Sono ormai anni che la “battaglia” tra J.K. Rowling e la comunità LGBTQ+ va avanti, in seguito a una serie di dichiarazioni della scrittrice di Harry Potter riguardo le persone transgender e le questioni di identità di genere. Alcuni le hanno ritenute estreme e discriminatorie, etichettando la Rowling come transfobica. A oggi, lei si definisce “profondamente fraintesa”.
Più di due anni dopo le prime accuse di transfobia rivolte a J.K. Rowling e i conseguenti scambi di battute tra lei e alcuni sostenitori della comunità LGBTQ+ , la scrittrice parla della vicenda dal suo punto di vista, in occasione di una puntata del podcast diretto da Megan Phelps-Roper: The Witch Trials of J.K. Rowling (Il processo alle streghe di J.K. Rowling).
Sul suo profilo Twitter J.K. Rowling ha scritto:
L’anno scorso ho ricevuto una lunga lettera con riflessioni da parte di Megan Phelps, in cui mi invitava a prendere parte a una personale, approfondita discussione con lei sulle questioni che mi hanno coinvolta negli ultimi anni.
Megan ha proposto di aggiungere altre voci per fornire un quadro generale, fornendo il suo punto di vista unico, in quanto ex fondamentalista che ha dedicato la sua vita nell’ultimo decennio a dibattiti complessi.
Ho acconsentito a parlarne con Megan perché, dopo aver letto il suo splendido libro, Unfollow, ho pensato che noi due potessimo avviare un vero dibattito interessante bilaterale, che potesse essere costruttivo.
Chi è Megan Phelps?
Innanzitutto, chi è Megan Phelps-Roper? E perché J.K. Rowling la definisce ex-fondamentalista?
Megan Phelps-Roper è un’attivista politica americana, che fino al 2013 è stata membro della Westboro Baptist Church, fondata da suo nonno Fred Phelps ed etichettata come vero e proprio gruppo di odio per le sue posizioni estreme, soprattutto nei confronti della comunità omosessuale.
La Phelps ha dichiarato di essersi allontanata dalla Chiesa dopo essersi trovata in conflitto con svariate delle sue posizioni, lasciandosi alle spalle quella parte della sua vita.
Il podcast e l’intervento di J.K. Rowling
Il podcast The Witch Trials of J.K. Rowling (Il processo alle streghe di J.K. Rowling) sarà disponibile su Spotify dal 21 febbraio (qui potete ascoltare il trailer), ma la casa produttrice The Free Press ha rilasciato un breve estratto dell’intervento a cura della scrittrice stessa, nel quale afferma:
Non volevo sconvolgere nessuno, ma non ho mai avuto problemi a scendere dal mio piedistallo. Ciò che è interessante degli ultimi anni, particolarmente sui social media, è stato leggere cose tipo: “Hai rovinato la tua eredità. Oh, saresti potuta essere amata per sempre, ma hai scelto di dire questa cosa“. E io penso che non avrei potuto essere più profondamente fraintesa.
La scrittrice fa ovviamente riferimento a quanto accaduto negli ultimi anni, a partire dalla sua difesa nei confronti di Maya Forstater dopo il suo licenziamento, in seguito a una controversa dichiarazione sulle persone transgender, fino alle affermazioni della scrittrice stessa.
Ciò ha portato l’opinione pubblica a definirla “Strega”, “Femi-nazi” e addirittura “TERF” (Trans-exclusionary radical feminism), ricevendo – a sua detta – “così tante minacce da potervi tappezzare casa”.
Oltre a questa intervista, nel podcast saranno presenti anche le dichiarazioni dei sostenitori della scrittrice e di chi, invece, disapprova totalmente le sue posizioni.
C’è da aspettarsi, dunque, un vero e proprio dibattito, in cui avremo l’occasione di ascoltare non solo i due “schieramenti” nei confronti di J.K. Rowling, bensì la scrittrice stessa. Sarà un interessante confronto tra tutte le parti coinvolte, che sicuramente ascolteremo.