Questa volta vogliamo scovare le differenze tra il libro e il terzo film della saga: il Prigioniero di Azkaban. Diretto da Alfonso Cuarón ed escludendo i primi due film, il Prigioniero di Azkaban è forse il più apprezzato dai fan di Harry Potter per le sue atmosfere gotiche e nostalgiche.
Nonostante ciò ci sono alcune differenze tra questo e lo scritto della Rowling. Vediamo quali sono le principali!
1. Harry e la magia fuori da Hogwarts
Iniziamo con un indovinello: “qual è quello studente che può fare quello che vuole, tanto non verrà mai cacciato da Hogwarts?” La soluzione la sapete: Harry. Rispettare le regole non è mai stata la sua passione, e questo lo si vede bene anche nel terzo film: infatti viene inquadrato mentre legge un libro di magia a casa degli zii con la luce di un incantesimo, il Lumos Maxima, ignorando tranquillamente tutte quelle simpatiche regole sul non utilizzare la magia fuori da Hogwarts. Il libro invece lo vede più realista e lo fa leggere con una semplice pila.
2. La Mappa del Malandrino
Nel film viene in gran parte omessa la spiegazione della creazione della Mappa del Malandrino. Essa è stata creata da quelli che si autodefinivano Malandrini e “Consiglieri ed Alleati dei Magici Malfattori”, ovvero James Potter (Ramoso), Sirius Black (Felpato), Remus Lupin (Lunastorta) e Peter Minus (Codaliscia). Giurando solennemente di non avere buone intenzioni, la Mappa rivela i suoi segreti, mostrando tutta Hogwarts (tranne la Camera dei Segreti, la Stanza delle Necessità e il passaggio per la Testa di Porco attraverso il ritratto di Ariana Silente) e i suoi abitanti, anche chi utilizza il Mantello dell’Invisibilità. Viene requisita da Gazza, ma i degni eredi dei malandrini (Fred e George) la rubano al loro primo anno, la imparano a memoria e la regalano a Harry.
3. Il controllo della Firebolt
Nel film la Firebolt viene regalata a Harry solo quando Sirius è già libero. Per questo motivo non subisce i controlli ossessivi del libro, quando si credeva potesse essere un tentativo di Sirius Black di uccidere Harry. Controlli a dir poco tremendi: avete presente quando in aeroporto vi rivoltano come un calzino per scoprire se avete con voi qualsiasi cosa minimamente capace di far del male a qualcuno? Ecco, sono controlli molto più tranquilli di quelli che vennero fatti alla povera Firebolt dalla simpatica triade McGranitt-Vitious-Madama Bumb, ampiamente approvati da Hermione.
4. La vittoria della Coppa di Quidditch
Se non hai letto il terzo libro non sai che Harry Potter fece vincere a Grifondoro la Coppa del Quidditch al terzo anno. Di questa modifica non mi lamento, Grifondoro ha già troppi vanti che non esita a raccontare, di certo non gli serve un motivo in più per autocelebrarsi anche nel film.
5. Gli esami di Hermione
Ammettetelo: una delle parti più divertenti di tutto il terzo libro sono stati gli esami. Vedere i nostri prodi eroi con le mani che tremano e impallidiscono prima di sostenere gli esami di fine anno è stato impagabile. Stendendo un velo pietoso su quelli di Ron e Harry, che spesso e volentieri ci hanno fatto pietà, più che vedere le loro conoscenze (ricordiamo lo zero tondo tondo di Harry in Pozioni, vero?), quelli di Hermione sono stati i più comici.
Per quell’anno Lupin aveva infatti preparato un percorso a ostacoli che prevedeva anche il superamento di un molliccio, creatura che si trasforma in ciò di cui abbiamo più paura. Ebbene, quello di Hermione (che ne ha passate di tutti i colori) non era un basilisco come quello che l’ha pietrificata al secondo anno o lord Voldemort, bensì… la McGranitt che la bocciava in tutte le materie.
Direi che queste differenze sono giustificate dal fatto che, in fin dei conti, il terzo è veramente un bel film. Devo ammettere, però, che mi sarebbe piaciuto vedere almeno la scena degli esami! Voi cosa ne pensate?
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