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J.K. Rowling cancellata dal Museo della Pop Culture di Seattle

12 Agosto 2023 anna-brus 3 min read

J.K. Rowling cancellata dal Museo della Pop Culture di Seattle

12 Agosto 2023 Hermione 3 min read

Mancavano anche a voi le notizie riguardanti la Rowling e le sue posizioni ideologiche? Eccovi accontentati. L’autrice della nostra saga preferita è stata “cancellata” dal Museo della Cultura Pop di Seattle. Continuate a leggere per scoprire i dettagli.

Da anni zia Jo si può dire che non sia nelle grazie della comunità LGBT+. La creatrice della nostra amata saga è stata più volte accusata di aver assunto posizioni omotransfobiche. Per questo motivo sono state tante le campagne di boicottaggio affrontate: Museum of Pop Culture (MoPOP) di Seattle, Washington firma l’ultimo assalto alla scrittrice. Il museo ha infatti annunciato ufficialmente che non darà più spazio a J.K. Rowling nelle sue esposizioni a causa delle sue opinioni sulle persone transessuali.

Cosa è stato dichiarato

Come riportato dal Telegraph, il museo ha accusato la Rowling di avere opinioni ricche di odio e controverse. Ovviamente il riferimento è alla comunità LGBT+, poiché, come sappiamo, la Rowling nel 2020 finì nella bufera per aver deriso l’utilizzo della frase “persone che hanno le mestruazioni” al posto di “donne”. Pertanto il museo continuerà a mostrare i cimeli dei film di “Harry Potter”, ma verranno cancellati tutti i riferimenti alla creatrice del franchise.

Il museo si schiera inequivocabilmente con le comunità non binarie e transgender. C’è una certa entità fredda, senza cuore e che toglie la gioia nel mondo di Harry Potter e, questa volta, non è un dissennatore. Vorremmo seguire la teoria di internet che questi libri sono stati realmente scritti senza un autore, ma questa persona parla troppo apertamente delle sue visioni piene di odio e divisive per essere ignorata.

Chris Moore, responsabile del Museo

Certo rimuovere tutti gli oggetti che la riguardano, per ridurne l’impatto, non è una soluzione perfetta, ma è quello che il Museo è riuscito a fare in breve tempo, aspettando di capire come comportarsi a lungo termine. Non pago, Moore ha accusato la scrittrice di”fat-shaming“, di”mancanza di rappresentazione LGBTQIA+” e di aver utilizzato “stereotipi razziali” nei suoi libri.


La spinosa questione ideologica

Questo clima di odio e polemiche non è di certo positivo e potrebbe definirsi anche pericoloso, considerando anche il fatto che viene alimentato continuamente. Infatti dall’inizio della saga a oggi, J. K. Rowling è passata da idolo intoccabile per i fan della saga all’essere una figura molto controversa (in questo articolo vi raccontiamo come il rapporto tra il fandom e l’autrice si è sgretolato negli anni).

Il motivo di questo declino, di cui abbiamo parlato in diversi contributi (qui potete trovare un riassunto), attiene alle sue forti dichiarazioni in merito al tema del genere che hanno fatto infuriare la comunità LGBTQ+ e tutti i sostenitori. La questione è molto controversa e abbiamo voluto approfondirla in questo articolo di rispondere a un dilemma etico di non facile soluzione: si può continuare a essere fan della saga pur non volendo sostenere la Rowling?

E purtroppo la questione si è spinta anche oltre: infatti non sono mancate minacce di morte e intimidazioni a carico dell’autrice: “Ne ho ricevute abbastanza da tappezzare la mia casa“, l’ironia della Rowling in un’intervista del 2021 (qui un nostro approfondimento). E ora l’ennesimo “assalto”.


Di certo il tema è delicatissimo, apre molti dibattiti e non si fermerà qui. Cosa ne pensate? Fateci sapere nei commenti.

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Hermione
Hermione

Ingegnere civile, lettrice accanita, potterhead per passione.

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