Negli ultimi giorni una nuova polemica si è accesa intorno alla figura di J.K. Rowling, ma questa volta lei non c’entra, almeno non direttamente. Infatti un’autrice transgender ha raccontato nel suo romanzo post-apocalittico proprio la morte della Rowling in un incendio, scatenando molte opinioni contrastanti.
I problemi tra la scrittrice di Harry Potter e la comunità transgender sono ben noti, lei stessa ha più volte ribadito le sue opinioni in merito pubblicamente e per tale motivo ha ricevuto pesanti minacce e insulti. Spesso viene avvicinata alle posizioni delle TERF (trans-exclusionary radical feminist), femministe radicali trans-esclusive, ostili nei confronti delle donne trans, sebbene lei abbia sempre affermato il contrario.
Molto probabilmente è per questa ragione che Gretchen Felker-Martin, scrittrice americana transgender, nel suo romanzo dal titolo “Manhunt” la inserisce tra le TERF che rimangono uccise in un incendio.
Il romanzo “Manhunt”
Si tratta di un racconto post-apocalittico dove un virus ha trasformato tutti gli uomini (dal punto di vista biologico, ovvero le persone con un livello di testosterone in corpo oltre una determinata soglia) in zombie. In questo nuovo mondo sopravvivono le due protagoniste, Beth e Fran, donne transgender, che per restare in vita devono affrontare, oltre agli uomini zombie, le TERF. Tra le fila di questo gruppo c’è attivamente la Rowling, che rimane vittima di un attacco delle protagoniste in un castello in Scozia, dove si era riparata con altre donne dello stesso movimento.
Le critiche
Come prevedibile, questo libro ha ricevuto molte critiche e l’uccisione della Rowling passa addirittura in secondo piano, oltre a essere giudicata inutile, rispetto al contenuto di tutto il romanzo. Per esempio, l’accusa più comune è quella che si tratti di un libro misogino e pieno di violenza gratuita. Altre critiche citano la cinicità e la negatività del romanzo, in quanto la trama è priva di qualsiasi speranza o possibile happy ending per la realtà delle due protagoniste.
Il libro della Felker-Martin è uscito nel mese di febbraio e ha un discreto successo che un gruppo sempre più grande di persone sta cercando di ostacolare mobilitandosi sulla sezione recensioni dei siti Amazon e Goodreads. Sul primo i commenti positivi continuano a superare di gran lunga quelli negativi, mentre sul secondo la situazione è più equilibrata.
Per capire meglio il livello dei commenti su Amazon, ecco la traduzione di uno di questi: “Non capisco come sia possibile che questo libro sia stato pubblicato. L’esistenza di questo libro dimostra ancora una volta che la misoginia va bene fintanto che ti identifichi come membro di un certo gruppo.”
La figura di J.K. Rowling ha sicuramente fatto sì che si parlasse di questo romanzo più di quanto se ne sarebbe parlato altrimenti. Potremmo definire la decisione dell’autrice di inserirla più una mera scelta pubblicitaria che una volontà di denuncia. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte: Daily Mail
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