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Fuga da Azkaban: Sirius non è stato l’unico

11 Agosto 2020 lucitoma 4 min read

Fuga da Azkaban: Sirius non è stato l’unico

11 Agosto 2020 Ginny 4 min read

La fortezza di Azkaban non si è sempre rivelata infallibile. Anzi, diversi sono i prigionieri ad essere riusciti nel tentativo di eludere la sorveglianza dei dissennatori. Sirius è sicuramente il più celebre ma non può vantarsi anche di essere stato l’unico: non gli farà piacere ma è proprio con dei mangiamorte che deve condividere questo primato.

La fortezza è stata costruita nel XV secolo su una piccola isola situata nel Mare del Nord. Inizialmente era una dimora di un oscuro stregone di nome Ekrizdis, che si divertiva a torturare e uccidere i naviganti babbani. Fu solo in un secondo momento, quando Damocles Rowle nel 1718 divenne Ministro della Magia, che l’edificio venne adibito a prigione. Rowle insistè a utilizzarlo sostenendo che la presenza dei dissennatori, che infestavano l’isola, sarebbe stata un vantaggio per il Ministero. I dissennatori, infatti, si sarebbero dimostrati più che disposti a nutrirsi della felicità dei prigionieri e del loro calore vitale sollevando il Ministero dall’onere di predisporre un sistema di controllo.

L’idea di Rowle si rivelò talmente funzionale che i suoi successori continuarono a inviare criminali ad Azkaban, ciechi davanti alle condizioni inumane imposte dalla presenza dei dissennatori. Sembrava che la fortezza fosse infallibile, che i prigionieri fossero destinati alla pazzia, che nessuno potesse scappare, ma qualcuno ci riuscì.

Azkaban: una falla nel sistema

Fu Barty Crouch Junior il primo a strappare un biglietto di ritorno da Azkaban. Figlio di Bartemius Crouch, al tempo capo del dipartimento di applicazione delle leggi magiche, Barty Jr. venne spedito ad Azkaban proprio dal padre, con l’accusa di aver preso parte alla tortura di Frank e Alice Paciock.

Fu poi la madre a salvare Barty Jr. sostituendosi a lui. Per assecondare l’ultimo desiderio della moglie morente, Barty Sr. acconsentì a recarsi ad Azkaban e a scambiare di posto il figlio con la moglie grazie alla pozione polisucco con cui assunsero reciprocamente le sembianze dell’altro. I dissennatori, che sono ciechi, non si accorsero dello scambio di persona e così, quello stesso padre che lo condannò, lo ricondusse alla libertà. Bartemius Sr., per non destare sospetti, inscenò la morte della moglie mentre il suo vero corpo veniva seppellito ad Azkaban, ancora sotto le spoglie del figlio.

Barty Jr., invece, venne tenuto sotto controllo dal padre con la Maledizione Imperius finché non venne ridestato da Lord Voldemort stesso. La fuga di Barty Jr. smussò l’apparente inviolabilità della fortezza di Azkaban. Ne rivelò i punti deboli, gli stessi che un emaciato ma ancor assennato Sirius sfrutterà per scappare dopo dodici anni di ingiusta prigionia.

Colpa di un dito

Sirius Black, più volte etichettato come famigerato pluriomicida, fu spedito ad Azkaban, con l’accusa di aver ucciso dodici babbani e Peter Minus (meglio conosciuto come Codaliscia). La sentenza fu pronunciata dallo stesso Barty Crouch, che decise senza lasciare a Sirius nemmeno la possibilità di provarsi innocente in processo. Ma ripercorriamo i fatti.

Considerato come un fratello da James Potter, Sirius venne nominato padrino di Harry e custode segreto dell’informazione che Voldemort tanto desiderava: l’ubicazione della casa dei Potter.

Il custode segreto è l’unico in grado di poter rivelare ciò che altri desiderano tenere nascosto. Il segreto custodito, infatti, diviene impronunciabile da tutti coloro che ne sono a conoscenza. Sirius, tuttavia, li convinse a preferire Peter Minus perché sarebbe stato più difficile per Voldemort risalire a lui. E, consapevole del loro legame, il primo a cui Voldemort avrebbe fatto visita per conoscere la posizione dei Potter senza dubbio sarebbe stato Sirius.

Purtroppo fu una scelta fatale. Minus tradì i Potter e permise a Voldemort di trovarli e ucciderli. Quella notte Sirius si recò a Godric’s Hollow e, colmo di rancore alla vista dei corpi degli amici senza vita, decise di rintracciare Minus e ucciderlo. Per sfuggire alla sua ira, Minus fece esplodere la strada, teatro della battaglia. Peter fu la causa della morte di dodici babbani e quindi decise di scappare inscenando anche la propria. Si tagliò un dito e si trasformormò in topo. In questo modo riuscì a ingannare l’opinione pubblica e a far ricadere tutte le accuse su Sirius.

Effimera libertà

Fu proprio la consapevolezza di essere innocente a tenerlo in vita e ad evitare di farlo impazzire durante la prigionia. Non era tanto un pensiero felice, piuttosto un’ossessione che divenne incontenibile quando riconobbe Minus, sotto forma di topo, in una foto pubblicata sulla gazzetta del profeta che ritraeva la famiglia Weasley.

Sirius, non riuscendo a convivere con il pensiero che colui cha aveva tradito i suoi più cari amici si trovasse ad Hogwarts, sotto lo stesso tetto di Harry, si trasformò in cane e fuggì. Attraversò le sbarre sfruttando la sua natura di animagus non registrato e l’ormai scheletrico corpo.

La trasformazione rese le sue emozioni meno complesse e quindi difficilmente percepibili dai dissennatori che non si accorsero di nulla. Seppur fuggito da prigione, Sirius non ebbe modo di godersi la libertà poiché, prima di essere riconosciuto innocente dal Ministero, venne ucciso dalla cugina Bellatrix Lestrange.

Un nuovo volto per Azkaban

Fu proprio Bellatrix, assieme ad altri nove mangiamorte, protagonista di una terza evasione da Azkaban, questa volta di massa. Voldemort aveva da poco riacquistato forma corporea e con essa i suoi poteri. Dunque mancavano solo i suoi seguaci che, premiati per la fedeltà, vennero aiutati a fuggire.

Nel novero degli ormai non più pochi fuggiaschi, merita menzione anche Lucius Malfoy che, rinchiuso a seguito della battaglia dell’ufficio misteri, venne liberato da Voldemort poco tempo dopo restando comunque imprigionato nella sua condizione di soggezione.

Con la caduta di Voldemort e l’ascesa al potere di Kingsley Shacklebolt come Ministro della Magia, Azkaban venne finalmente liberata dalla grigia presenza dei dissennatori. L’impiego di Auror come guardie, infatti, restituì alla prigione un carattere più umano. Da allora, nessuno è più riuscito a scappare.

Bellatrix fuga da Azkaban

E voi cosa ne pensate di Azkaban? Eravate a conoscenza di tutte le fughe dalla prigione? Fatecelo sapere nei commenti?

Autore: Michele

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Ginny

Ventiduenne amante della scrittura, dei libri e fumetti, con un'insana passione per il cinema in tutte le sue forme.

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