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Gary Oldman: da Sirius Black a Winston Churchill

29 Giugno 2020 chia-digr 5 min read

Gary Oldman: da Sirius Black a Winston Churchill

29 Giugno 2020 Nox 5 min read

Tra i tanti attori che hanno preso parte alla saga di Harry Potter, Gary Oldman è sicuramente uno di quelli che ha lasciato più il segno. Famoso per la sua incredibile versatilità, è stato riconosciuto come uno dei migliori attori della sua generazione.

Gary Oldman nacque a Londra nel 1953. La sua infanzia fu segnata dall’abbandono del padre alcolizzato, quando Gary aveva solo sette anni.

Da piccolo voleva diventare pianista, tanto che imparò a suonare il pianoforte da autodidatta. A fargli cambiare idea sulla sua strada fu l’incontro con Malcom McDowell. In un’intervista del 1995, Oldman disse: “Qualcosa di Malcolm mi ha davvero colpito, mi sono sentito connesso a lui e mi sono detto ‘Voglio farlo.’  Oldman, così, studiò al Young People’s Theatre di Greenwich mentre lavorava come facchino in una sala operatoria e macellaio.


Gli inizi

A 17 anni tentò di entrare alla Royal Academy of Dramatic Art di Londra, ma dopo essere stato respinto si iscrisse alla Rose Bruford School of Speech and Drama, dove ottenne una borsa di studio. Dopo il diploma, fece un tour in Europa e America del Sud con il Glasgow Citizen’s Theatre, e presto cominciò ad apparire in qualche film inglese come “Meantime”.

Nel 1986 entrò a far parte di due compagnie teatrali e arrivò al cinema con il film “Sid & Nancy”. Durante i suoi anni in teatro conobbe l’attrice Lesley Manville che sarebbe diventata sua moglie, salvo poi divorziare pochi anni dopo. Piano piano Oldman, grazie a diversi film come “Prick Up – L’importanza di essere Joe” e “Legge criminale”, iniziò a farsi conoscere e apprezzare.


Un attore camaleontico

Una delle caratteristiche più esaltate di Oldman è stata il suo essere versatile, il riuscire a interpretare ogni genere di personaggio. Esattamente come un camaleonte, riusciva (e riesce tutt’oggi) a cambiare aspetto e accento in base alle esigenze, dimostrando così il suo incredibile talento. Tra gli anni ’80 e ’90, infatti, riuscì a interpretare numerosi “cattivi” come il Conte Dracula in “Dracula di Bram Stoker” (per cui vinse il premio come migliore attore dall’Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films) e personaggi storici come Ludwig van Beethoven in “Amata Immortale”.

In questi anni si impegnò anche come produttore e regista, ma i riconoscimenti e le nomination arrivarono solo attraverso la recitazione. Nel 2001, infatti, con solo due apparizioni in Friends fu candidato agli Emmy Award.


Gary Oldman come Sirius Black

Dopo Friends, Oldman non apparve in nessun ruolo rilevante fino al 2004 -anche e soprattutto per la volontà di passare del tempo con i suoi figli– fino a quando non fu preso nel cast di Harry Potter nei panni di Sirius Black, personaggio che puoi approfondire qui. Gary disse di aver accettato il ruolo per problemi economici ma successivamente dimostrò tutto il suo entusiasmo per aver preso parte a una simile opera cinematografica. Durante le riprese suggerì alcune caratteristiche che Sirius avrebbe dovuto avere, mentre per l’interpretazione si ispirò a vari modelli come John Lennon e vari personaggi shakespeariani.

Essere parte di Harry Potter è stata un’esperienza fantastica. È stato un vero e proprio fenomeno cinematografico, nessuno potrà mai rifare qualcosa di simile o anche solo arrivarci vicino.

Gary Oldman come Sirius Black

Entrato nel cast notò subito l’impegno dei ragazzi, nonostante questi avessero le riprese in concomitanza con la scuola. Tra gli attori con cui legò di più c’è anche Daniel Radcliffe, il nostro Harry, che si dimostrò subito entusiasta di lavorare con uno dei suoi attori preferiti.

È una delle persone migliori che il Regno Unito può offrire, pensò che Gary sia davvero un fantastico, fantastico attore. Mi ha dato tanti consigli, sia a livello personale sia a livello professionale. Gli sono davvero grato e, sinceramente, penso che la mia recitazione non è mai stata migliore quando ho recitato con lui.

È sempre carino ricordare, inoltre, che durante le riprese del “Prigioniero di Azkaban”, Oldman, sapendo della passione per la musica che accomunava lui e Dan, regalò al ragazzo un basso e non si risparmiò sulle lunghe chiacchierate sul mondo della musica.


Dopo Harry Potter e il premio Oscar

Nel 2011 Oldman recitò in “La Talpa” per cui vinse il suo primo Academy Award nomination e un BAFTA Award e ricevette la sua prima nomination agli oscar. Questa interpretazione, oltre a fargli vincere numerosi premi, gli valse l’elogio unanime dalla critica internazionale che lo consacrò definitivamente nell’olimpo dei più grandi attori contemporanei.

In questi ultimi anni, invece, ha preso parte a diversi film a il più importante è sicuramente “L’ora più buia” (2017) in cui ha interpretato l’ex primo ministro inglese Winston Churchill. Sul set, Oldman ha passato 200 ore al trucco per “trasformarsi” in Churchill e, a causa dei sigari fumati per l’interpretazione, ha avuto un’intossicazione da nicotina. Con questo ruolo Oldman ha conquistato praticamente tutti i principali premi del circuito cinematografico del 2018, tra cui l’Oscar al miglior attore, il Golden Globe, il BAFTA, lo Screen Actors Guild Award, il Critics’ Choice Award e il Satellite Award.

Nel 2020 Oldman ha firmato per parecchi ruoli, tra cui il protagonista di ” The Woman in the Window” e per il suo primo ruolo da protagonista in una serie televisiva.

La recitazione per Oldman

Come abbiamo già detto, Oldman è famoso per la sua incredibile versatilità dei ruoli. Riesce a trasfigurarsi, cambiare accento e modo di parlare, riesce a controllare anche quei piccoli modi di fare che ogni persona possiede e a trasformarli nei modi di fare del personaggio che deve interpretare.

Ho un orecchio relativamente buono e questo può impressionare le persone. Non studio la gente, ma penso che quello che che accade con un impressionista sia osservare una particolare sorgente. Gli impressionisti devono dipingere con un tratto molto ampio perché chi guarda deve riuscire a vederlo entro un paio di secondi. Come attore, però, devo guardare diversi aspetti di un personaggio. Cerco di circondarmi completamente del personaggio assegnato. È come essere in una grande nuvola da cui poi piove solo in parte, ad esempio, per Churchill non ho guardato solo il suo modo di camminare, i suoi modi di fare e il modo in cui parla, ho guardato anche nella sua psicologia.

Il suo essere incredibilmente apprezzato, però, non gli ha mai fatto montare la testa. Ha sempre preferito tenere un profilo basso, motivo per cui sappiamo poco anche della sua vita privata – oltre ai vari matrimoni e i problemi avuti con alcuni dei divorzi.

Non vado alle premiere, non vado ai party, e nemmeno ai red carpet. Non ambisco all’Oscar: non mi interessa. Voglio stare a casa con i miei figli quando finisco il lavoro. Non ho l’energia, nè la giusta presenzione per fare la vita da VIP. Io non sono un VIP.”


Se vuoi approfondire la storia di altri attori presenti nella saga, leggi anche questo articolo!

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