Tutti noi ci siamo chiesti, almeno una volta nella vita, come finiva quella tanto declamata barzelletta sul golfista giapponese. Beh, ecco qua:

Un uomo d’affari americano si reca in Giappone per chiudere un grosso affare.

La notte prima, sentendosi piuttosto teso, decise di trascorrere la nottata in compagnia di una prostituta, per tentare di rilassare i nervi. La ragazza parlava solamente il giapponese, per cui non ci sarebbe stato alcun tipo di comunicazione verbale. All’uomo parlare interessava poco e niente, aveva solo bisogno di un po’ di sano relax cosicché il giorno dopo si sarebbe sentito talmente bene che la chiusura dell’affare sarebbe stata un gioco da ragazzi.

Nel momento, la ragazza iniziò  a dimenarsi violentemente sul letto, sotto il corpo dell’americano, accompagnando i movimenti con una serie di parole che l’uomo non riusciva a capire, anche se immaginò che fossero dei complimenti a lui rivolti per quanto lei stava godendo. Per cui cercò di memorizzare quelle parole.

Il giorno seguente, il nostro uomo si recò al campo da golf per disputare una partita con il suo cliente giapponese, un esperto in materia di golf.
Al suo turno, il giapponese fece roteare la propria mazza e colpì maestosamente la palla, la quale si levò in cielo andando a disegnare un arco perfetto, per poi ricadere delicatamente al suolo, fino a rotolare direttamente in buca. Buca in un solo colpo, ragazzi!

All’americano non fregava nulla della bravura del giapponese, voleva solamente portare a termine il proprio affare. Per cui colse l’occasione per ingraziarsi il suo cliente, ricordandosi delle parole che la signorina ripeté per tutta la notte.

Il golfista si girò, lo squadrò, e disse: ‘Cosa intende con… buco sbagliato?’