Vi è mai capitato di passare tra gli scaffali di una libreria, ritrovarvi circondati da titoli e generi di ogni tipo, finire nella sezione bambini e trovare Harry Potter? La maggior parte di voi, probabilmente, sarà rimasta scioccata da una simile etichetta, perché nonostante Harry Potter nasca per un pubblico infantile (o comunque giovane), nel corso del tempo la storia ha vissuto una maturazione tale da essere adatta a qualsiasi età.
“Il signore e la signora Dursley, di Privet Drive numero 4, erano orgogliosi di poter affermare che erano perfettamente normali, e grazie tante”
-Harry Potter e la Pietra Filosofale, Il bambino sopravvissuto
Tutto ebbe inizio così, con due normalissime persone di un normalissimo quartiere di Londra, che tutt’a un tratto si sono ritrovate catapultate in una realtà tutt’altro che ordinaria. E che dire del resto? Un ragazzo mingherlino con gli occhiali e una strana cicatrice che, tutt’a un tratto, scopre di essere un mago e, grazie all’aiuto dei suoi fedeli amici, affronta pericoli e nemici inimmaginabili.
Insomma, una classica storia che piace a un pubblico giovane, che educa sui valori dell’amore e dell’amicizia.
Tuttavia, quella che era nata come una saga fantastica per bambini si rivela essere tutt’altro. Le storie cambiano, i personaggi maturano e – nonostante l’ambientazione sia sempre quella di un mondo dominato da animali fantastici e magie – alla base si rivelano esserci tematiche di spessore, in grado di insegnare qualcosa non solo ai più piccoli, ma anche agli adulti.
Vediamo nello specifico quali sono i fattori che possono farci dire con certezza che Harry Potter non è (solo) un libro per bambini.
La trama
Sin dal principio, nonostante possa sembrare un dettaglio familiare a molte storie per l’infanzia, veniamo a conoscenza di una tematica molto importante: la morte, in particolare quella dei genitori di Harry per mano di un uomo malvagio, nel bel mezzo di una guerra: quella tra bene e male.
La morte stessa si rivela essere uno dei punti cardine dell’intera storia: Harry fa da subito i conti con la consapevolezza che le persone, non importa se buone o cattive, muoiono e che rifugiarsi in un universo dove ciò non avviene non causa altro che dolore e negazione per la realtà.
E facendo un balzo in avanti fino all’ultimo capitolo della saga, Harry Potter e i Doni della Morte, ci viene narrata la storia dei Tre Fratelli, coloro che – tentando di sfuggire all’inevitabile destino della morte – si ritrovano davanti a un fato di gran lunga peggiore. Il più saggio tra i tre si rivela alla fine essere colui che decise di salutare la morte come una vecchia amica, proprio come Harry stesso.
L’interpretazione
Dettaglio non da poco è il fatto che, nella grande vastità della storia, adulti e bambini possono dare interpretazioni diverse di ciò che leggono. E mentre i bambini potrebbero tendere a soffermarsi solo su creature magiche, scope volanti, incantesimi e magie, gli adulti, sin dal primo libro, sono in grado di cogliere le già citate tematiche alla base di tutto: dalla morte, alla volontà di potenza di chi stermina terrore e sofferenza, sino alla capacità del bene di vincere sull’odio, anche andando oltre la morte.
Il linguaggio
Da non sottovalutare, infine, è il linguaggio, lo stile di scrittura, che evolve notevolmente dal primo all’ultimo libro.
Abbiamo già visto poche righe fa l’incipit del primo capitolo di Harry Potter e la Pietra Filosofale; diamo un’occhiata a quello de I Doni della Morte.
“I due uomini apparvero dal nulla, a pochi metri di distanza, nel viottolo illuminato dalla luna. Per un istante rimasero immobili, le bacchette puntate l’uno contro il petto dell’altro; poi si riconobbero, riposero le bacchette sotto i mantelli e si avviarono rapidi nella stessa direzione.
«Novità?» chiese il più alto dei due.
«Le migliori possibili» rispose Severus Piton.
Il viottolo era delimitato a sinistra da rovi bassi e selvatici, a destra da un’alta siepe molto curata. I lunghi mantelli dei due svolazzavano attorno alle loro caviglie.”– Harry Potter e i Doni della Morte, L’ascesa del Signore Oscuro
Il clima è totalmente diverso: cupo, oscuro e il presagio di qualcosa di terribile e pericoloso è evidente. E che dire, addirittura, dei titoli di apertura dei diversi film e del loro drastico cambiamento?
Harry Potter non è più un ragazzino e nemmeno i suoi lettori.
Harry Potter ha accompagnato non solo l’infanzia, ma gran parte della vita dei suoi lettori, che anche da adulti non esitano a rileggere o a rivedere (anche fosse la centesima volta) i suoi libri e film. È una storia senza tempo, in grado di accogliere grandi e piccini, perché Hogwarts sarà sempre lì per darvi il benvenuto a casa.