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George R.R. Martin non si spiega l’odio di alcuni fan “tossici”

3 Giugno 2022 eric-bard 3 min read

George R.R. Martin non si spiega l’odio di alcuni fan “tossici”

3 Giugno 2022 Mikasa 3 min read

Sono passati ben tre anni dall’attesissimo finale de Il Trono di Spade; tre anni da quando le aspettative altissime di molti sono piombate al suolo, deluse da quello che sembra essere uno dei finali più controversi e discussi della televisione. Oggi il suo autore, George R.R. Martin, ha deciso di parlare proprio dell’odio sprigionatosi da coloro che pare siano rimasti più scottati dalla conclusione della serie. Ecco cosa ha detto.

Al momento dell’uscita dell’ultimo episodio de Il Trono di Spade, George R.R. Martin non disse molto a riguardo, e soprattutto non parlò delle reazioni dei suoi fan. Eppure, dopo anni di silenzio, Martin ha deciso di dire la sua a riguardo.
Ma non solo: ha deciso di farlo alla premiere di House of the Dragon, la nuova serie HBO, di cui si è detto entusiasta dopo la visione di alcuni spezzoni.

E ora torniamo a ciò che Martin ha da dire sui suoi (forse ormai ex) fan.

Le parole di George R.R. Martin

GOT è una serie conclusasi col botto, nel fracasso di chi – deluso dalle aspettative – ha addirittura proposto petizioni per rigirare il finale.

George R.R. Martin è sembrato scosso da reazioni di tale portata e si è interrogato su cosa possa spingere qualcuno – che un tempo ha amato tanto un prodotto – a odiarlo fino a questo punto.

In proposito ha dichiarato:

Non capisco come le persone possano arrivare a odiare così tanto qualcosa che una volta amavano. Se non ti piace uno spettacolo, non guardarlo! Come è diventato tutto così tossico?

E poi:

Ero un grande fan della Marvel e ho visto tanti show andati in onda negli anni Settanta, come L’Incredibile Hulk con Bill Bixby e il film su Capitan America. Li ho visti una volta e poi mai più perché non mi piacevano molto, ma non sono impazzito e non ho iniziato a scrivere messaggi di odio.

Sembra quindi che Martin non metta assolutamente in discussione le opinioni di coloro che non hanno apprezzato il finale di stagione, ma piuttosto si sia concentrato su delle reazioni da lui definite tossiche che proprio non si spiega.


Una possibile spiegazione

Pare difficile darsi una spiegazione razionale per tali manifestazioni di rabbia. Ancora di più pensando che si finisce per mettere in secondo piano ciò che è alla base di un prodotto di intrattenimento.

Che sia internet a donare tanta spavalderia e sicurezza a coloro che, avendo la possibilità di calcare la mano, non esitano a farlo?

George R.R. Martin pare concordare con quest’ipotesi, affermando che, in vista dell’uscita della nuova serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, internet è già caldo di opinioni e controversie. A tal proposito ha dichiarato:

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del Potere non è ancora uscito, ma se noti, quello che sta succedendo online, la controversia al riguardo, è la Seconda Guerra Mondiale. Si lanciano bombe atomiche l’uno sull’altro.

Internet pare effettivamente essere diventato un vero e proprio tribunale pubblico, dove ognuno può esprimere liberamente la propria idea. Tuttavia, a differenza di quelle che potrebbero essere le condizioni di un tribunale reale – dove c’è qualcuno che modera termini, toni e quant’altro, ma dove soprattutto si presiede di persona – internet è molto, molto più accomodante.

george martin

Ciò che però sembra dare il La a una cascata di commenti tossici è la possibilità di dire qualunque cosa stando comodamente seduti sul divano di casa, senza necessità di mostrarsi e potendo essere – potenzialmente – chiunque desideriamo essere in quel momento.

Dunque non importa se in quel momento la nostra opinione risulta terribile non solo nei confronti della serie, ma anche e soprattutto nei confronti di chi vi ha lavorato, perché su internet tutto è giustificato e ci saranno, sicuramente, reazioni analoghe pronte a dare manforte all’ennesimo, insensato e tossico commento decostruttivo.

In conclusione, sembra quasi che le serie tv o qualsivoglia prodotto di intrattenimento siano diventati la preda perfetta per coloro che non vedono l’ora di trovarne il lato negativo, ancor prima di godersene la visione.


George R.R. Martin ha rotto il silenzio e l’ha fatto portando alla luce non un episodio isolato che riguarda se stesso, bensì un fenomeno ormai troppo diffuso che lascia attoniti. Cosa ne pensate?

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