Poche settimane fa abbiamo parlato delle dichiarazioni di J.K. Rowling, autrice dei sette libri della saga di Harry Potter, riguardo le posizioni di alcuni attori della saga, tra cui Daniel Radcliffe ed Emma Watson, in merito ai diritti delle persone transessuali. La scrittrice aveva “accusato” i due, definendoli complici di un movimento intenzionato a erodere i diritti delle donne. Oggi, Daniel Radcliffe ha risposto a queste parole.
J.K. Rowling è da anni nel mirino dei fan e dell’opinione pubblica per le sue posizioni controverse e radicali nei confronti delle persone transessuali.
Molte volte è stata definita TERF (trans-exclusionary radical feminist), minacciata e, più pacatamente, contraddetta da alcune persone a lei molto vicine, tra cui alcuni colleghi scrittori e attori parte del cast della saga di Harry Potter, tra cui Daniel Radcliffe ed Emma Watson.
Le accuse agli attori
Dopo la pubblicazione di uno studio da parte della pediatra Hilary Cass, la Rowling ha pubblicato una serie di tweet sulla sua pagina X a favore del suo lavoro.
La Cass ha infatti sottolineato come per anni medici e specialisti avrebbero sbagliato il loro approccio nei confronti di chi riteneva necessario affrontare una transizione di genere. Secondo lei, infatti, “non esistono ragioni scientifiche per procedere al cambio di sesso sotto i 25 anni”. Non solo, la pediatra ha anche definito le basi su cui si poggia la medicina del cambio di genere come poco sicure.
La Rowling non ha tardato nel ritenersi perfettamente allineata a questi studi, ma non solo. Le sue sono state anche vere e proprie accuse di chi si è dimostrato “complice” di queste battaglie e movimenti.
Migliaia di persone sono complici, non solo i medici, ma anche i portavoce delle celebrità, i media indiscussi e le aziende cliniche.
Alla luce di ciò, qualcuno le ha fatto notare che alcune persone, tra cui Daniel Radcliffe ed Emma Watson, adesso avrebbero avuto l’occasione di scusarsi con lei, dopo essersi più volte schierati a favore delle comunità LGBTQ+ e contro le sue posizioni radicali.
A ciò, J.K. Rowling ha replicato:
Non ne sono sicura, temo. Le celebrità che si sono accodate a un movimento intenzionato a erodere i diritti faticosamente conquistati dalle donne e che hanno usato le loro piattaforme per fare il tifo per la transizione dei minori possono risparmiare le loro scuse per i detrattori traumatizzati e per le donne vulnerabili che fanno affidamento su spazi monosessuali.
La risposta di Daniel Radcliffe
A poche settimane dall’accaduto, l’attore Daniel Radcliffe ha rilasciato una dichiarazione alla rivista statunitense The Atlantic, dichiarando:
Mi rende davvero triste, dopotutto, perché ripenso alla persona che ho conosciuto, la persona che ho incontrato così tante volte negli anni, ai libri che ha scritto e al mondo incredibile che ha creato, e tutto ciò a cui posso pensare è solo empatia.
Daniel ha dunque rimarcato ancora una volta quanto non sia favorevole alle posizioni di J.K. Rowling, ponendosi tuttavia sempre in una posizione di incredulità nell’associare tali dichiarazioni alla donna con cui per anni ha avuto il piacere di condividere la fantastica avventura di Harry Potter.
Nel 2020, infatti, l’attore aveva rimarcato che “Le donne transgender sono donne” in occasione di un saggio scritto per il The Trevor Project, un’organizzazione no-profit volta alla prevenzione del suicidio dei giovani della comunità LGBTQ+. Oggi, Daniel ricorda proprio quell’esperienza affermando:
Ho lavorato con The Trevor Project per 12 anni e mi sarebbe sembrata, non so, un’immensa codardia non dire qualcosa a riguardo a quel tempo. Volevo provare ad aiutare le persone che erano state colpite negativamente dai suoi commenti. E dire che queste sono solo le opinioni di Jo, non di tutti coloro che sono associati al franchise di Harry Potter.
La situazione tra le parti rimane tesa e non sappiamo se in futuro si arriverà mai a un punto d’incontro che le riconcili. Noi, chiaramente, ci auguriamo di sì.