In questo articolo approfondiamo le due classificazioni operate dal Ministero della Magia per suddividere le creature del mondo magico, una basata sulle caratteristiche principali delle creature e l’altra sulla loro pericolosità.
Il mondo magico è popolato da tantissime creature che variano dal piccolo e docile Asticello al gigantesco e temibile Drago. Per semplificare la regolamentazione delle creature magiche il Ministero della Magia ha ideato due classificazioni, basate l’una sulle caratteristiche principali e l’altra sul tasso di pericolosità.
In base alla prima delle due classificazioni le creature si distinguono in tre categorie: Esseri, Animali e Spiriti. Come vedremo, tuttavia, da sempre questa divisione ha generato più confusione che facilitazione, non di rado mettendo in risalto dissapori tra creature. In base alla seconda classificazione, invece, le creature sono divise in cinque livelli in base alla loro pericolosità.
La classificazione in base alle caratteristiche principali
Gli Esseri
Le caratteristiche per guadagnare lo status di Essere sono state a lungo dibattute nel Governo magico. Uno dei primi tentativi fu fatto da Burdock Muldoon, Capo del Consiglio Magico (organo poi sostituito dall’attuale Ministero della Magia), nel XIV secolo.
Secondo Muldoon dovevano essere considerate Esseri tutte le creature del mondo magico in grado di camminare su due gambe. Per esclusione, tutte le creature che non possedevano questo requisito dovevano considerarsi appartenenti alla categoria Animali. Tuttavia, questo indice si riveló fin da subito fallace. Infatti, durante il primo vertice per discutere le leggi magiche si presentarono creature, come ad esempio i Troll, totalmente inadeguate a sostenere una discussione civile.
Un secondo criterio di classificazione venne ideato da Madama Elfrida Clagg, che succedette a Muldoon nel ruolo di Capo del Consiglio Magico. Clagg tentò di porre come requisito la capacità di parlare la lingua umana. Tuttavia, anche questo secondo tentativo si rivelò un buco nell’acqua. In questo caso, infatti, i Folletti insegnarono ai Troll alcune semplici frasi e si venne a creare una situazione non dissimile a quella precedente.
Finalmente, nel 1811, il Ministro della Magia Grogan Strump mise a punto una definizione di Essere soddisfacente, idonea a risolvere, almeno in parte, la questione. Da quel momento, è considerato Essere qualunque creatura dotata di intelletto in grado di comprendere e stilare le leggi della comunità magica.
Gli Animali
Rientrano nella categoria degli Animali tutte le creature che non hanno i requisiti per ottenere lo status di Esseri. Tuttavia, fanno parte degli Animali anche creature che, pur dotate di un intelletto pari a quello degli Esseri, hanno rifiutato l’inserimento in questa categoria ovvero sono ritenute troppo pericolose.
Hanno rinunciato espressamente allo status di Esseri sia i Centauri (se volete conoscere meglio queste creature cliccate qui) che i Maridi. I Centauri, pur ritendosi dotati di un intelletto superiore a quello dei Maghi, non hanno accettato di avere lo stesso status di creature quali le Megere e i Vampiri. Queste creature hanno dunque fatto istanza per essere escluse degli affari dei maghi. Il Ministero ha accolto, seppur con riluttanza, tale richiesta.
Nonostante, per ragioni di completezza, vengano fatti rientrare, per esclusione, tra gli Animali, sia i Centauri che i Maridi vivono in comunità molto complesse. Queste ultime sono completamente in grado di sopperire a tutti i loro bisogni e sono dotate di propria regolamentazione.
Gli Spiriti
Inizialmente, la classificazione delle creature comprendeva solo Esseri e Animali. L’estensione delle categorie a quella degli Spiriti è dovuta al già menzionato Ministro della Magia Strump. In realtà, furono proprio i Fantasmi a far notare a Strump il paradosso di essere inseriti nella categoria Esseri pur essendo innegabilmente “ex Esseri”. A questo punto, la classificazione delle creature divenne ufficialmente una tripartizione, ricomprendendo anche la categoria Spiriti. Di tale categoria fanno parte i Fantasmi e i Poltergeist.
I Lupi mannari
I Lupi mannari (di cui vi parliamo approfonditamente in questo articolo) costituiscono un’eccezione alla categorizzazione sopra delineata. Infatti, quando queste creature non sono in stato di trasformazione sono classificate come Esseri, mentre, quando sono trasformati rientrano nella classificazione di Animali.
Il Registro dei Lupi mannari e l’Unità di cattura dei Lupi mannari sono sotto la Divisione Bestie dell’Ufficio Regolazione e Controllo delle creature magiche (di cui parleremo nell’ultimo paragrafo). Vi era, invece, un Ufficio dedicato ai servizi di sostegno dei Lupi mannari sotto la Divisione Esseri. Quest’ultimo venne, però, cancellato poiché nessun Lupo mannaro aveva mai usufruito del servizio.
La classificazione in base alla pericolosità
Il secondo dei due tipi di classificazioni fatto dal Ministero riguarda il grado di pericolosità delle creature magiche. In particolare, vengono individuati cinque livelli di pericolosità, rappresentati simbolicamente con una scala da una a cinque X.
Nella prima categoria rientrano gli animali descritti come “noiosi“. Per fare un esempio, appartengono a questa categoria i Vermicoli. Questi ultimi non sono altro che insulse creature simili a vermi dei quali non è possibile distinguere il capo dalla coda.
Alla seconda categoria appartengono le creature reputate innocue tanto da poter essere addomesticate. Tra queste, vi sono Gnomi e Avvincini, entrambe creature piuttosto fastidiose che, tuttavia, non rappresentano un pericolo.
La terza categoria risponde all’assunto ‘un mago capace dovrebbe cavarsela’. Appartengono a questa categoria, ad esempio, i Berretti rossi. Queste ultime sono creature, simili agli Gnomi, piuttosto aggressive che, però, possono essere respinte con semplici incantesimi. Anche gli Ippogrifi (per sapere tutto sull’argomento leggete questo articolo) fanno parte di questa categoria. La razza di Fierobecco, infatti, pretende dei particolari accorgimenti da parte maghi che vogliano addestrarli.
La quarta categoria ricomprende le creature definite pericolose che richiedono la conoscenza specialistica di un mago esperto. Tra queste vi sono, per esempio, i Troll. Rientrano in questa classificazione anche i Centauri, i Maridi e gli Unicorni. A tali creature sono attribuite quattro X non per la loro aggressività ma perchè devono essere trattate con grande rispetto. Anche le Fenici, creature gentili e affatto pericolose, rientrano in questa categoria poiché sono pochissimi i maghi riusciti ad addomesticarle.
L’ultima categoria riguarda le creature definite “note ammazzamaghi”, impossibili da addestrare o addomesticare. Come si può immaginare, fanno parte di questa categoria i Draghi, le Acromantule e i Lupi mannari in stato di trasformazione.
L’Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche
L’organo preposto a gestire i rapporti tra le creature magiche è l’Ufficio Regolamentazione delle Creature Magiche. Quest’ultimo ha altresì il compito di tenere le creature magiche nascoste agli occhi dei babbani e gestire eventuali incidenti.
L’ufficio, sito al quarto livello del Ministero della Magia, comprende le Divisioni Esseri, Animali e Spiriti, rispecchiando la prima delle due classificazioni del Ministero. Fanno parte di tale organo, inoltre, l’Ufficio delle Relazioni con i Folletti e lo Sportello Consulenza Flagelli.
Infine, esiste il Comitato per la soppressione delle creature pericolose, abilitato a decidere sull’eventuale eliminazione delle creature ritenute ingestibili.
Le creature del mondo magico sono tanto affascinanti quanto difficili da gestire. Le due classificazioni menzionate sono efficaci secondo voi per distinguere le creature magiche? Qual è la categoria che vi incuriosisce di più?
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