversi non è una cosa cattiva. Significa che sei abbastanza coraggioso da essere te stesso.” (Luna Lovegood)
Questa frase si trova ovunque in giro per il web, nonché nel merchandise dedicato alla saga, riferita a Luna Lovegood. Peccato che questo personaggio non abbia mai pronunciato tale battuta, né in un libro né in un film della saga. Certo, sono parole che potrebbero benissimo uscire dalla sua bocca e ci sono alcune sue frasi che somigliano a questa citazione. Basta pensare allo scambio di battute con Harry nel quinto film nella scena dei Thestral, dove viene toccato appunto il tema della diversità.
Eppure, tale citazione non è autentica. Cerchiamo dunque di capire come abbia fatto a diffondersi e da chi sia partita. Nell'”originale” inglese la citazione suona così:
Being different is not a bad thing. It means you are brave enough to be yourself.
Cercando questa frase in inglese sul web, spunta subito il nome di Luna Lovegood. ScreenRant la posiziona addirittura al primo posto tra le migliori citazioni della ragazza Corvonero, citandola alla fine dell’articolo come la frase che incapsula meglio il personaggio.
Un altro autore al quale viene spesso associata questa citazione, soprattutto se la si cerca in francese, è Albert Camus, il famoso filosofo del Novecento, autore di scritti come “Lo straniero” e “La peste”. La pagina francese di Wikiquote dedicata allo scrittore la riporta tra gli apocrifi, cioè tra le citazioni attribuite a lui ma non autentiche.
A questo punto si può affermare che non si conosce il vero autore di questa bellissima frase. Gli Inglesi la associano alla loro J.K. Rowling, i Francesi al loro Camus, a questo punto noi Italiani potremmo inventarci, ad esempio, che è di Italo Calvino e saremmo tutti contenti.
Al contrario, si può benissimo immaginare come si sia diffusa come frase di Harry Potter. Semplicemente, qualcuno a pensato di riportare questa citazione sotto un’immagine di Luna, non volendo per forza di cose attribuirgliela. Qualche altro utente ha poi pensato che invece le cose fossero collegate e, senza controllare i libri, ha iniziato a inserire “Luna Lovegood” come firma di questa citazione. Così, man mano, è diventata una “sua” frase.
“Non possiamo scegliere il nostro destino, ma possiamo scegliere le persone” (Albus Silente)
Albus Silente è stato quasi sempre il personaggio scelto dalla Rowling quando ha voluto comunicare un insegnamento di vita. Questo è la causa, ma anche la conseguenza, dell’aura di saggezza che lo pervade. Qualcuno però ha voluto esagerare, attribuendogli dei consigli che non provengono dalla sua bocca.
Il più diffuso, che ad esempio potete trovare qui nella sezione “Frasi Harry Potter amicizia: dal libro all’eternità”, è quello secondo il quale noi possiamo scegliere le persone. Questa sembra essere una traduzione grossolana di una frase che già di per sé non è autentica e neanche corretta nella grammatica inglese (se ne discute qui su Reddit), ma che gira come un passaggio tratto dal quinto libro, L’Ordine della Fenice:
We can’t choose our fate, but we can choose others. Be careful in knowing that.
Suonerebbe come un messaggio di monito in cui Silente chiede a Harry di fare attenzione perché può scegliere i destini degli altri. Certo, alla fine del libro c’è un lunghissimo discorso sulla Profezia che rende inevitabilmente Harry vittima o carnefice, ma il Preside di Hogwarts non ha mai detto ciò, né nulla di simile.
Al contrario, Silente ha sempre rimarcato l’importanza delle scelte che facciamo, e sarà proprio l’ultima decisione di Harry, la più importante e difficile, ovvero quella di consegnarsi spontaneamente alla morte, a salvare lui stesso e il Mondo Magico. Il ragazzo era quindi pienamente padrone del suo stesso destino.
“Lei non è Hermione” (Ronald Weasley)
Qui non parliamo di una singola frase, ma di un intero scambio di battute che sarebbe avvenuto tra Harry e Ron in qualche momento del sesto libro o film, quando Ron era conteso, e lui stesso confuso, tra Lavanda e Hermione.
Ron: “Ho un dilemma. Io amo Hermione ma amo anche Lavanda.”
Harry: “Ho un’idea: crea un elenco di svantaggi per ognuna di loro. Vedrai quella con il tratto peggiore e la tua decisione sarà facile dopo.”
Ron: “Che è idea brillante. Va bene.. Hermione: controllo, capelli arruffati, sapientona e parla troppo.”
Harry: “Bene, ora trova qualcosa di brutto per Lavanda.”
Ron: “…lei non è Hermione.”
In tal caso l’origine è chiara. Si tratta di una headcanon, una storia inventata dai fan che coinvolge personaggi di una saga e che non altera il canone della storia principale. Anche noi stessi l’abbiamo proposta su Facebook e Instagram. A volte questa headcanon è citata giustamente come tale, come in questo caso, dove viene citata persino la nostra pagina (scritta però in modo sbagliato). Altre volte, come qui, essa è riportata erroneamente come citazione da Harry Potter e il Principe Mezzosangue.
Eppure, né nel libro né nel film c’è questo scambio di battute, che forse qualcuno confonde con quello della scala delle pelli del sesto film. Si tratta in realtà di una rivisitazione in chiave potteriana di una scena di Friends, la celebre serie TV americana andata in onda dal 1994 al 2004, creata da David Crane e Marta Kauffman. A parlare sono in realtà Chandler e Ross, con quest’ultimo che capisce di essere innamorato di Rachel e non della fidanzata Julie.
“Dove si trova il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore”/“L’ultimo nemico che sarà sconfitto è la morte” (Harry Potter e i Doni della Morte)
No, calma, non stiamo negando l’esistenza di queste frasi nell’ultimo libro della saga. Sono infatti le iscrizioni sulle tombe rispettivamente di Silente e dei Potter. Non è però del tutto corretto riportarle come citazioni dalla saga di Harry Potter, dato che andrebbe citata la fonte primaria, ossia la Bibbia.
Il testo sacro del Cristianesimo contiene queste due frasi rispettivamente nei Vangeli e nella Prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi. La Rowling ha dichiarato, a proposito di esse, che rappresentano i messaggi finali dell’intera opera.
Per quanto riguarda la prima frase, l’insegnamento è quello di non sprecare la propria vita nel rincorrere beni materiali ed effimeri e la riportiamo nelle versioni di Matteo e di Luca:
Non accumulate per voi tesori sulla terra dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
Mt 6, 19-21
Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
Lc 12, 32-33
La seconda frase, un po’ più complicata da spiegare, si riferisce alla capacità di vedere “oltre” la morte, di non avere paura di essa, cosa che può avvenire soltanto seguendo una certa strada.
Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza. È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte.
1Cor 15, 24-26
In ogni caso, se volete approfondire il rapporto tra Harry Potter e la religione, vi rimandiamo a quest’articolo.
Bonus: il “Sempre” di Alan Rickman
Chiudiamo con questo bonus che non rappresenta una falsa citazione dai libri o dai film, ma un’intervista che un attore della serie avrebbe rilasciato poco prima di morire. Parliamo di Alan Rickman, l’amatissimo e indimenticato interprete del professor Piton, l’unico che riesce a mettere tutti d’accordo sul personaggio più divisivo della saga. In questa fantomatica intervista l’attore avrebbe ricalcato il celebre scambio di battute con Silente:
Quando avrò 80 anni e sarò seduto sulla mia sedia a dondolo, starò leggendo Harry Potter. La mia famiglia mi dirà “Dopo tutto questo tempo?” e io risponderò “Sempre”.
Si tratta però di una bufala che ha fatto il giro del mondo in poche ore il giorno della morte dello stesso Alan, il 14 gennaio 2016, partita da un utente di Tumblr che ha voluto strafare con tale messaggio di cordoglio.
Business Insider conferma infatti che Rickman non ha mai detto tale frase. L’utente di Tumblr ha semplicemente preso questa frase dal web, che non è altro che una dichiarazione di amore alla saga da parte di un comunissimo fan di Harry Potter, e l’ha attribuita ad Alan. Evidentemente, lo scopo era quello di ricevere un maggior numero di consensi e condivisioni, sfruttando in maniera becera il decesso dell’attore.
Queste sono le frasi “fasulle” di Harry Potter che abbiamo trovato in giro per il web. Probabilmente ne conoscerete altre, quindi non esitate a commentare!