L’ inizio degli anni Novanta, una madre sola, in preda alla depressione, cerca aiuto dal suo medico del Servizio sanitario nazionale a Edimburgo. La dottoressa è in ferie e la riceve il sostituto che non capisce la gravità della situazione e se la sbriga consigliandole di parlare di tanto in tanto con l’ infermiera se si sente ancora giù.
“Intorno ai venticinque anni ero veramente alla miseria, sola e con una figlia piccola. Non potevo permettermi nemmeno una casa in cui vivere e sono andata a picco. Ciò che mi ha fatto cercare aiuto è stata probabilmente mia figlia: mi dava conforto, mi teneva con i piedi per terra e mi faceva pensare che non era giusto che crescesse con una madre in quello stato”.
Il primo tentativo di cercare aiuto da un medico non fu però dei migliori.
JK Rowling racconta infatti che il suo medico di fiducia non c’era e la sostituta le disse solo di “passare a farsi una chiacchierata con l’allieva infermiera quando si sentiva un po’ giù”.
Per fortuna lasciò degli appunti per la dottoressa titolare che quando rientrò un paio di settimane più tardi la richiamò per un colloquio al termine del quale le propose una serie di sedute di terapia comportamentale.
“Devo quindi dire che è anche grazie a questa dottoressa se riuscii ad uscirne”.
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