Non nascondiamocelo: la metà dei potterheads sostiene che Harry Potter sia semplicemente un ragazzo fortunato con accanto amici molto potenti. Questa credenza, tuttavia, è priva di solide basi.
Harry Potter è il protagonista di una delle saghe fantasy più interessanti, profonde e allegoriche di sempre, eppure sembra non stare simpatico a molti fans. La ragione è quella suddetta: si tende a credere che il “ragazzo che è sopravvissuto” non sarebbe stato in grado di compiere nessuna delle sue imprese senza l’aiuto di compagni e professori.
Nulla di più errato: Harry Potter è oggettivamente un eroe, nonché un ottimo mago capace di mettere in difficoltà la quasi totalità dei suoi sfidanti. Certo, non si può negare che il giovane Potter sia stato aiutato dagli amici, da Silente e dall’Ordine della Fenice, ma quale ragazzino se la sarebbe cavata da solo in quel frangente?
Per sfatare, dunque, il mito dell’incapacità del carattere principale della saga, (ri)scopriamo insieme le innumerevoli doti del maghetto con gli occhiali.
L’anteposizione del prossimo e il senso del sacrificio
Nel secondo capitolo della saga Harry Potter decide di introdursi nella camera dei segreti per salvare Ginny e mettere fine ai disastri causati dall’erede di Serpeverde. Dopo aver attraversato un percorso impervio e ricco di sorprese, Harry è pronto ad affrontare Lord Voldemort e il basilisco di Salazar.
Pur di salvare Ginny, Harry viene ferito dal basilisco. Fanny cura il ragazzo con le sue lacrime, ma ciò non toglie merito a un giovanissimo Potter pronta a morire per il prossimo. L’anno successivo Harry, incurante dei numerosi avvertimenti e dei pericoli del viaggio nel tempo. rischia nuovamente per impedire la morte del padrino Sirius.
Ne “Il calice di fuoco” il figlio di James e Lily si ingegna per mettere in salvo tutti nella seconda prova del torneo tre maghi e non manca di fare lo stesso nel corso della terza. Harry non abbandona neppure il cadavere di Cedric (eroe dimenticato del quale parliamo qui) dopo l’omicidio di Codaliscia, esattamente come non abbandona il cugino Dudley tra i dissennatori.
Potremmo citare altri atti eroici compiuti dal protagonista, ma credo sia sufficiente aggiungere una menzione all’auto-immolazione del finale. Nessuno può dimenticare il gesto supremo del giovane Potter, che decide di mettere fine alla guerra dandosi in pasto al Signore Oscuro.
Dunque, fornite le dovute prove, è indubbio che Harry Potter, con il suo carattere assimilabile a un concentrato di altruismo e amore, sia anzitutto la personificazione del coraggio.
Capacità magiche sorprendenti
Qualcuno ha la sfrontatezza di considerare Harry Potter un mago e un guerriero mediocre. C’è chi dimentica che ha trafitto un basilisco, tra l’altro giocando d’astuzia nei momenti cruciali. Fanny ha sottratto la vista al mostro, certo, ma eliminarlo non era comunque un gioco da ragazzi, in particolar modo non un gioco da ragazzo di dodici anni!
Per non parlare dell’indimenticabile cervo-patronus, talmente potente da essere attribuito a James sin dalla sua prima apparizione. Nonostante ciò, l’incanto è di matrice “harryana”. Con una potenza inaudita, infatti, il figlioccio di Sirius riesce a scacciare una moltitudine di dissennatori alla giovane età di tredici anni.
Nel blocco precedente abbiamo fatto riferimento al torneo tre maghi. Ecco, non esiste miglior palcoscenico per le abilità di Harry Potter, che nella prima prova dimostra il proprio valore a cavallo di una scopa, riconfermando quanto già compreso dalla McGranitt anni addietro. Durante il terzo “round”, invece, Harry abbatte uno Schiopodo enorme e un ragno gigante salvando per due volte la vita a Cedric.
Nel primo caso schianta Krum con semplicità e nel secondo ha l’intuizione di utilizzare “Expelliarmus” per “disarmare” il raro esemplare di aracnide. Insomma, Cedric raggiunge la coppa per merito di Harry. Si può tranquillamente affermare, perciò, che Potter (già in vantaggio all’alba della terza prova) sia il più dotato dei partecipanti, pur avendo tre anni in meno di essi.
Non vi basta ancora per riconsiderare il personaggio di Harry? Allora dovreste ricordare che con la fondazione dell’Esercito di Silente Harry sostituisce la Umbridge nell’insegnamento di Difesa contro le Arti Oscure. Gli incantesimi insegnati non sono moltissimi, ma la loro efficacia è indiscutibile; basti pensare al succitato Patronus, all’incantesimo di difesa e a quello di disarmo.
L’Harry Potter più oscuro
Abbiamo parlato di potenza, ma non abbiamo citato i momenti in cui Harry dimostra davvero di poter distruggere chi gli pare (o quasi). Ricordiamo infatti, che, pur non conoscendone gli effetti, Harry scaglia “Sectumsempra” (un incantesimo avanzato) contro Draco rischiando perfino di ucciderlo.
La maledizione Cruciatus richiede un potenziale magico per nulla indifferente, eppure Harry riesce a scagliarla contro Bellatrix Lestrange. In quella circostanza, complice l’influsso di Lord Voldemort, Harry dimostra di non essere un semplice ragazzino ma un mago potentissimo.
La maledizione senza perdono Imperius è ulteriormente complessa e altrettanto proibita, ma Harry, superando la legge, la utilizza per ben due volte, dimostrandosi senza scrupoli e clamorosamente dotato. Insomma, se ne infischia delle regole se queste divengono costrizioni insensate ed eccessive.
Per quanto non sembri, dunque, anche in Harry Potter c’è dell’oscurità, un’oscurità che lo conduce ad applicare spesso la formula “machiavellica“: il fine giustifica i mezzi. Il ragazzo, dopotutto, ha Voldemort dentro di sé per un tratto non indifferente della sua esistenza.
Insomma, Harry si libera della rabbia violentemente quand’è il caso di farlo e non è il classico eroe ancorato all’idea che la sua nemesi possa redimersi. Harry Potter, dopotutto, ha un cuore enorme, ma è anche realista ed evidentemente conscio di ciò che è necessario per limitare l’avanzata del signore Oscuro.
Chi a diciassette anni sa volare perfettamente, scagliare incantesimi impensabili per un ragazzo, materializzarsi all’occorrenza ed evocare un patronus completo?
Chi avrebbe il coraggio di superare le regole per salvare i propri amici, sacrificandosi senza pensarci due volte? Forse nessuno al di fuori di Harry Potter ed è per questo che lo riteniamo un personaggio davvero interessante e unico nel suo genere.
E voi, cosa ne pensate? Siete d’accordo, oppure credete davvero che Harry sia un personaggio mediocre?