Alcuni la chiamano censura, per altri sono solo adattamenti necessari a non urtare la sensibilità del lettore. Fatto sta che i romanzi di Roald Dahl non sono più come li abbiamo letti da bambini. I dettagli nell’articolo.
Chi non è cresciuto con le storie di Roald Dahl? Se anche non avete mai letto i suoi romanzi sicuramente sarete incappati in qualche film ispirato ad essi. Inoltre, alcuni personaggi iconici creati da Dahl sono ormai entrati nell’immaginario collettivo. È quindi normale che molti siano rimasti colpiti nello scoprire che nelle sue opere sono state recentemente modificate molte parti ritenute offensive. Vediamo insieme cosa è successo.
Chi è Roald Dahl?
Roald Dahl è uno scrittore inglese vissuto in Inghilterra dal 1916 al 1990. È noto soprattutto per la sua copiosa bibliografia composta da libri per bambini. I suoi romanzi hanno venduto oltre 250 milioni di copie di cui più di 3 milioni in Italia.
Tra i suoi scritti più famosi probabilmente conoscerete Matilde (che abbiamo citato in questo contributo sui libri della nostra infanzia), La fabbrica di cioccolato e Le streghe. Queste opere, peraltro, hanno ispirato numerosi film di grande successo.
Le modifiche
Recentemente, un articolo pubblicato sulla rivista inglese Telegraph, ha messo in luce le pesanti modifiche apportate ai romanzi di Roald Dahl. In particolare, l’inchiesta individua (ed elenca puntualmente) oltre un centinaio di cambiamenti effettuati sui testi originali. La maggior parte di questi riguardano aggettivi riferiti alla fisicità dei personaggi o espressioni che rimandano a stereotipi culturali considerati superati.
A titolo esemplificativo, ecco alcune modifiche apportate al romanzo Le streghe. Nella storia, le streghe sono calve e indossano le parrucche, pertanto, il protagonista suggerisce di tirare i capelli a tutte le donne per smascherare le creature nascoste tra loro. Ecco come risponde la nonna:
Non dire stupidaggini. Non puoi tirare i capelli a tutte le donne che incontri, anche se portano i guanti. Provaci e vedrai.
così riporta, invece, la nuova versione:
Non dire sciocchezze. Inoltre, ci sono molte altre ragioni per cui una donna potrebbe indossare una parrucca senza che ci sia nulla di sbagliato.
Oppure, la frase:
Che faccia la cassiera in un supermercato o la segretaria in un ufficio […].
adesso è diventata:
Che sia una grande scienziata o gestisca un’attività […].
Ancora, nella versione originale del romanzo Matilde, la protagonista leggeva le opere di Joseph Conrad e Rudyard Kipling. Nel testo rivisitato, i due autori sono stati sostituiti rispettivamente con Jane Austen e John Steinbeck.
In generale poi sono state espunte espressioni quali “mad” e “crazy” (matto e pazzo), “fat” (grasso) e “ugly” (brutto), sono stati, poi, eliminati i riferimenti alla dicotomia “bianco” e “nero” in qualsiasi ambito e tanto altro.
Il perché di questa scelta
Questa “pulizia” dei romanzi è stata effettuata a partire dal 2020 dalla Roald Dahl Company, che al tempo apparteneva agli eredi dell’autore, in collaborazione con la casa editrice Puffin Books. Nel 2021, la società è stata acquistata da Netflix e l’azione purgativa delle opere di Dahl è proseguita. La scelta è così giustificata nelle pagine introduttive alle nuove edizioni inglese dei libri:
Le parole sono importanti. Le magnifiche parole di Roald Dahl possono trasportare in mondi diversi e far conoscere personaggi meravigliosi. Questo libro è stato scritto tanti anni fa e quindi ne rivediamo regolarmente il linguaggio per assicurarci che possa essere apprezzato da tutte le persone anche oggi.
Un portavoce della Società ha, poi, dichiarato al Telegraph che le modifiche, minime e valutate con attenzione, sono state apportate tenendo immutata la trama, il carattere dei personaggi, nonché l’irriverenza e lo spirito acuto del testo originale.
I termini della polemica
L’inchiesta del Telegraph ha fatto il giro del web e ha scatenato numerose polemiche. Le posizioni sul campo sono due e in netto contrasto tra loro. C’è una (piccola) parte del web che difende la scelta di modificare i romanzi di Roald Dahl. Chi sostiene ciò in genere ritiene che i cambiamenti siano necessari in ragione della continua evoluzione della lingua nonché di una maggiore attenzione verso la sensibilità rispetto al passato.
Tuttavia, la maggior parte dei contributi riportano opinioni di chi ritiene che le opere di Dahl vadano semplicemente contestualizzate nel periodo in cui aono state scritte. Le modifiche in questione sarebbero in quest’ottica il frutto di una strategia commerciale tesa a seguire un filone inutilmente moralistico. Senza contare, inoltre, che il rimaneggiamento dei testi senza il consenso dell’autore può ritenersi un’ingerenza irrispettosa verso la sua arte.
J.K. Rowling e Roald Dahl: polemiche a confronto
Sia Roald Dahl che la Rowling sono stati oggetto di polemiche per le loro controverse dichiarazioni. Per quanto riguarda il primo, sono intervenute persino le scuse dei familiari che potete leggere sul sito ufficiale dedicato all’autore. Riguardo la Rowling, vi abbiamo più volte parlato di quanto accaduto (per esempio, qui). Su questo tema, vi consigliamo di leggere questo interessante contributo.
Al di là di ciò, tuttavia, vien da chiedersi se prima o poi toccherà anche ai volumi di Harry Potter subire una revisione all’insegna del politicamente corretto. Se vi sembra che la saga non abbia profili “problematici” è perché forse non avete mai dato alcuna connotazione negativa alla “Signora Grassa”, per esempio. Inoltre, ci tornano mente le molte polemiche sull’assenza di alcune categorie di minoranze ad Hogwarts. Noi, ovviamente, sperariamo davvero che le opere della Rowling rimangano esattamente come le abbiamo conosciute.
Ora siamo davvero impazienti di sapere cosa ne pensate voi di questa questione.
Fatecelo sapere con un commento!