Quando hai messo così tanto di te in questo mondo, inevitabilmente ti chiedi cosa succederà ai tuoi figli quando incontreranno il maghetto lungo il percorso della loro vita. Ecco cosa è successo a noi.
È incredibile come la saga di Harry Potter riesca a coinvolgere persone di tutte le età. Nessuno è troppo piccolo o troppo grande per rimanere affascinato dal mondo magico e da tutti coloro che ci abitano. Ancora giovane, ho avuto la fortuna di esserci quando la bomba editoriale esplose da noi e in tutto il mondo.
Harry arriva per restare
C’è stato un momento magnifico della mia vita in cui Harry Potter è entrato nella pelle e nelle ossa. Una passione improvvisa; una meraviglia crescente ad ogni capitolo letto. Tutto condito da discussioni interminabili su scenari possibili e ipotesi fantasiose tra l’uscita di un libro e l’altro.
Chi si è messo in fila come ho fatto io, di notte al freddo in attesa fuori dalle librerie per potersi accaparrare una copia dei libri, lo sa bene! Non era solo la storia o i personaggi, era il bello di sentirsi parte di qualcosa di grande, di essere accolto di una gigantesca famiglia di gente festosa e appassionata. Libri in inglese, badate bene, così da non dover aspettare la traduzione italiana.
Tutto a suo tempo
Chi si è fatto trascinare in questo vortice, vorrebbe vedere di riflesso la sua stessa passione nei propri figli, raccontare loro le cose che ha capito, il punto raggiunto.
Ho avuto la fortuna di avere due gemelli (maschio e femmina) che oggi, nel 2023, hanno 8 anni. All’età di 6 anni mi hanno chiesto chi era Harry Potter, ed io in risposta ho iniziato a leggere loro La Pietra Filosofale, semplificando i termini complessi, accorciando le frasi, il tutto con l’enfasi di uno speaker radiofonico. Mi hanno abbandonato a metà della prima pagina!
Poi per caso hanno visto il primo film e sono rimasti folgorati! Amore a prima vista! Un colpo di fulmine! Impossibile rimanere indifferenti al cospetto di Hogwarts!
Scatta la la Harry Potter mania, inizialmente solo per lui. La sorella ci metterà un po’ più di tempo per scrollarsi di dosso le diverse principesse Disney. Ma cadranno inesorabilmente una dopo l’altra.
Vedendo la meraviglia nei loro occhi, ringalluzzito, ho iniziato a spiegare loro la trama, ma erano interessati solo alla bacchetta e alle magie. Tra l’altro il maschietto simulando solo esplosioni e distruzioni di cose e persone, sorella compresa. Allora mi sono fermato e mi sono fatto qualche domanda. Mi sono chiesto se non rischiavo di privarli della parte migliore della storia.
Non precederli, ma mettiti al loro fianco
Quello che sento di avere oggi è il frutto di un confronto con il mondo magico che dura da anni e si è costruito piano piano. Come ogni viaggio dell’eroe che si rispetti, io come tanti ho capito, gioito e pianto nel tempo. Crescendo, sono riuscito a trovare nuovi e diversi aspetti nelle stesse parole che ho letto e riletto, nuovi livelli di comprensione.
La ricchezza accumulata è composta dalle piccole monetine raccolte lungo il percorso; un percorso su cui stiamo ancora camminando, monetine che stiamo ancora raccogliendo (anche se con meno frequenza). E dunque come condividere tale ricchezza con i propri figli?
Oggi per i miei figli sono ”l’esperto”! Quello a cui fare domande! Quello a cui raccontano a parole la scena appena vista del film perché sanno che li ascolto e li capisco.
Ho sentito le teorie più assurde nate dalle “discussioni” tra amici a scuola! Stile: “mio cugino mi ha detto che una volta è morto!”. Ascolto senza correggerli, ma dico la mia. Cerco di non far loro percepire le mie preferenze come qualcosa di importante altrimenti diventeranno le loro. Una cosa difficilissima! Sono quello che non si stanca di vedere gli stessi film a ripetizione (ancora oggi, per loro i libri non esistono).
Così, ho visto la passione accendersi, giorno dopo giorno, domanda dopo domanda; film dopo film. Cerco di “cogliere i segni” per così dire e fare qualche “magia” anche io.
Ad un certo punto mi hanno chiesto se Hogwarts esista davvero! Avrei voluto rispondere “se vuoi, si!”, ma sono ancora troppo piccoli per capirne il senso. E allora andiamo a vedere da vicino, magari esiste davvero e ci fanno entrare nella Sala grande!
Studenti di magia per un giorno!
Nel 2022, abbiamo deciso di fare un tour in Inghilterra e fare tappa sui luoghi dei film. La zia che vive a Londra ha regalato loro le uniformi complete. Grifondoro, naturalmente! Harry e Hermione, naturalmente!
Abbiamo attraversato le campagne inglesi sulla Broadway Heritage Railway: un vero treno a vapore, con tanto di fuliggine, odore di legno e carrello delle vivande!
Siamo stati a Lacock, nelle aule studio del secondo anno immaginando di vedere il trio spuntare da dietro una colonna; abbiamo fatto una passeggiata tra le abitazioni di Godric’s Hollow fino all’ingresso della casa dei Potter o a quella del professor Lumacorno.
Abbiamo respirato le atmosfere uniche della campagna inglese! Siamo passati dalla Christ Church University a Oxford e percorso i corridoi di Hogwarts. E si, Siamo entrati nella sala grande!
All’inizio è prevalsa la vergogna, ma poi hanno visto che non erano i soli e si sono lasciati andare. È stato letteralmente magnifico vederli sfoderare le loro bacchette e lanciare finti incantesimi nei corridoi così familiari di Hogwarts (ma finti poi cosa vuol dire?).
Il maschietto ha distribuito abbondanti Avada Kedavra alla sorella e ai passanti! Per la sorella, più compassata, niente duelli all’ultimo sangue. Entrambi hanno dovuto subire le indicazioni di mamma e papà, fotografi e registi improvvisati.
L’attesa del piacere è essa stessa il piacere
Venti anni fa non ho avuto nessun professor Silente a guidarmi e correggermi, ma solo qualcuno che mi ha consigliato di leggere un certo libro di cui non sapevo niente (per me il primo libro è stato il terzo), e direi che è andata benissimo lo stesso.
Ho capito che mi basta far loro intravedere la via; non voglio che mi vedano come un punto lontano sulla strada che ho già percorso e neanche voglio essere altrove. Ho scoperto che la cosa più bella di essere un genitore potterhead è restare al loro fianco, accompagnarli e vedere cosa succede. La magia che saranno in grado di creare e di far nascere in loro.
Con il quarto film, ho visto il cambiamento nei loro sguardi quando Voldemort è diventato concreto. Restarci male alla morte di Dobby. Li ho sentiti elencare gli Horcrux e non trovarsi con il conto, come è successo a me anni prima, quando hanno visto il sesto film.
La storiella della buonanotte del papà ora deve iniziare solo con “c’era una volta Harry Potter…”. E poi chissà cos’altro ci aspetta. Qualunque cosa sia, voglio esserci.
Condividere le proprie passioni con le persone speciali della propria vita è meraviglioso, con i figli lo è ancora di più. Per questo mi sento privilegiato e fortunato. Una fortuna che auguro a tutti.
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