Tra i tanti piccoli moniti che la Rowling ha inserito nella sua saga mondiale, uno dei più importanti è sicuramente quello legato ai numeri e al modo in cui la storia gira intorno ad essi. Approcciarsi al mondo magico di Harry Potter, per la prima o la ventesima volta, significa entrare in una realtà densa di significati, sotterfugi, indizi nascosti e “passaggi segreti” (che spero possiate imparare meglio di quei due furboni di Fred e George!).
Una prima, raffazzonata, lettura può nascondere agli occhi il grande schema che l’autrice ha nascosto dietro a quelle semplici cifre. In questo articolo cercheremo di analizzare i principali, e di darvi uno sfondo più “schematico” rispetto a quelli che sono i Magic Numbers della saga del maghetto quattrocchi dalle ginocchia nodose.
Il numero 7
È sicuramente il numero magico per eccellenza, potremmo stare qui a descrivere per ore quelle che sono le magie legate a questa cifra, e avremmo bisogno di un articolo intero solo per lui… Ma ehi, aspetta un attimo: lo abbiamo già fatto! Trovi il link qui.
Il numero 3: La scomposizione in “Fatture” prime
A tutti piace giocare con la matematica (riformulo: a tutti piace giocare con la matematica fino a che a questa non vengano inserite lettere o funzioni!). A J.K. Rowling è piaciuto particolarmente ricercare la semplicità della matematica, e inserirla nella sua narrazione.
Il numero 3 segue il numero 7 per importanza e per costanza di utilizzo all’interno di tutta la storia, sia cinematografica che redazionale. I primi esempi che ci vengono in mente sono sicuramente i Doni della Morte (La Bacchetta di Sambuco, la Pietra della Resurrezione, il Mantello dell’Invisibilità) nel settimo capitolo: Harry scopre solo tardi che la vera arma di Silente contro gli Horcrux sono effettivamente i Doni, ma riesce comunque a sfruttarne la loro forza.
Potere e Forza nel numero 3
Impossibile non notare quanto il numero 3 sia radicato all’interno della storia del maghetto, e quanto questo sia in realtà la vera rappresentazione del Potere e della Forza (a differenza del 7: divisione, morte, Horcrux). Una Forza che, probabilmente, la Rowling stessa voleva vedere trionfare; l’eterna lotta tra Harry e Voldemort non è nient’altro che la rappresentazione numerica della lotta tra il numero 3 e il numero 7.
Possiamo vedere tantissime altre manifestazioni del numero 3 all’interno di Harry Potter: il Trio (Harry, Ron e Hermion), il Torneo Tremaghi, le Tre Prove e le 3 Maledizioni Senza Perdono. Sono anche 3 i giri per salvare Fierobecco ed evitare la sua caduta nella Morte (Ancora una volta la lotta tra 7 e 3!).
Il numero 3 è quindi un numero magico estremamente potente ed estremamente rilevante per gli sviluppi della Saga. Rappresenta la Magia intrinseca all’interno dei personaggi e la Forza positiva e negativa (così come vediamo evolversi la positività o negatività del personaggio di Harry durante la serie). Possiamo quindi affermare che la Rowling voglia effettivamente mostrarci quanto la semplicità di un numero possa essere gagliarda contro una Forza magica numericamente esplosiva come il 7.
Il numero 19: Arrivare a Conclusione
Per quanto forti e costanti siano il numero 7 e il numero 3 nello svolgimento della saga, viene spesso sottovalutata tutta quella serie di cifre che rientrano nelle “One Mention” (menzionate una volta sola), o le “Never Mentioned” (mai menzionate, ma semplicemente dedotte dagli amanti studiosi della serie). Il numero 19 fa parte della prima categoria: è stato menzionato alla fine dell’ultimo libro, solo nella parte che riguarda il “post battaglia di Hogwarts”.
Il collegamento religioso del numero 19
Eh già, la Rowling ha scelto, come ambientazione della sua ultima scena, proprio un lasso temporale che succedesse di 19 anni gli ultimi accadimenti. Strano come la scelta sia ricaduta proprio sul 19, un numero che ha moltissimi significati in ambito religioso e astronomico.
Sono proprio 19 gli angeli guardiani dell’Inferno secondo il Corano. Ma anche il numero di verso e di capitolo (19:19) nel quale l’angelo annuncia a Maria la nascita di Gesù. Sembrano connessioni slegate tra loro, in realtà lo stesso Corano cita del numero 19 “una prova per coloro che non credono”, descrivendo appunto il cerchio angelico come una serie di figure che mettono alla prova, accompagnano nella discesa verso la fine della vita.
Ritornando alla Saga magica, possiamo notare come siano proprio 19 i personaggi con un nome iniziante per la lettera P (il maggior numero all’interno della storia). Che siano proprio 19 i “personaggi angelici” che collegano l’inizio e la fine del Wizarding World e che accompagnano Harry Potter nel suo percorso magico?
Il numero 4: Negatività del Non-Magico
Ormai abbiamo compreso quanto J.K. Rowling sia stata attenta nell’utilizzo e nella metodologia di inserimento dei numeri all’interno del mondo magico. Ecco perché cercheremo di dare un significato non solo a numeri potenti come il 3, ma anche a cifre più disprezzate, proprio su ammissione dell’autrice stessa.
Il numero 4 è un numero non magico, estremamente scarno e fortemente deficitario nella lettura della storia potteriana. Il n.4 di Privet Drive, 4 i partecipanti al Torneo Tremaghi (uno dovrà tragicamente morire per ritornare al numero 3). 4 sono anche i Malandrini, che periranno uno dopo l’altro ognuno per un motivo diverso.
Il numero 12: Ripetitività della dozzina
Analizzare la numerologia di Harry Potter significa anche cercare (“semplicemente”) le volte in cui una cifra viene ripetuta. In questo caso “12” è il numero per eccellenza, in quanto l’autrice tende ad utilizzarlo per tutti quei casi sottili, semplici e di routine.
12 sono i lampioni che Silente spegne con il Deluminatore nel primo libro, 12 sono gli abeti nella Sala Grande a Natale. Sono dodici le firme sul foglio di sospensione a carica di Preside che Lucius Malfoy consegna a Silente nel secondo capitolo. 12 i letti nel Nottetempo, al 12 di Grimmauld Place si può trovare il Quartier Generale dell’Ordine della Fenice.
Moltissimi altri casi di utilizzo della “dozzina” o direttamente del numero 12 si possono trovare in tutto l’arco narrativo di Harry Potter. Numeri che spesso non hanno un vero e proprio “potere magico” come per il 7 o per il 3, ma che sicuramente hanno un significato intrinseco per l’autrice, dopotutto, la stessa Rowling ha dichiarato che uno dei suoi capitoli preferiti è “Lo Specchio delle Emarb”, capitolo 12 del primo libro.
È sempre bellissimo dare una propria interpretazione a ciò che si legge, soprattutto nella narrativa fantasy. Per questo motivo vi lasciamo con una lettura totalmente personale di quello che abbiamo visto nella numerologia di J.K. Rowling. I numeri primi (3, 7, 17, 19) sono sempre i più magici e i più importanti, in quanto Unici. Probabilmente, per la scrittrice, l’Unicità rappresenta Potere, Forza e Libertà; e dopotutto, non è quello che pensiamo un po’ tutti?
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