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Harry Potter compie vent’anni: parla il regista Chris Columbus

6 Novembre 2021 eric-bard 5 min read

Harry Potter compie vent’anni: parla il regista Chris Columbus

6 Novembre 2021 Mikasa 5 min read

Ben due decenni fa, esattamente il 16 novembre 2001, usciva per la prima volta nelle sale il film Harry Potter e la Pietra Filosofale, il primo capitolo di una saga destinata a diventare leggenda. Un film targato Chris Columbus, già noto per pellicole come Mamma ho perso l’aereo e Mrs. Doubtfire, che adesso ha deciso di raccontare l’origine del suo Harry Potter e il rapporto con gli allora giovanissimi Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint.

Harry Potter e la Pietra Filosofale è diventato da subito un successo: partito dalla Gran Bretagna, si è espanso rapidamente, trasformando J.K. Rowling in una delle scrittrici più note al mondo e i giovanissimi attori esordienti (o quasi) in vere e proprie celebrità. Oggi, a vent’anni dall’uscita nelle sale della pellicola, il regista Chris Columbus torna a parlarne durante un’intervista per Variety.

L’ingaggio

Chris Columbus ha iniziato raccontando il momento del suo ingaggio e tutte le sensazioni che ne sono conseguite.

Avevo la sensazione che sarei stato licenziato entro le prime due settimane. Ero molto, non voglio dire ansioso, ma consapevole del fatto che se avessi sbagliato tutto probabilmente non avrei lavorato mai più. E poi avrei avuto alla mia porta migliaia di fan infuriati. Sapevo che stavo affrontando qualcosa di gigantesco. E a parte l’ingaggio da parte della Warner Bros, dovevo ancora incontrare J.K. Rowling. Aveva lei l’ultima parola.

L’incontro con J.K. Rowling

Da lì a poco, Columbus volò in Scozia per incontrare la “mamma” di Harry Potter. Ecco cosa ha detto a proposito del loro primo incontro:

Sono volato in Scozia per incontrarla e abbiamo parlato per circa due ore e mezza, forse tre, per spiegarle la mia visione del film. Non ha detto molto. Poi, quando ho finito ha detto: “Vedo il film esattamente allo stesso modo”. Ho pensato: “Oh mio Dio, ce l’ho”. Quello fu un momento di pura euforia, seguito rapidamente da puro panico. Sapevo di dover realizzare un film che non solo avrebbe soddisfatto i fan, ma anche me stesso, perché ero un fan. Questo mi ha aiutato a filmare. Mi sono detto: “Devo fare questo film per me stesso”, non ho pensato ai miliardi di occhi che avrebbero visto il film.

Ma non solo: i due hanno passato molto tempo a parlare del design di alcune creature, degli incontri avuti tra la Rowling e altri registi e soprattutto del suo desiderio di un cast prettamente britannico.


L’esperienza con Daniel, Emma e Rupert

Il cast di Harry Potter è un tripudio di attori esperti che hanno calcato palchi di teatro e recitato davanti a innumerevoli macchine da presa, da Maggie Smith ad Alan Rickman. Tuttavia, al loro fianco, si sono ritrovati dei giovanissimi e inesperti attori, che ben presto sarebbero diventati delle star.

Chris Columbus ha raccontato che, proprio per l’inesperienza e l’euforia di apparire in un film di tale portata, per i primi tempi nessuno di loro riusciva a stare davanti la macchina da presa senza sorridere. Arrivati al secondo film, La Camera dei Segreti, i tre erano già diventati molto professionali e girare fu molto semplice.

La vera difficoltà, tuttavia, arrivò quando fu il momento di girare le scene in cui vi era quasi esclusivamente green screen.

Mi viene in mente il Quidditch […] era una situazione in cui i ragazzi non vedevano niente, non avevano una situazione tangibile su cui lavorare. […] Nella partita a scacchi sono riusciti davvero a relazionarsi con il resto perché abbiamo costruito tutto noi. Ci sono alcuni momenti in computer grafica nel film, ma anche le esplosioni erano reali. […] Le sfide più grandi arrivarono quando dovettero interagire con cose che non c’erano. Per me è stato una specie di allenamento […] fingevo di essere qualsiasi personaggio, che fosse Voldemort sul retro della testa di Raptor o il Basilisco nel secondo film.


La scena preferita

Columbus ha dichiarato di non vedere il film completo dalla sua prima proiezione, quando erano già in atto le riprese de La Camera dei Segreti. Nonostante ciò, ha affermato di vederne sempre spezzoni in televisione.

È molto malinconico perché sono molto orgoglioso di questo primo film. Fa sorridere rendersi conto che le persone continuano a guardarlo dopo vent’anni; è una bella sensazione.

chris columbus

Ha aggiunto inoltre che la sua scena preferita è quella della stazione ferroviaria alla fine del film, soprattutto per l’attenzione ai libri che riserva:

Guardando attentamente, puoi notare che stavamo cercando di essere fedeli al libro per quanto riguarda i denti sporgenti di Hermione. È stata presa in giro nei libri per avere grandi denti anteriori. Era una parte importante dei libri, e fui attento a esservi fedele. Abbiamo fatto realizzare dei denti finti per Emma, ​​e lei li indossa in quella scena. È stato così difficile per lei riuscire a parlare che abbiamo deciso di non usarli mai più, ma puoi notarli.
Comunque, c’è un momento con Dan mentre guarda indietro verso Hogwarts […] e dice “Quella non è casa mia, non proprio”. Ricordo di aver guardato David Heyman, eravamo uno accanto all’altro, e ho urlato “STOP”. David e io avevamo le lacrime agli occhi. Eravamo tipo: “È stato bellissimo”. Era fantastico.


Il rapporto con il resto del cast

E per quanto riguarda altri grandi nomi del cast? Beh, Chris Columbus ha parlato anche di questo:

Ho avuto la fortuna di lavorare con, probabilmente, il più grande cast britannico da molto tempo: Alan Rickman, Robbie Coltrane, Richard Harris e Maggie Smith. Hanno capito subito i loro personaggi perché tutti avevano letto i libri. Quando lavori con attori britannici c’è un senso di alta professionalità. Ci sono un sacco di star americane che si lamentano del fatto che la loro roulotte non è grande come quella di qualcun altro. Quando Robbie Coltrane ha pronunciato la frase “Tu sei un mago, Harry” ha fatto centro alla prima ripresa.

Inoltre, il regista ha dichiarato che molti attori erano a conoscenza di dettagli sul futuro dei propri personaggi che neppure lui conosceva. Ha dovuto semplicemente fidarsi di loro.

chris columbus

Un film non solo per bambini

Abbiamo già parlato in quest’articolo del perché Harry Potter non sia solo un libro – e film – per bambini, e anche Chris Columbus sembra essere dello stesso avviso. Il suo intento era creare un film anche per i genitori, soprattutto perché, come gli aveva spiegato la Rowling, con il passare del tempo la saga sarebbe diventata sempre più oscura.

Sapevamo che il primo film non era particolarmente oscuro, ma quando arrivi a “La camera dei segreti”, la tavolozza dei colori è leggermente diversa. Non è così caldo. 

E non potremmo essere più d’accordo. Insomma, quale ragazza va più in bagno da sola dopo aver ascoltato la storia di Mirtilla Malcontenta?

chris columbus

E ora? Chris Columbus ha dichiarato di avere un piccolo desiderio: dirigere The Cursed Child. Che sia una svolta per un controverso sequel che ha lasciato l’amaro in bocca a molti fan di Harry Potter?

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