È da qualche tempo che tra J.K. Rowling e la comunità LGBT+ si respira una certa tensione, iniziata circa un anno fa quando la scrittrice di Harry Potter si schierò a sostegno di Maya Forstater alla notizia del suo licenziamento per le sue posizioni radicali in merito alle persone transgender.
Più recentemente, in questi giorni, la scrittrice di fama mondiale e “mamma” di Harry Potter J.K. Rowling si è trovata nuovamente al centro della bufera, dopo una risposta su Twitter a un post di Devex, che affermava: “Opinione: creare un mondo post-COVID-19 più equo per le persone che hanno le mestruazioni”.
La risposta della Rowling non ha tardato ad arrivare, affermando: “Sono sicura che c’era una parola per quelle persone. Qualcuno mi aiuti”, riferendosi alla scelta di parole “le persone che hanno le mestruazioni”.
A questo sono seguiti una serie di commenti e accuse nei confronti della Rowling, tra cui l’appellativo TERF (Trans-exclusionary radical feminism), ovvero sia una branca del femminismo radicale caratterizzato dalla transfobia e – più nello specifico – dalla transmisoginia.
“”TERF”, “Feminazi”, “Strega”. I tempi cambiano, l’odio delle donne è eterno.”
Risponde la Rowling alla valanga di insulti e commenti offensivi che hanno invaso Twitter, portando addirittura l’hashtag #JKRowling nella top 3 di tendenze.
I tweet successivi della Rowling, con l’intento di placare la tempesta in corso, non hanno fatto altro che scaldare ancora di più la situazione:
“Se il sesso non è reale, non c’è attrazione per lo stesso sesso. Se il sesso non è reale, la realtà vissuta delle donne a livello globale viene cancellata. Conosco e amo le persone trans, ma cancellare il concetto di sesso rimuove la capacità di molti di discutere in modo significativo delle loro vite. Non è odio dire la verità”.
e ancora:
“L’idea che le donne come me, che sono state empatiche con le persone trans da decenni, sentendo un’affinità perchè sono vulnerabili allo stesso modo delle donne – vale a dire, alla violenza maschile – ‘odiano’ le persone trans perché pensano che il sesso sia reale e ha vissuto conseguenze – è un’assurdità”.
L’associazione LGBT+ GLAAD ha risposto alle affermazioni di J.K. Rowling sostenendo che quest’ultima, nonostante sia la creatrice di un mondo magico che dovrebbe essere indirizzato a chiunque, non fa altro che allinearsi “a un’ideologia che distorce volontariamente i fatti sull’identità di genere”. E ha proseguito poi con: “Cercate una lettura estiva? L’autore di Percy Jackson, Rick Riordan, non è transfobico”.
Facendo un passo indietro, ricordiamo l’episodio di un anno fa che vide la Rowling nettamente in opposizione con la comunità LGBT+: il caso di Maya Forstater.
Maya Forstater era un’impiegata presso il Center for Global Development quando venne licenziata a causa delle sue affermazioni sulle persone transgender.
“Quello che mi sorprende di più è che le persone intelligenti che ammiro, che sono assolutamente pro-scienza in altre aree e che difendono diritti umani e diritti delle donne si facciano in quattro per evitare di dire la verità, che gli uomini non possono trasformarsi in donne.”
Questa una delle affermazioni che hanno portato al suo licenziamento, con una lettera da parte del suo datore di lavoro che sosteneva che parole del genere non fossero adatte a una società democratica.
Venuta a conoscenza dell’accaduto, J.K. Rowling ha lanciato su twitter l’hashtag #IStandWithMaya, il che ha scatenato non poche polemiche e reazioni sconcertate.