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Perché Harry Potter è influente in Italia e nel mondo?

28 Aprile 2016 mari-gard 3 min read

Perché Harry Potter è influente in Italia e nel mondo?

28 Aprile 2016 Luna 3 min read

Un po’ di anni fa, Facebook ha provato a capire qual è il libro più influente proponendo agli utenti di sei nazionalità diverse – tra le quali l’Italia – la domanda: “Quale libro è sempre stato con te?”

Questi sono i risultati della lista italiana:

  1. Saga di Harry Potter, J.K. Rowling
  2. Cent’anni di solitudine, Gabriel Garcia Marquez
  3. Il ritratto di Dorian Gray, Oscar Wilde
  4. Orgoglio e pregiudizio, Jane Austen
  5. Il signore degli anelli, J.R.R. Tolkien
  6. Il cacciatore di aquiloni, Khaled Hosseini
  7. Il nome della rosa, Umberto Eco
  8. Il piccolo principe, Antoine de Saint-Exupéry
  9. Se questo è un uomo, Primo Levi
  10. Mille splendidi soli, Khaled Hosseini

Harry Potter è in cima alla lista, ma non solo nel nostro paese; Filippine, Brasile, Francia e India hanno anch’esse la saga in primo posto, mentre in Messico è terza.

Dunque, perché Harry Potter è così influente in Italia e nel mondo?

A me piace molto Harry Potter (ma va, che cosa strana) e, tra libri, film, amici potterheads e la pagina stessa, posso dire di sapermi giostrare piuttosto bene nel campo potteriano da molto tempo. Sono molto affascinata dal fatto che la Rowling non abbia smesso di dare qualcosa a noi fan, come per alimentarlo, partendo da Pottermore, ma anche con lo spettacolo teatrale The Cursed Child e la pentalogia di Animali Fantastici. Forse è anche per questo che Harry Potter fatica ad uscire dalle nostre vite: è un mondo in continua evoluzione.

Sicuramente una delle ragioni per cui la Rowling gode di un grande appoggio internazionale è che ha reso Harry Potter stesso un romanzo multiculturale e multietnico, anche in quei dettagli che sfuggono alla vista; Harry, Ron e Hermione saranno semplici inglesi, ma sono circondati da persone che provengono da molte altre realtà: Dean Thomas, Calì e Padma, Cho, Fleur, Krum sono tutti personaggi di altre nazionalità.

Quando Harry scopre di essere un mago, il suo mondo diventa più grande non solo perché scopre che la magia esiste e, finalmente, abbandona il ripostiglio nel sottoscala, ma anche perché tocca realtà nuove e grandi come i Mondiali di Quidditch e il Torneo Tremaghi. Questo approccio multinazionale è sicuramente un punto di forza nella storia, che avvicina e incuriosisce i lettori.

Inoltre, noi italiani siamo attratti dagli incantesimi in lingua latina, dalla quale nasce e si forma l’italiano: sentirsi vicini a questo tipo di letteratura diventa più che comprensibile.

Ci sono più di 500 milioni di copie di Harry Potter e i Doni della Morte sparse per il mondo. Solo negli Stati Uniti e nel Regno Unito, sono state vendute 11 milioni di copie il primo giorno della pubblicazione dell’ultimo libro.

Questi numeri non devono dimostrare per forza la grande stima per il Bambino che è Sopravvissuto: ricordiamoci anche che la saga ha presentato un sacco di spunti e valori che vengono apprezzati dai lettori. Una storia che tratta temi come amicizia, amore, dolore e morte con una tale delicatezza è oro per qualsiasi individuo: è qualcosa che ti resta dentro, nella pelle.

Forse è per questo che Harry Potter è così influente nel mondo: come diceva Silente, “Nonostante proveniamo da luoghi diversi e parliamo lingue diverse, i nostri cuori battono all’unisono”.

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Luna
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Se metti buona volontà il mondo tutto ti darà. Però se tu non rischierai... Nulla mai rosicherai.

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