Gli incantesimi che Harry e i suoi amici studiano alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts sono stati in qualche modo inventati da maghi vissuti prima di loro. Prendiamo ad esempio il Sectumsempra, incantesimo inventato da Severus Piton.
Ma, esattamente, come avviene questo processo? Come viene scoperto o inventato un incantesimo e quali abilità sono richieste?
Cos’è la magia?
Per capire come si inventa un incantesimo bisogna prima di tutto spiegare cos’è effettivamente la magia nel mondo di Harry Potter. Può sembrare paradossale, ma nonostante essa sia presente fin dalle prime pagine del primo libro non ci viene mai fornita una spiegazione su dove “nasca” la magia. Probabilmente la Rowling ha voluto lasciare di proposito un’aura di mistero intorno a questo fenomeno, anche se alcune dichiarazioni rilasciate dopo la fine della saga chiariscono alcuni punti. La magia è una forza sovrannaturale che permette di modificare alcuni aspetti del mondo.
Dunque, per fare un esempio molto semplice, per evocare l’incantesimo Wingardium Leviosa bisogna concentrare questa forza in modo che faccia levitare un oggetto. Possiamo quindi immaginare che, nell’antichità, un mago cercò di far levitare qualcosa e dopo tanti esperimenti riuscì finalmente nel suo intento. Nel ventesimo secolo questo incantesimo è materia del primo anno a Hogwarts, ma in tempi antichi potrebbe essere stato molto difficile inventarlo. Evidentemente non si conoscevano le tecniche adatte (il famoso “agitare e colpire“, come insegna Vitious) e probabilmente non si avevano a disposizione le bacchette.
Fare esperimenti con la magia
Detto questo, sembra proprio che non esista un procedimento unico che possa permettere di inventare un incantesimo. Lo stesso termine “inventare” appare non del tutto corretto, perché in realtà gli incantesimi vengono scoperti. Si tratta semplicemente di provare e riprovare, come ha fatto il professor Piton, che ha scoperto ben sette nuovi incantesimi (una delle tante ricorrenze di questo numero all’interno della saga). A questo punto sembra ovvio che, soprattutto in gioventù, Piton abbia sperimentato tanto con la magia. Una sua frase del primo libro richiama proprio le infinite possibilità di questa forza tuttora sconosciuta:
Non mi aspetto che comprendiate a fondo la bellezza del calderone che bolle a fuoco lento, con i suoi vapori scintillanti, il delicato potere dei liquidi che scorrono nelle vene umane ammaliando la mente, stregando i sensi… Io posso insegnarvi a imbottigliare la fama, la gloria, addirittura la morte.
Harry Potter e la Pietra Filosofale, Capitolo 8
Da dove nascono i nomi
La parte più misteriosa riguarda i nomi degli incantesimi. Il fatto che molte formule magiche riprendano parole latine fa pensare che la maggior parte delle magie che si studiano a Hogwarts siano state inventate nell’antica Roma. Probabilmente pronunciare la formula magica aiuta a concentrare la forza magica sull’oggetto da incantare. Da qui nascerebbe la difficoltà maggiore nel produrre gli incantesimi non verbali, che si studiano al sesto anno a Hogwarts. Potrebbe essere questo, inoltre, il motivo per il quale la formula va pronunciata in maniera corretta (Ron ne sa qualcosa).
Tutti i maghi riescono a scoprire incantesimi?
Inventare incantesimi è prerogativa di maghi e streghe molto potenti e tenaci. La scoperta di un incantesimo, come abbiamo visto, può prevedere mesi, se non anni, di tentativi. La cosa peggiore, però, è che possono esserci degli effetti collaterali. Alcuni esperimenti possono rivelarsi fallimentari e portare danni permanenti. L’esempio più lampante è quello della tragica storia di Pandora Lovegood, la madre di Luna, morta quando un suo esperimento è andato male. Una morte improvvisa e scioccante, un trauma mai superato del tutto da Luna.
Personaggi che hanno inventato incantesimi
Tra quelli che ce l’hanno fatta, oltre al già citato Severus Piton, abbiamo senza dubbio Albus Silente, che più che un incantesimo ha inventato un vero e proprio oggetto (il Deluminatore) e scoperto il modo di comunicare attraverso i Patroni. Anche Fred e George Weasley fanno parte di questa gloriosa lista, grazie ai loro Sognisvegli Brevettati (che permettono di entrare in un sonno ad occhi aperti per 30 minuti), per i quali Hermione si è largamente complimentata con loro.
A proposito di Hermione, ricordate l’incantesimo sulla pergamena dell’Esercito di Silente, che fece comparire i brufoli sul volto di Marietta Edgecombe? Quell’incantesimo potrebbe essere una sua invenzione. Non si hanno infatti notizie di incantesimi simili e non esisteva il controincantesimo, evidentemente perché non era stato ancora scoperto. Inaspettatamente, anche Gilderoy Allock rientra in questa ristretta cerchia di maghi. Quest’articolo di Wizarding World rivela infatti che un suo particolare incantesimo gli permetteva di evocare il Marchio Nero con la sua faccia al posto del teschio.
Abbiamo quindi provato a far luce su un aspetto mai chiarito del tutto all’interno della saga, per il quale ognuno può avere la sua opinione. Aspettiamo quindi di conoscere le vostre nei commenti!