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La Magia di MinaLima: volume I

14 Novembre 2025 beat-napo 6 min read

La Magia di MinaLima: volume I

14 Novembre 2025 Becks 6 min read

Nel libro La Magia di MinaLima i due designer dei film di Harry Potter ci svelano i segreti di come siano arrivati a costruire i vari oggetti di scena che tutti noi abbiamo amato.

Come già accennato in questo articolo, il libro di Miraphora Mina ed Eduardo Lima ci racconta tutti i dietro le quinte del set più magico del mondo. I due designer parlano della loro entrata nel mondo di Harry Potter e di come siano nate le idee per ogni oggetto magico e ogni luogo caratteristico della saga.

La lettera di Hogwarts

Non potevamo non cominciare con la lettera che Harry riceve nel primo film, sancendo l’inizio del suo percorso all’interno del mondo magico. La lettera di ammissione di Harry Potter è il primo oggetto di scena che realizzato per i film. Mina e Lima raccontano che, dato che era il primo oggetto magico ad apparire sullo schermo, esso dovesse essere facilmente riconoscibile e, soprattutto, memorabile!

J.K. Rowling ha descritto nel dettaglio la busta e il suo contenuto; quindi, da questo punto di vista i due erano leggermente avvantaggiati. Allo stesso tempo, però, hanno dovuto creare un oggetto che tenesse fede alle parole della scrittrice, che era riuscita a rendere la lettera per Hogwarts indimenticabile per i fan.

Mina ha scritto a mano la busta con l’inchiostro verde smeraldo, usando una penna calligrafica tradizionale. La lettera doveva lasciar intravedere la personalità della McGranitt, quindi ha avuto particolarmente cura della forma dei caratteri e della scelta dell’inchiostro. Tutti gli altri dettagli, come lo stemma in ceralacca e il nome del preside di Hogwarts danno l’idea che la scuola sia un luogo reale. La lista delle attrezzature era davvero lunga per essere solo una pagina, ma Mina ha trascorso gran parte della sua infanzia a creare libri in miniatura e per lei è stato più un piacere che un lavoro.

Una volta finito l’oggetto di scena originale, ne hanno realizzati una ventina, per consentire primi piani e altre inquadrature. La difficoltà è arrivata quando i due designer hanno scoperto che le lettere, che dovevano essere trasportate da gufi veri, erano troppo pesanti per loro!

Si sono quindi affrettati a realizzarne delle versioni più leggere, con la stessa carta usata per le banconote. Queste versioni sono state usate anche per la scena in cui una valanga di lettere si riversa nel salotto, momento per cui il reparto effetti speciali ha creato una macchina apposita per sparare le lettere una dietro l’altra.

Oggi, alla House of MinaLima si può commissionare a Mira una lettera su misura indirizzata a chi si vuole! Per Mira ormai è del tutto naturale intingere la penna d’oca nell’inchiostro color smeraldo tramutarsi nella professoressa McGranitt.


La Mappa del Malandrino

Uno degli oggetti di scena sicuramente più impegnativi, è la Mappa del Malandrino, introdotta nel terzo libro e nel terzo film. Non appena pronunciata la famosa frase: “Giuro solennemente di non avere buone intenzioni” appaiono delle linee d’inchiostro che si allungano lentamente sulla pagina fino a formare una mappa di Hogwarts che mostra ogni angolo del castello, compresi i passaggi segreti. Inoltre, rivela la posizione di ogni persona all’interno della scuola.

Dopo aver letto questa descrizione, Mina e Lima erano eccitati e scoraggiati in egual misura. Per loro era impossibile che due designer babbani potessero produrre un oggetto così magico.

Sapevano di dover ricreare la vera essenza di Lunastorta, Ramoso, Codaliscia e Felpato, così come dovevano catturare l’identità di Hogwarts, fatta di scale che si muovono, corridoi misteriosi e stanze pericolose. I due scenografi volevano evitare di affidarsi alla solita “mappa del tesoro” e quindi hanno optato per una rivisitazione della tipica cartina stradale pieghevole del Regno Unito.

La carta doveva piegarsi facilmente e, inoltre, doveva essere maneggevole. Dopo un primo tentativo con la pergamena vera, hanno optato per quella finta, di alta qualità e più facile da maneggiare e riprodurre. Sono state fatte varie copie, non solo per sostituire quelle danneggiate ma anche per ingrandire alcune sezioni della mappa per i dettagli.

L’idea chiave, però, è arrivata da Mira: si è imbattuta in alcuni disegni Settecenteschi di animali fatti con le parole. I primi tentativi con il lettering sono stati di tipo figurativo ma poi sono diventati più stilizzati. Ovviamente si sono basati sulla scenografia del film, quindi si è fatto riferimento ai disegni di Hogwarts creati da Stuart Craig.

L’ideazione delle pieghe e il suo assemblaggio sono stati un’altra sfida. Alfonso Cuaron si è interessato molto alla creazione di questo oggetto di scena, incoraggiando Mina e Lima a renderlo sempre più dettagliato e stratificato.

Una volta completato il disegno a inchiostro, ogni sezione è stata scansionata e stampata prima di essere unita per formare una mappa lunga quasi due metri. Subito dopo hanno eseguito “l’invecchiamento della carta”: Mina e Lima non hanno condiviso con noi gli ingredienti della loro pozione invecchiante ma sappiamo che per loro è stata la parte più divertente!

L’ultima fase è stata la piegatura, che ha richiesto grandissima precisione. Nonostante le pressioni che venivano dal set, Mina e Lima si sono adoperati lentamente per non vanificare tutto il lavoro e rendere la mappa il più perfetta possibile. Malgrado il duro lavoro che ha comportato, la mappa del malandrino è sicuramente uno degli oggetti di scena di cui vanno più fieri!


Il Torneo Tremaghi

Il Calice di Fruoco e il suo scrigno sono perfetto esempio di collaborazione di successo tra Mina-Lima e il dipartimento di produzione oggetti di scena. Dai disegni di Mina e Lima hanno ricavato la massiccia base da un intero tronco di olmo inglese. Il legno è stato poi fatto essiccare, spaccandosi e assumendo l’aspetto che i due cercavano, come se si muovesse e cambiasse forma.  Lo scrigno, realizzato in legno e poi dorato e impreziosito da gioielli, ha un aspetto che rimanda alla chiesa del Medioevo.  

Per l’uovo d’oro si sono ispirati al gioielliere russo Fabergé, che ha creato la sua leggendaria serie di uova imperiali per la famiglia reale russa. Questo oggetto in particolare è stato arduo da sviluppare: si compone di diversi livelli, ognuno dei quali racconta un pezzo della sua storia.

Il guscio è dorato e inciso con motivi gotici e rune che alludono alla sua natura magica e al suo legame con Hogwarts e si apre ruotando un fermaglio a forma di gufo sulla parte superiore. Quando poi le ali sono allineate correttamente, si arriva all’ultima parte dell’uovo, il cui interno è traslucido e pieno di bolle, indizio per la prova successiva del torneo.

Altro elemento necessario per il Torneo Tre Maghi, è stata la creazione degli stemmi di Durmstrang e Beauxbatons. Nell’ideare gli stemmi si è cercato di richiamare le complesse tradizioni dell’araldica, che utilizzano colori e simboli per rappresentare culture e retaggi diversi Durmstrang, una scuola maschile dalla reputazione feroce e pericolosa. Lo stemma, di colore oro, verde e rosso sangue, è abbellito da un’aquila bicipite ad ali spiegate, strettamente associata alla nobiltà, alla forza e al potere delle alleanze.

Beauxbatons, invece, è una scuola femminile con sede in Francia. Il loro delicato stemma verde e oro presenta due bacchette incrociate, in riferimento all’immagine tradizionale delle spade incrociate, e suggerisce che le allieve sono pronte a combattere. Il bordo ornamentale si ispira allo stile Rococò, popolare nella Francia del XVIII secolo.

Infine, per quanto riguarda la Coppa Tre Maghi, i due designer hanno svolto un ottimo lavoro con il reparto di oggetti di scena. Il punto di partenza era ovviamente l’antichità della Coppa. Volevano trasmettere la sensazione che il torneo avesse una lunga storia e che quindi la coppa fosse passata di mano più volte. Hanno scelto il peltro, un metallo molto diffuso nel medioevo, più scuro e meno lucente dell’argento. Per esprimere il triplice aspetto della Coppa, hanno creato manici a forma di drago, che sembrano prendere vita quando si avvolgono intorno alla Coppa.


Questi sono stati gli oggetti di scena la cui realizzazione ci ha colpito di più all’interno del primo volume di MinaLima. E voi conoscevate questi segreti dietro alcuni degli oggetti più famosi del mondo magico? Il viaggio prosegue con la parte II!

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