J.K. Rowling continua a essere nell’occhio del ciclone per le sue opinioni controverse riguardo le persone transgender e l’identità di genere. Sono ormai ben note le sue posizioni, che hanno portato l’autrice della saga di Harry Potter a essere etichettata da alcuni come TERF (acronimo di trans-exclusionary radical feminist). Oggi, la Rowling attacca direttamente due famosi volti del franchise: Daniel Radcliffe ed Emma Watson.
Facciamo un passo indietro e ricostruiamo ciò che nel tempo ha portato il nome di J.K. Rowling a essere associato non più alla sua saga di fama internazionale, Harry Potter, bensì alle dichiarazioni controverse riguardo le persone transessuali.
Tutto è partito circa quattro anni fa, quando la Rowling ha risposto ironicamente a un post della Devex che parlava di “persone con le mestruazioni”, affermando “Sono sicura che c’era una parola per quelle persone. Qualcuno mi aiuti”.
Da lì un crescendo di dichiarazioni a dir poco controverse sul sesso e l’identità di genere, che hanno portato la stragrande maggioranza delle persone e le comunità LGBTQ+ a schierarsi contro la scrittrice britannica, etichettata addirittura da alcuni come TERF (acronimo di trans-exclusionary radical feminist).
Se il sesso non è reale, non c’è attrazione per lo stesso sesso. Se il sesso non è reale, la realtà vissuta delle donne a livello globale viene cancellata. Conosco e amo le persone trans, ma cancellare il concetto di sesso rimuove la capacità di molti di discutere in modo significativo delle loro vite. Non è odio dire la verità
Le reazioni del cast di Harry Potter
Non c’è voluto molto prima che diversi membri del cast delle saghe di Harry Potter e Animali Fantastici prendessero posizione rispetto alle dichiarazioni della Rowling e al trattamento che l’opinione pubblica ha da tempo riservato lei.
Ma se c’è chi come Ralph Fiennes, Helena Bonham Carter ed Evanna Lynch che si è concentrato principalmente sulla gogna mediatica che l’autrice sta vivendo da anni a questa parte, fatta di minacce e insulti, difendendola, altri invece hanno risposto alle sue dichiarazioni ponendosi in posizione totalmente contraria.
Daniel Radcliffe, sul nascere delle polemiche, aveva risposto:
Le donne transgender sono donne. Qualsiasi affermazione contraria cancella l’identità e la dignità degli individui transgender e va contro tutte le informazioni provenienti dalle associazioni sanitarie professionali che sono sicuramente più esperte in materia di me o di Jo (J.K. Rowling). […] È chiaro che dobbiamo fare di più per supportare le persone transgender e non-binarie, e non invalidare le loro identità a causare ulteriori danni (morali e non).
Sulla stessa linea, anche attori come Emma Watson ed Eddie Redmayne si erano schierati contro le parole della scrittrice. Nello specifico, il protagonista di Animali Fantastici aveva così commentato:
Come qualcuno che ha lavorato con entrambi, J.K. Rowling e membri della comunità trans, volevo chiarire chiaramente da che parte mi trovo. Non sono d’accordo con i commenti di Joanne. Le donne trans sono donne, gli uomini trans sono uomini e le identità non binarie sono valide.
Mentre Emma Watson aveva replicato poco dopo lo “scoppio” della polemica via Twitter:
Le persone trans sono chi dicono di essere e meritano di vivere la propria vita senza essere costantemente interrogate o sentirsi dire che non sono chi dicono di essere. Voglio che i miei follower trans sappiano che io e tante altre persone in tutto il mondo vi vediamo, vi rispettiamo e vi amiamo così come siete
L’attacco della Rowling verso Emma Watson e Daniel Radcliffe
Ciò che ha scatenato l’attacco da parte di J.K. Rowling verso le star di Harry Potter Emma Watson e Daniel Radcliffe è stata la pubblicazione di uno studio della pediatra Hilary Cass. Si tratta di una revisione indipendente finanziata dallo Stato britannico, la quale avrebbe dimostrato che agli adolescenti in Gran Bretagna sarebbe stato consentito di cambiare il proprio sesso sulla base di “prove deboli”
Dal The Guardian al Telegraph, la notizia è apparsa su tutte le testate giornalistiche inglesi, riportando l’esito dell’inchiesta condotta da ormai quattro anni dalla pediatra. La Cass sosteneva, infatti, che ai minori con dubbi sulla propria sessualità sia stato consentito di cambiare sesso con “troppa facilità”.
Medici e specialisti, dice, avrebbero sbagliato nel loro approccio perché “non esistono ragioni scientifiche per procedere al cambio di sesso sotto i 25 anni” e che “la medicina che si occupa del cambio di genere si appoggia su fondamenta poco sicure”.
Una volta diffuso il resoconto, J.K. Rowling non ha tardato nel pubblicare una serie di tweet a favore di Hilary Cass, scagliandosi contro chi ha sostenuto negli anni posizioni contrarie alle sue, non solo medici ed esperti, ma anche celebrità.
Migliaia di persone sono complici, non solo i medici, ma anche i portavoce delle celebrità, i media indiscussi e le aziende cliniche
In risposta a ciò, alcuni utenti hanno commentato tirando in ballo gli attori Daniel Radcliffe ed Emma Watson, chiedendosi se sarebbero mai arrivate delle scuse da parte loro per essersi schierati contro le opinioni di J.K. Rowling.
A queste parole, la Rowling ha risposto affermando:
Non ne sono sicura, temo. Le celebrità che si sono accodate a un movimento intenzionato a erodere i diritti faticosamente conquistati dalle donne e che hanno usato le loro piattaforme per fare il tifo per la transizione dei minori possono risparmiare le loro scuse per i detrattori traumatizzati e per le donne vulnerabili che fanno affidamento su spazi monosessuali.
La situazione tra J.K Rowling e l’opinione pubblica non sembra vedere un finale roseo all’orizzonte, tutt’altro. Sembra che la frattura tra di lei e i fan che per tempo l’hanno sostenuta sia diventata insanabile, adesso dichiaratamente estesasi anche ad alcuni membri del cast di Harry Potter.